Pelo e Contropelo: GP di Sgancia

HERIBERT STOHR

 

Dopo le prove ufficiali ero convinto che oggi Leclerc potesse avvicinarsi all’aggancio in classifica con Verstappen.

Invece è successo che , dopo il GP di Francia, l’olandese si sgancia in classifica dal monegasco guadagnando 32 punti (Leclerc è bravo anche in matematica) portando il distacco a 63 lunghezze che sono tante, leggi troppe. C’è da essere molto delusi anche nei panni dell’appassionato più neutrale.

Apro una parentesi su ieri.  Io non permetterei mai a piloti che sanno di avere una grossa penalità che li costringerà a partire dal fondo della griglia di partecipare alla Q2. Sainz e Magnussen hanno impedito, con le loro prestazioni in prova, a due piloti di accedere alla Q3 e potersi giocare le loro chances per ottenere un migliore posto allo start. Chiaramente i due piloti dovevano per forza partecipare al Q1 perché dovevano provare la macchina in condizione da gara e poi andare in parco chiuso, quello avevano diritto e basta, secondo me. Cambierei la regola. Poco importa se Sainz abbia aiutato Leclerc con la scia, non è quello il punto.

Muretto box Ferrari : una selva di errori. Se Verstappen fa un undercut e per giunta ha lo svantaggio di rientrare in pista con gomme dure dietro a Norris, io chiamerei Charles a coprirsi con il suo pit stop. Invece hanno aspettato due giri e le sue gomme erano in crisi sia davanti che dietro; in quelle condizioni dirgli di spingere è stato un suicidio per colpa del muretto. Poi dobbiamo contare le due soste ai box di Sainz più lunghe di quelle della F2; nella prima poi gli hanno dato il via frettolosamente mentre arrivava una Williams (5 secondi di penalità), nella seconda , scalando i 5 secondi di penalità hanno impiegato 4,3 secondi per farlo ripartire. Scarsi due volte. Lo spagnolo non era d’accordo sulla seconda sosta ma i giri erano troppi con gomme medie e comunque sarebbe arrivato 5° comunque.

E’ anche vero che c’è troppa lontananza tra il team e i piloti durante la gara; anche per questo toglierei le radio. Perché ai team mancano personaggi che capiscono le esigenze dei piloti, personaggi ex piloti che sanno immedesimarsi nella guida e nelle esigenze et difficoltà live della gara. Per esempio quando gli ingegneri dicono al pilota “sorpassa” o “gira più veloce”, che cacchio ne sanno se il pilota è veramente in condizione, in quel momento, di poter sorpassare veramente o aspettare un momento migliore, idem di poter andare più veloce ora o in un altro momento.  Nei team presso i quali ho lavorato era spesso il mio compito , di poter tradurre il “pilotese”, un linguaggio complesso, ai preparatori, DS o DT, manager, babbi, amici. In formula 1 manca questa figura e ciò genera spesso insoddisfazioni da parte dei protagonisti.

Bottas, Gasly e Sainz partono con gomme dure, non sembra un azzardo dato il caldo opprimente; tutti gli altri con gomme medie.

Pronti via e si assiste ad una partenza che sembra caotica ma con buona attenzione da parte di tutti. Leclerc, Verstappen, Hamilton, Perez, Russell.  Alla variante brutta entrata di Ocon su Tsunoda che finisce in testacoda. Giusta penalità per il francese di 5 secondi. E qui mi fermo. Uno butta fuori un pilota e gli rovina la gara e si becca 5 secondi come se avesse fatto un track limit. Mi sembra di dover fare una scala di gravità per appioppare giuste penalità. Il monegasco e l’olandese se ne vanno e fanno una gara a parte con un duello ravvicinato ma senza brividi perché Max non ha possibilità di sorpasso. Hamilton rimane a tiro di 6 secondi e si allontana quanto basta per fare due pernacchie a Perez. Mentre c’è la normale rimonta di Sainz, con quella macchina può superare ciò che vuole, ci sono soste anticipate di Magnussen, Schumacher, Zhou, per montare gomme dure. Poi tocca a Verstappen al 16° giro e con i consueti 2,4 secondi riparte ma nel traffico. Ottima cosa per la Ferrari che potrebbe richiamare ai box Leclerc aumentando il vantaggio. Macché!! Lo lasciano in pista con chiari segni di degrado su almeno 3 gomme.

18° giro Charles è pronto per il pit ma all’11a curva si intraversa , fa un 360°, e picchia in barriera. Non riesce a mettere la retro e gara finita. Safety Car. Posti in piedi ai box. Quasi tutti rientrano per il cambio gomme , chi aveva le medie monta le dure, chi aveva le dure monta le medie. C’è il ritiro di Tsunoda, credo per danni col contatto di Ocon.  Verstappen è al comando, Sainz ormai è già 5°, Mick va in testacoda toccato da Zhou che, giustamente, si becca una penalità di 5 secondi e deve cambiare il muso ai box. Anche Sainz si è preso 5 secondi di penalità per unsafe release ai box. 29° giro Gasly tenta una staccata impossibile in variante, va dritto e perde tre posizioni. 30° giro Sainz cura Russell che sbaglia la variante , esce piano e si mette a destra prima di Signes, lo spagnolo non crede ai suoi occhi e lo passa in tromba facendo il curvone a centro pista con tranquillità disarmante. Olè e si grida al fenomeno, al sorpasso da antologia, quando è stato facilitato dalla posizione e dalla uscita infelice di George che non poteva difendere la posizione con una macchina decisamente inferiore. Ora sui social si magnificherà Sainz che ha fatto un normale sorpasso dovuto alle condizioni favorevoli. Diventerà come la Copse. 32° giro c’è un errore di Lewis che esce dall’asfalto grigio e va su quello colorato perdendo un secondo abbondante ma pochi brividi. 37° giro finalmente Gasly passa Magnussen, che fatica! Poi vediamo Latifi in testacoda il giro dopo. Replay. Chi lo butta fuori? Ma Magnussen! Niente penalità per lui? Ma sono ciechi?  Forse non fanno in tempo a penalizzarlo perché si ritira ma anche se si è ritirato dalla gara bisogna sanzionarlo! Mò si arriva a Perez, un altro che, a volte, si merita delle penalità di 100 secondi!  Ostacola Sainz in tutti i modi sporchi possibili ma lo spagnolo si ricorda dell’ultima curva che si può provare una infilata stile Formula Regional e la fa!!! Perez chiude dopo ed esce meglio ma non fa i conti col DRS aperto di Carlos che lo salva da un risorpasso.

Tutto questo casino di corsa a ostacoli, zig zag, rallentamenti, favoriscono Russell che fa una staccata, alla variante, negli ultimi metri rimasti liberi su Perez. Sarebbe un sorpasso da applausi ma il messicano come fa per chiudere lo sterzo lo riapre immediatamente , accelera come un orco e taglia completamente la curva ritrovandosi persino davanti a Sainz che però lo passa al volo. Ora bisogna valutare che il sorpasso di George era compiuto, Perez non ha restituito la posizione? Ci può stare una discussione delicata e complessa ma Checo non può guadagnare 100 metri su Russell, deve almeno rallentare per ristabilire lo stesso distacco al momento del contatto. Nessuno decide e Russell deve rifare una faticaccia boia (leggi consumare gomme stanche) per riprendere il messicano cattivello che si crede pure furbo. Non sa cosa lo aspetta. C’è un Vettel in rimonta mentre Sainz accetta di venire richiamato ai box rimontando gomme medie ma perdendo tempo causa pit lento.  Almeno lo spagnolo ci dà la forza di non sbadigliare perché deve fare almeno tre sorpassi, agevoli comunque. Sainz è 5°. Mancano 4 giri e si vede Zhou (poverino) fermo in via di fuga, non proprio in posizione pericolosa, per cui si opta per una orrenda Virtual Safety Car che io, da fregone, sfrutterei a mio personale vantaggio specie se mi devo avvicinare a quello davanti. Le telecamere indugiano su Russel lontano da Perez, appare la scritta ENDING dopo la variante ma non si accende mai la bandiera verde, intanto Russell si avvicina molto a Perez che sembra voler scaldare le gomme proprio nell’attimo in cui c’è la Green Flag: Morale George accelera mentre Checo è cieco e viene sverniciato da babbeo. Hai voglia a tentare di imitare speedy gonzales e provarle tutte per riprendere il terzo posto. Lo sventolio della bandiera a scacchi sancisce una umiliazione ed un Russell scaltrissimo, lucidissimo, reattivissimo.

1° Verstappen, fortunello, non credo che con gomme dure potesse andare più forte di Charles, comunque accetta il regalo senza troppi entusiasmi. 2° Hamilton, bravo, ancora più forte di Russell già da un po’, ora non guida più un camion ma un furgone, è vero che varie vicende lo hanno portato su quel gradino del podio ma lui ha messo in mostra attributi per poterci salire. 3° Russell, un podio inventato con una mossa magica, figlia comunque di un vero sorpasso non concretizzato per il taglio pista di Perez; Ormai sembra accettare che Hamilton gli stia, di poco, davanti; sempre bravissimo però e credo che siamo tutti curiosi di vederlo lottare per un mondiale piloti. 4° Perez, meritava un paio di sanzioni, in kart lo avrebbero già fatto capottare; una gara va forte, due gare va pianino; è lui, non è un campione, è un buon secondo pilota. 5° Sainz, vettura che va come un fulmine e lui non è da meno, purtroppo si vive anche di queste penalità dovute ad un regolamento assurdo, 3 motori per 23 gare. 6° Alonso, ennesima gara che mette Ocon dietro, ottiene grandi piazzamenti per la squadra che supera , nei costruttori, la McLaren grazie a lui. 7° Norris, non mi voglio illudere ma se arriva dietro ad Alonso allora non ha la macchina per fare meglio di così. 8° Ocon, crede di guidare una GT e fa a sportellate ma meriterebbe 10 o 15 secondi di penalità e non 5. 9° Ricciardo, è vicino a Norris e sembra duellare col compagno ma alla fine gli è lontano di 8 secondi. 10° Stroll arpiona l’ultimo punto anche se Vettel voleva soffiarglielo ed è stato gentile a non fare ingressi avventurosi, ultima curva forse il giovane ha “ostacolato” il vecchio con manovrina stile kart costringendo Sebastian a frenare brutto per non tamponarlo. 11° Vettel, un po’ mi piace e un po’ mi sembra troppo fantasioso nelle strategie se le decide lui. Non traduce in questa gara la sua potenzialità e finisce fuori dai punti. Amaro in bocca. 12° Gasly, se dopo 11 gare non ha capito le gomme montate sui cerchi da 18” mi sembra che sia solo colpa sua. 13° Albon, mi piace e mi dispiace non vederlo almeno 10°, grande lottatore con una macchina che non lo assiste se non per metà gara. 14° Bottas, l’Alfa andava forte ma adesso va sempre più piano, mancano soldi? Manca volontà? Si tira a campare? 15° Schumacher, poteva andar meglio ma il contatto con Zhou gli ha rovinato la prestazione, era comunque un bel sorpasso esterno in posizione molto ma molto ottimistica. 16° Zhou, viene classificato ugualmente a 6 giri anche se si è ritirato.

Leclerc si è preso tutta la colpa del suo errore, specialmente in ottica mondiale; ha la faccia di uno che , dopo il GP di Abu Dhabi, legge la classifica finale del mondiale piloti e c’è scritto 2° Charles Leclerc. Come ho scritto sopra la colpa è del team perché lui non doveva fare il 18° giro con quelle gomme ma con gomme dure dopo il pit stop.

Per portare fortuna sono disponibile ad andare in Ungheria.  Chi mi passa a prendere?

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