MICHELIN LE MANS CUP, LA “MINI” ELMS

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Come evento collaterale, ma onestamente neppure troppo, alla European Le Mans Series, ed in concomitanza con gli eventi del calendario della serie, il programma prevede anche le gare della MLMC, acronimo di Michelin Le Mans Cup, una competizione, per definirla simpaticamente, una “mini” ELMS, che rispetto alla “sorella maggiore” è caratterizzata da alcune differenze nella partecipazione e nel format.

Per quanto riguarda le vetture, la serie viene disputata, con ovviamente classifiche separate, da vetture di classe LMP3 e da Gran Turismo GT3; da rilevare come per la stagione 2020 siano 26 gli equipaggi che si sono iscritti all’evento, un numero che di per se attesta come anche questa competizione, per certi versi “promozionale” e propedeutica alla ELMS, riscuota successo, anche perché ai vincitori della serie viene concessa una “wildcard” per partecipare alla 24 ore di Le Mans, un premio certamente di grande prestigio.

Quasi scontato da dirsi stante la denominazione della serie, per tutte le vetture in gara le gommature sono unicamente e rigorosamente quelle della casa francese, main sponsor dell’evento.

Per quanto relativo al regolamento in vigore, i punteggi sono diversamente attribuiti dispetto alla ELMS, nel senso che, pur se parimenti vengono sempre attribuiti di punteggio valido per la classifica i primi dieci equipaggi classificati, ai vincitori vengono dati 15 punti (invece che 25 come nella ELMS), con il risultato che per tutto l’arco del campionato la classifica risulta sempre più “corta” e concede sino alla fine la possibilità di lottare per il successo finale.

Differente anche il format delle gare, dove la competizione dura al massimo due ore (contro ad esempio le 4 ore della gara di Le Castellet per la European Le Mans Series), generando in tal modo gare altamente equilibrate e combattute dove il fattore “strategia” ha certamente meno rilevanza e dove i piloti devono saper maggiormente mostrare le loro abilità.

I piloti partecipanti sono, si scusi il termine magari un po’ grossolano, meno “professionisti” dei loro omonimi della “serie madre”, ragazzi di talento in cerca di consacrazione e che hanno con questa serie, di suo già “importante”, la possibilità di mettersi in mostra, comunque misurandosi già alla guida di mezzi impegnativi e performanti. Per quanto riguarda i colori italiani, da citare la partecipazione di un paio di piloti che presenziano il Ferrari Challenge e che sono in grado di potersi far valere.

Una serie cui, oggettivamente, non viene ancora dato, immeritatamente, il risalto che merita e che non ha la stessa visibilità della European Le Mans Series, pur condividendone il calendario e la struttura del campionato (anche per la Michelin Le Mans Cup erano previsti, giovedì 16. i test pre campionato sul tracciato del Paul Ricard); giusto quindi sopperire a questa mancanza con questa piccola presentazione e qualche immagine delle vetture impegnate in pista.

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