WEC, 6 ORE DI SPA RINVIATA

testo e foto MARCO FERRERO

 

Gli organizzatori del WEC, acronimo di World Endurance Championship, la serie Endurance più affascinante in corso, dopo l’annullamento della 1.000 miglia di Sebring hanno comunicato a mezzo di un comunicato stampa lo spostamento a data da destinarsi della 6 Ore di Spa – Francorchamps, in programma nel weekend del 23 – 25 aprile prossimi.

Ormai ci stiamo, purtroppo, facendo l’abitudine, e notizie di questo tipo non stupiscono più; d’altro canto continuare come se nulla fosse o, peggio, minimizzare la questione e la relativa emergenza, equivarrebbe a manifestare un livello di idiozia assolutamente pericoloso per tutti coloro che volessero assistere agli eventi.

Il comunicato stampa recita “alla luce della continua crescita del COVID-19, e dopo discussioni con i promotori del campionato, i partner locali e la RACB, è stata presa la decisione di posticipare il 7^ round del FIA World Endurance Championship 2019 – 2020 che avrebbe dovuto aver luogo il 23 – 25 Aprile a Spa in Belgio.

I promotori, il circuito di Spa – Francorchamps e la RACB stanno lavorando per trovare una nuova data e, non appena questa sarà stata definita, la stessa verrà comunicata”.

La serie, lo ricordiamo, dovrebbe ritornare ad inizio ottobre, e per quel periodo si spera con tutto l’ottimismo del caso che l’emergenza sanitaria sia rientrata e che la situazione possa essersi normalizzata, sull’autodromo di Monza, prova che sarebbe già prevista nel calendario 2020 – 2021.

Quando la situazione potrebbe normalizzarsi? Difficile fare delle previsioni, anche perché il virus, ovviamente, non ha uno sviluppo omogeneo nel corso del tempo, e nulla vieta pensare che al momento in cui, ad esempio, in Italia le attività possano essere riprese, in altre nazioni si sia in un fase di crescita o di “picco”, e questo renderebbe impossibile riprendere.

Senza voler essere catastrofici e con la speranza di essere in errore, una valutazione ragionevolmente realistica porterebbe a pensare che si possa pensare al coronavirus come ad un evento del passato non prima di fine giugno, con tutte le conseguenze del caso per i campionati.

Questa è però solo una considerazione di carattere sportivo, quello che ora è importante è che il bene più importante, la salute, ritorni presto ad essere un fattore di normalità nella vita di tutti.

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