IL MONDIALE SUPERMOTO AL SESTRIERE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La quarta, delle cinque previste nel calendario 2021 della serie, tappa del Campionato Mondiale Supermoto torna il prossimo weekend sul tracciato cittadino del Sestriere, dove si è corso nel 2018 e nel 2019, e che nel 2020, COVID a parte, non sarebbe comunque stata disputata in tale sede; un tracciato sito nelle strade della parte alta della località montana, una sorta di “Montecarlo” della Supermoto, un tracciato che, coreograficamente immerso in un panorama mozzafiato, non raccoglie unanimità di consensi.

Pur se come layout non è per nulla male, come tutti i tracciati cittadini non garantisce un livello di sicurezza “di eccellenza” in caso di cadute o scivolate, nulle essendo le vie di fuga; l’insidia maggiore tuttavia è rappresentata dai marciapiedi, il cui gradino sulla strada configura un pericolo reale, considerato come vi corrano dei motociclisti. Nelle precedenti edizioni non vi sono stati incidenti, e si spera che questa tradizione si ripeta anche quest’anno.

Nelle due precedenti volte che si è corso al Sestriere il vincitore è stato, manco a dirlo, Thomas Chareyre, che in tali occasioni vi ha conquistato il titolo; se nel 2019 il francese vi ha dominato già certo della vittoria finale, nel 2018, giusto ricordarlo, il ceco Pavel Kejmar giungeva all’ultima doppia gara del Sestriere con un vantaggio che sembrava alla vigilia incolmabile, per poi “soffrire” oltremodo un tracciato decisamente poco “convenzionale”, con il risultato che mentre Chareyre vinceva entrambe le manches Kejmar non acquisiva, per poco, piazzandosi nelle retrovie in entrambe le gare, quel minimo di punti che gli avrebbe consentito di strappare il titolo iridato al rivale.

Quest’anno si arriva al quarto round con una situazione di classifica che vede al comando Marc Reiner Schmidt con 216 punti, davanti a Thomas Chareyre staccato di 5 lunghezze, e con Lukas Hollbacher in terza posizione in ritardo di 19 lunghezze, che, con la vittoria a Forcarei in Spagna, ha ridotto considerevolmente il distacco dalla vetta, e ci si ferma qui in quanto, almeno sulla carta, nessun altro appare in grado di insidiare i tre contendenti al titolo 2021; la differenza, e non è poco, è che dopo la gara del Sestriere vi sarà l’ultimo, decisivo, round di Castelletto di Branduzzo, nel weekend del 16-17 ottobre, una cosa non da poco, in quanto non vi sarà per i piloti stretta necessità di giocarsi il tutto per tutto sulle stradine montane della località piemontese.

Per Schmidt una difficoltà in più, in quanto al Sestriere, a differenza di Chareyre, non ci ha mai corso, un elemento che potrebbe fare la differenza, ma il tedesco è pilota di grande tecnica, veloce, aggressivo, e potrebbe non soffrire più di tanto il fatto di dover correre in un habitat diverso da quelli in cui normalmente le gare del mondiale Supermoto vengono disputate.

Da ricordare come Schmidt sia stato, sinora, il solo centauro in grado nelle ultime due stagioni di battere in qualche occasione il pluri iridato francese; con tutta la stima e l’ammirazione che sono dovute ad un campione come Chareyre piacerebbe, agonisticamente parlando, vedere un nuovo campione del mondo, certamente una premessa di grande lotta per il titolo il prossimo anno.

Purtroppo, almeno in teoria ad e scanso di sorprese, per i nostri centauri non si vede possibilità di una vittoria, si spera almeno che Sammartin o Monticelli possano guadagnare almeno il terzo gradino del podio, il che sarebbe già un ottimo risultato, considerato il lotto di piloti che si presentano al via quest’anno, orfano purtroppo di Hermunen che ha deciso di appendere quest’anno il casco al chiodo.

Sarà, comunque, un bell’appuntamento, ci sarà da divertirsi, ci dovrebbe essere, speriamo, anche un po’ di pubblico lungo il percorso, dovrebbe essere, meteorologicamente parlando, un weekend di bel tempo, con le temperature che subiranno, come nella miglior tradizione montana, durante la giornata uno sbalzo termico che andrà ad inserire una variabile in più da tenere in considerazione, quella della scelta delle coperture e della loro tenuta.

(foto di archivio edizione 2019)

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