FERRARI CHALLENGE Le pagelle della gara di Imola, il più e il meno

TESTO E FOTO DI MARCO FERRERO

Finito il primo atto del Ferrari Challenge svoltosi ad Imola, evento che, in concomitanza con il Gran Premio di Formula 1 in Austria, rilanciava ufficialmente le competizioni sui tracciati più importanti in Europa, si propone una piccola disamina semiseria, certi che i protagonisti non se ne avranno a male, sui piloti che, a vario titolo, si sono maggiormente evidenziati nel weekend imolese.

IL PIU’ BRAVO:


Emanuele Maria Tabacchi, la scorsa stagione al suo debutto, vincitore sia della serie continentale che del titolo mondiale, ha ripreso da dove aveva finito, cioè vincendo. In entrambe le gare sin dalla partenza ha salutato la compagnia ed a suon di giri veloci ha dominato entrambe le gare attestando, se mai ce ne fosse bisogno, di voler bissare il titolo; solo per dare un’idea, in gara 2 in 18 giri ha dato una dozzina di secondi non ad un guidatore della domenica, ma a chi nel 2018 a Monza ha vinto il titolo mondiale… Viene il ragionevole dubbio che, di questo passo, in Ferrari prima o poi sarà forte la tentazione di ripetere quanto occorse al celebre ciclista Alfredo Binda nel 1930 quando, stante il suo predominio, venne pagato per non correre… il ragazzo, bravo quanto umile e simpatico, merita una chance in una serie più “nobile”, e sicuramente in Ferrari staranno già pensando di sfruttare il suo talento nei Campionati GT.

IL PIU’ FORTUNATO:

Ernst Kirchmayr, per quanto successo in gara 2 della Coppa Shell, può accendere un cero di due metri alla dea bendata… nel corso dell’ultimo giro, a poche centinaia di metri dall’arrivo, con Roger Grouwels ormai certo vincitore, l’austriaco stava per cogliere un onorevole secondo posto, quando un problema tecnico rallentava vistosamente la 488 EVO dell’olandese, con Kirchmayr che, sicuramente incredulo, coglieva una ormai insperata vittoria. Tralasciando per rispetto quali siano stati i commenti di rito in tale occasione, ci si limita ad un’annotazione… una delle foto scattate nel corso delle prove aveva immortalato la gialla Ferrari dell’austriaco in un bel “numero” ripresa “di dietro”… che fosse un segno premonitore?…

IL PIU’ SFORTUNATO:

 

Mai si era visto un pilota che, ottenute due pole position nelle qualifiche di due gare nello stesso weekend, non sia riuscito in entrambi i casi neppure a mettere la macchina sulla griglia di partenza… Thomas Gostner ha stabilito un record ben difficilmente eguagliabile, laddove al termine delle qualifiche del sabato la sua prestazione è stata vanificata dalla rottura del cambio, mentre la domenica, nel tentativo magari non necessario di migliorare ulteriormente il suo crono, è riuscito nell’incredibile e quasi impossibile impresa di capottare pesantemente alla curva Tosa la sua 488 EVO, in tal modo danneggiando la stessa e rimanendo mestamente ai box… stante un detto popolare, la fortuna gira, ed il buon Thomas avrà occasione di rifarsi, ma nel frattempo, a titolo di consiglio, magari un’escursione al trittico Lourdes – Loreto – Fatima ed una “grattatina” di quelle buone magari potrebbero per intanto essere di aiuto…

LA PIU’ BELLA:


Fabienne Wohlwend si pone in testa a questa particolare classifica, e non perché non abbia degne avversarie, ma perché è proprio carinissima… la bionda ventiduenne del Liechtenstein non passa di certo inosservata, sembra quasi più una modella che una pilota, e per avere un’idea di massima basta guardare le foto in cui viene ritratta, ivi inclusa un’istantanea presa in un momento di relax… non è chiaro il motivo, ma rimane sempre un punto di riferimento per fotografi e appassionati; forse perché due anni fa in quel di Monza vinse il titolo mondiale?…

I PIU’ CORAGGIOSI:

 

Commissari ed addetti antincendio meritano un encomio; con gli oltre trenta gradi che si sono registrati, le tute ignifughe d’istanza erano delle vere e proprie saune, e se per qualcuno è stata ghiotta occasione e necessità per smaltire qualche eccesso culinario per altri sono state solo una sfida alla loro ineguagliabile passione… in più, gioco forza, ci si sono pure messe le mascherine, che hanno riscaldato, e non solo eufemisticamente, il respiro, ma che quanto meno hanno smorzato nel volume qualche imprecazione e qualche bestemmia, se non giustificate quanto meno comprensibili…

I PIU’…

Difficile inquadrare in qualche categoria gli organizzatori del Challenge per quanto hanno fatto, e che pur tra mille problemi sono riusciti, con la difficoltà aggiuntiva di dover far rispettare, in questo aiutati da tutti gli addetti ai lavori e da coloro i quali sono stati ammessi alla kermesse, quanto disposto dalle leggi, a programmare e gestire in modo impeccabile un evento, ed i cui meriti per un lavoro oscuro quanto efficace vanno ben al di là di quanto gli si possa riconoscere, ed a cui va solo una parola: grazie!

Condividi su: