LE GARE SU GHIACCIO

Testo e foto MARCO FERRERO

 

C’erano una volta gare su ghiaccio “importanti”, come la 24 ore di Chamonix, quelle dove le case ufficiali si presentavano “in pompa magna” con i loro piloti ufficiali; chi ha qualche anno in più certamente ricorderà le sfide epiche intercorse tra Lancia, Alpine, Porsche ed altre, con i loro alfieri Munari, Andruet, Therier, Waldegaard, solo per fare qualche nome.

Eventi che servivano, diciamolo chiaramente, alle case per “testare” qualche soluzione tecnica in vista delle gare del Campionato Mondiale Rally nelle quali si sarebbero trovate ad incontrare analoghe situazioni, quali il Montecarlo o il Rally di Svezia.

Di quel passato poco è rimasto, le crisi che si sono successe nel tempo hanno prima messo in difficoltà e poi cancellato quelle serie che non potevano godere di munifiche sponsorizzazioni, tra cui appunto le gare su ghiaccio; ad oggi, rimangono vive solo il “Trofeo Andros” in Francia, l’evento più importante, e “The Ice Challenge” in Italia, ultimo baluardo di un passato sportivo “alternativo” ai grandi rally mondiali.

Manifestazioni che, più che per l’aspetto agonistico, tuttavia importante, si godono per la coreografia dei luoghi e la spettacolarità, e che come tali meglio possono essere rappresentati da immagini invece che da parole; a tal fine, stante come forzatamente l’evento si sia disputato a “porte chiuse”, si presenta una carrellata di immagini spettacolari che hanno caratterizzato il weekend piemontese di Pragelato, utili a rendere l’idea di quale sia lo spettacolo che queste gare possono offrire.

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