HISTORIC IN VERSIONE “ORIGINAL”

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Ancora una volta il circuito Paul Ricard di Le Castellet ha ospitato la manifestazione “Dix Mille Tours” della Peter Auto, famoso ed apprezzato promoter francese specializzato nell’organizzazione di eventi per vetture storiche, che con le sue kermesse sa regalare agli appassionati di ogni età emozioni di assoluto livello riportando in pista in gare serrate ed appassionanti mezzo secolo di vetture da competizione.

Un evento, giusto ricordarlo, i cui numeri crescono di anno in anno e che, a parte l’ultima edizione immediatamente post COVID che, causa le problematiche connesse, non consentì a tutti i fortunati possessori di vetture da competizione vintage di essere presenti, ed al pubblico di godere di cotanto spettacolo, ha sempre saputo presentare uno spettacolo indimenticabile, contornato da qualche “chicca” capace di attirare più di altre l’attenzione del pubblico ( nell’edizione del 2020 presente Gerard Larrousse con la Porsche 917 “cosa lunga” con la quale corse la 24 Ore di Le Mans del 1970).

Un interesse crescente che sempre di più vede quei fortunati (e facoltosi) possessori di auto sportive storiche, che in tal modo hanno l’opportunità di far ritornare i loro “gioielli” su quelle piste che in passato avevano visto i loro trionfi, sfilare sulle piste di tutta Europa in rassegne dinamiche competitive che attestano come I loro bolidi sappiano ancora attestare prestazioni di tutto rispetto.

Sette categorie di vetture in pista, veramente di tutto per tutti i gusti; come facilmente immaginabile, ovvio che l’attenzione di ciascuno si sia maggiormente focalizzata su quelle vetture per le quali si era dedicata la propria passione sportiva, lasciando andare la memoria “a ruota libera” sui ricordi anche di decine di anni prima.

Per chi ha qualche anno (e qualche capello bianco) in più, le vetture più ammirate, sia in pista che nei paddock, erano i prototipi e le gran turismo che hanno corso in pista, tra la fine degli anni ’60 ed i primi anni ’70, in serie quali il Campionato Mondiale Prototipi, l’Euromarche 2000, l’Interserie od altri simili di quel periodo; Ford GT40, Porsche 917, Ferrari 512S, Alfa 33, anche nelle loro versioni “coda lunga” per Le Mans, allora impegnate in gare tanto diverse tra loro, quali la 1.000 chilometri di Monza, le 24 ore di Le Mans o Daytona, la 12 ore di Sebring, la Targa Florio…

Siamo sinceri, fa sempre un certo effetto e suscita non poca nostalgia rivedere su un tracciato come quello francese, di certo, giustamente e logicamente, più coerente e conforme alle (giuste) attuali direttive in tema di sicurezza, ma pur sempre uno dei tracciati a più elevata percorrenza media sul giro al mondo, quelle vetture che, con le imprese loro e dei piloti che le hanno condotte, hanno fatto la storia dell’automobilismo; impossibile non riportare alla mente episodi, vittorie, duelli e quant’altro di quel periodo che ciascuno di noi ha serbato indelebilmente nella propria mente.

Volendo dare un piccolo contributo alla nostalgia (la “nostalgia canaglia” di una canzone di tanti anni fa), quale migliore opportunità di regalare una piccola carrellata di immagini in “originale”, in bianco e nero? Già, perché in quel periodo, forse lo abbiamo dimenticato ma era così, le trasmissioni televisive, fino alla metà degli anni ’70, erano ancora in bianco e nero, perlomeno per la maggior parte delle persone, stante come un televisore a colori a quel tempo fosse un “lusso”.

Giusto, almeno per un momento, ridare a quel tempo la sua originalità, per rendere ancora più forti ed incisive quelle immagini quasi “pionieristiche” di quelle vetture che, anche dopo decenni, nulla hanno perso del loro fascino, e che anzi possono essere rivalutate nella loro originaria dimensione, un piccolo tributo anche a quei piloti, ormai solo più parte dei ricordi, che quelle vetture le avevano portate al successo.

(foto di archivio)

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