IL “NUOVO” BLANCPAIN GT SERIES

testo e foto MARCO FERRERO 

Nella nuova stagione la denominazione GT World Challenge Europe prenderà il posto di quella che sinora era conosciuta come Blancpain GT Series, come ufficializzato in questi giorni da SRO Motorsports, organizzatore delle serie che vede in pista sfidarsi tra loro i modelli a più elevate prestazioni motoristiche delle più importanti e prestigiose case automobilistiche mondiali, quali Audi, Bentley, BMW; Ferrari, Lamborghini, Lexus, Porsche, solo per citare qualche esempio.

Un “restyling” del nome, che tende a dare maggior enfasi alla caratteristica sportiva della serie, una nuova immagine meno legata al nome dello sponsor che per nove anni ha accompagnato il campionato, il tutto però nel segno della continuità che l’organizzazione, sotto il lato sportivo, ha dato a questo evento, la cui fama ed importanza sono ormai consolidate nel panorama motoristico mondiale, termine usato non a caso in quanto anche le serie America ed Asia prenderanno la stessa denominazione.

Non solo forma ma anche sostanza, in quanto alcuni piccoli ma decisamente interessanti modifiche al regolamento, concordate durante l’inverno con le squadre, preludono a gare ancor più entusiasmanti e che, per certi versi, possono riportare al passato quando le scelte che venivano operate dal direttore del team ai box potevano anche risultare determinanti ai fini del risultato finale.

Innanzitutto, se per quanto riguarda i rifornimenti rimane immutato il limite minimo di tempo imposto per la sosta, per quanto riguarda il solo cambio delle gomme tale restrizione non sarà applicata, per cui i team potranno certamente sbizzarrirsi in strategie di maggior numero di cambi gomme che potrebbero avere ripercussioni sul rendimento delle vetture in gara.

Altro punto decisamente da sottolineare riguarda la 24 ore di Spa Francorchamps, dove la durata del cosiddetto “pit stop tecnico” quest’anno verrà ridotta da cinque a quattro minuti, e dovrà essere eseguita nel lasso di tempo compreso tra la 12^ e la 22^ ora di gara, e potranno essere sfruttate le situazioni di “full course yellow” e di “safety car”; determinante quindi la scelta in quale momento fermarsi, valutando quanto stia accadendo in pista (e facendo anche affidamento ad un po’ di buona sorte in questo.

Per quanto riguarda il campionato, confermato il preannunciato format di dieci gare, equamente ripartite tra gare “sprint” e gare “endurance”, che avranno luogo sui più prestigiosi e suggestivi tracciati del vecchio continente, con le consuete classifiche suddivise per classi di appartenenza e, c’è da esserne certi, con la consueta consistente partecipazione, qualitativa e quantitativa, da parte di team e piloti.

Per dare un’idea del campionato, le prove “Sprint” avranno luogo a Brands Hatch, Zandvoort, Misano, Budapest e Barcelona, mentre Monza, Silverstone, Paul Ricard, Spa Francorchamps e Nurburgring ospiteranno le gare “Endurance”; il calendario avrà inizio con i consueti test preliminari del Paul Ricard il 12-13/03, prima che Monza apra ufficialmente il campionato il 17-19/04, seguita dalle due prove inglesi di Brands Hatch (02-03/05) e Silverstone (09-10/05).

Il circus si sposterà quindi al Paul Ricard (F) il 29-30/05 prima dei test ufficiali della 24 ore di Spa Francorchamps che si svolgeranno sul circuito belga il 16-17/06, quindi, prima della pausa estiva, le gare di Zandvoort (NL) il 26-28/06, di Misano Adriatico (03-05/07) e della 24 ore di Francorchamps nel weekend del 23-26/07. Gran finale nell’ultimo mese di gare dove i tre appuntamenti del Nurburgring (D) il 04-06/09, Budapest (H) il 25-27/09 con chiusura a Barcelona (E) il 09-11/10 andranno ad attribuire i titoli di questa stagione 2020.

Per chi, ma non c’è necessità di dirlo, lo vorrà, l’appuntamento di Monza a metà aprile sarà il “classico” d’apertura, anche se i test quasi concomitanti con l’inizio della primavera che avranno luogo al Paul Ricard in Francia stuzzicano e non poco la voglia di vedere in azione in anteprima questi bolidi.

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