PSA presenta il motore diesel BlueHdi da 130 cavalli che inquina e consuma meno di un benzina

 La tabella di confronto fra motore diesel e benzina di PSA non lascia dubbi, sarebbe da mostrare ai politici che fanno la guerra al gasolio

 

 

Certi dati andrebbero mostrati ai politici che prendono decisioni e impediscono agli automobilisti di circolare in serenità. La guerra al diesel e al suo inquinamento, sta provocando dei danni incredibili se rapportati alle informazioni giunte alla gente rispetto ai dati reali. Quindi, senza entrare nel merito delle scelte politiche, fermiamoci ai dati.  Dopo anni in cui ha rivestito un ruolo da protagonista, nell’ultima parte del 2018 il Diesel ha segnato il passo. Prendendo come raffronto il primo quadrimestre 2018, con l’analogo periodo 2019, questa motorizzazione è passata da una quota di mercato del 55% al 43%, con un calo del 25% corrispondente ad una “perdita” di 101.000 veicoli.

 

MENO DIESEL PIU’ BENZINA, LA CO2 AUMENTATA DEL 6 PER CENTO

 

Bene, si dirà, se non fosse che in appena 4 mesi le emissioni di CO2 sono aumentate del 6 per cento solo in Italia, immaginate nel resto d’Europa dove la quota di motori diesel è calata in misura ancora maggiore. Ovvero, più motori a benzina in circolazione e più emissioni di gas serra, in netto contrasto con le aspettative. In questo senso il gruppo PSA ha sviluppato il nuovo propulsore BlueHdi 130 CV stop&start di 1.5 litri con dati di tutto rilievo. Basta fare un confronto per capirlo e qui si ritorna al punto di partenza: ovvero, se i politici osservassero i dati reali, le cose sarebbero diverse. Invece si segue l’onda emotiva e il risultato è lampante.

 

 

 

Quindi, per coloro i quali credono che un motore benzina inquina meno di un diesel, ecco i dati comparativi su un altro propulsore del gruppo PSA, il 1.2 Puretech da 130 cavalli. Pari potenza, cilindrate diverse. Il confronto dice che il diesel emette meno CO2, 107 grammi contro 118 del benzina, il particolato emesso dal diesel BluHdi  (elemento portato come accusa contro i motori a gasolio) è di 0,00064 contro lo 0,00078 del motore a benzina. Infatti anche questi propulsori emettono particolato, in misura maggiore dei diesel. Infine gli NOx, i famigerati ossidi di azoto che per un diesel con cambio automatico (ovvero che ottimizza le emissioni) diventa di 0,017 contro 0,053 del benzina a parità di trasmissione.

 

Quindi con questo propulsore il gruppo PSA entra di diritto nel terzo millennio con meno emissioni, meno inquinamento e meno particolato. Si tratta di una unità importante che sulla gamma del gruppo, in special modo per i SUV di medie dimensioni (leggi DS7 C5 AirCross, 3008 e Opel Grandland) consente di avere potenza, coppia e durata. Un passo in avanti contro l’inquinamento che dovrebbe far pensare i legislatori. Perché il passaggio a una mobilità diversa, fatta di elettrico, ibrido e propulsori tradizionali, ha bisogno di tempo e risorse. Per cui oggi la via più semplice è migliorare al massimo la tecnologia disponibile e lottando contro le emissioni di CO2 e gli altri inquinanti, non c’è dubbio che il motore a gasolio, fra quelli endotermici, sia ancora il migliore per rendimento termico. Lo dice la scienza, non la politica che lo sta combattendo su basi ideologiche.

 

 

 

Come è stato possibile migliorare un motore, il 1.6 Hdi da 120 cavalli, che era già ottimo per consumi ed emissioni? Lavorando sui particolari. Con una testata a 16 valvole invece che a 8 come nel precedente, e poi nel modificare i condotti e i profili dei pistoni, con temperature di esercizio diverse, un filtro posizionato diversamente con temperature diverse che consentono di abbattere gli inquinanti prima, vicini alla fonte stessa. E poi con ingranaggi rivisti e lavorando sulle dimensioni, ottenendo un propulsore più compatto che però ha più potenza di fronte a una cilindrata più piccola. I 130 cavalli vengono ottenuti a 1750 giri con una coppia di 300 Nm allo stesso regime, con consumi che vanno dal 4 al 6 per cento in meno. La base di questo motore è stata pensata in maniera modulare, perché può avere potenze di 75 CV, 100 CV, 120 con cambio automatico e manuale e 130 CV sempre con la doppia trasmissione. Le esperienze alla 24 ore di Le Mans, dove Peugeot ha corso e vinto con un motore diesel, sono state poi trasportate sulle strade di tutti i giorni, ulteriore dimostrazione che le competizioni sono sempre utili nel lungo periodo.

 

 

 

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