SUZUKI SWIFT 1.2 HYBRID La piccola peste a trazione integrale

C’è da dire che l’idea è geniale e per giunta semplice. Dotare di un piccolo motore elettrico le ruote posteriori alimentato dal propulsore a benzina e dal calore dei freni. Risultato, il sistema ibrido di Suzuki si rivela semplice, geniale e per niente costoso. Con in più i vantaggi di dotare di un sistema ibrido la Swift 1.2 benzina consentendole di entrare nelle zone ZTL, risparmiare carburante e avere la trazione integrale su alcuni fondi. Semplice, vero, senza tante complicazioni. Il tutto abbinato a quella piccola peste di Swift che nelle varie versioni permette al neopatentato o allo sportivo di avere a disposizione il modello voluto. Infatti, nei rally c’è una bella presenza di piloti con le Swift, ma con questa versione ibrida 4WD Swift affronta le sfide delle rivali con accortezza.

 

 C’E ANCHE LA 1.0 2WD IBRIDA!

 

In gamma c’è anche una versione da 1 litro, la Boosterjet, che ha la stessa linea e gli stessi spazi della sorella maggiore. Anche in questo caso la qualità e il divertimento di guida sono allo stesso livello, per cui non si perde assolutamente niente, ma anzi con il piccolo (di cilindrata) si risparmia ancora di più. Quale scegliere fra le due versioni? Dipende da cosa volete fare e quanto spendere. Vanno benissimo entrambe anche perché la base è comune.

La linea è quella, gradevole, delle altre versioni, con quel musetto sportivo che fa tanto auto più grande e conosciuta. L’abitabilità, nonostante le dimensioni esterne, è buona per cui 4 persone ci stanno comode, il bagagliaio forse non è fra i più capienti della categoria (265 litri senza schienali abbattibili), ma siamo di fronte a una cittadina che ha spazio a sufficienza. Pure la qualità degli interni è buona. Al tatto le plastiche sono robuste e di buona fattura. I sedili contengono bene, il volante bello sportivo con tanti comandi e funzioni integrati, compresa la presenza dei comandi radio (oltre agli ausili ADAS che la rendono completa in tutto).

 

SISTEMI DI SICUREZZA COMPLETI DI TUTTO

 

La differenza, quindi, più che negli interni e nei dettagli esterni (solo la scritta Hybrid la differenzia) sta tutta nel sistema ibrido collegato al motore. Un sistema semplice che comporta vantaggi dal punto di vista delle emissioni, dei consumi e delle agevolazioni garantite da molte amministrazioni comunali (ingressi alle ZTL e parcheggi gratuiti). Il sistema adottato dalla Suzuki Swift 1.2 Dualjet Hybrid Top 4WD è semplice ma efficiente; il quattro cilindri (motore benzina interamente Suzuki, nulla che vedere coi vecchi Fire Fiat) è collegato con una cinghia a un’unità elettrica da 2,6 CV, che dà una mano al 1.2 nelle fasi di accelerazione e funge da motorino d’avviamento e anche da alternatore; è alimentato da una batteria leggera (6,2 kg) agli ioni di litio (posta sotto il sedile di guida, per non sottrarre spazio al baule), che si ricarica durante i rallentamenti.

 

 

 

 

La trazione integrale Allgrip contribuisce a rendere la Suzuki Swift 1.2 DualJet Hybrid Top 4WD una piccola pratica e sicura. La ripartizione della coppia motrice fra i due assali è “decisa”, in modo completamente automatico, da un giunto viscoso. In buone condizioni di aderenza il 90% della forza motrice va all’avantreno e il 10% alle ruote dietro; ma tale rapporto può variare fino ad avere il 50% davanti e il 50% dietro, consentendo di avanzare più facilmente sui fondi sterrati, fangosi o innevati. Quindi interviene solo in casi particolari e quando serve. Nel nostro test, svolto in condizioni ottimali, non siamo riusciti a capire fin dove si può arrivare, ma ci ha permesso di percorrere più di 22-23 km con un litro di benzina, specie nelle percorrenze urbane a velocità basse. Come dire che il risparmio c’è e si vede. Nulla da eccepire. Se invece vuoi guidare vivace, anche perché con le marce lunghe sei costretto a scalare per avere ripresa, cambia la musica e qui i consumi salgono un po’, siamo sui 14-15 km al litro mentre in autostrada, dove l’ibrido non serve (in pratica solo nei rilasci) i consumi sono quelli di una normale vettura a benzina di pari cilindrata. Insomma, dipende dall’uso che se ne fa per vedere dei vantaggi veri.

 

SWIFT UNA VETTURA NATA BENE CON QUALSIASI MOTORE

 

La vettura è nata bene, con un buon assetto ed è divertente da guidare, poi consuma anche poco e ha la possibilità delle 4 ruote motrici all’occorrenza. Belli i colori proposti, specialmente il rosso metallizzato di quella provata nel test. Qualcosina si può sistemare nei dettagli, ad esempio la regolazione dei sedili e degli schienali sarebbe preferibile con la rotellina invece che con la levetta a scatto. Non si trova la giusta posizione, qualche scricchiolio nelle plastiche si è sentito, specie col caldo e dopo tempo al sole, mentre per il touch screen e il sistema di navigazione, un software più moderno sarebbe auspicabile. Però a quel prezzo (la gamma parte da 13390 euro e arriva a 21990) avere un ibrido a disposizione è molto concorrenziale e positivo. La vettura provata costava circa 20 mila euro, ma aveva tutto a disposizione. Mancava solo la compagnia da portarsi a spasso per i lunghi viaggi, ma questo optional non  in listino in nessun modello…

 

 

 

Condividi su: