L'INVIATO SUL DIVANO/Vincere alla prima curva

Dopo un weekend di pausa la Formula atterra in Russia e finalmente torna ad accendere i motori in quel di Sochi! C’è di positivo che con le temperature di questi giorni qui in Italia, in fondo sembrerà di essere là, tu pensi; Macchè, le immagini che arrivano sono quelle di magliette mezze maniche e sole splendente, mentre tu sei sul divano con coperta e thè caldo stile “mia nonna in piena inverno”! Conclusione, a fine Aprile meglio prendere un aereo per la Russia che un ombrellone a Cesenatico se vuoi essere felice! A poterlo fare!!! Per fortuna ci pensa la Ferrari a scaldare un po’ l’atmosfera, con sessioni di prove libere convincenti come non si vedevano da tempo.

 

E’ solo venerdì, ed è vero che di venerdì buoni ce ne sono stati altri, ma l’impressione è che questa volta tutto convinca un po’ di più. E nel caso in cui i tempi non fossero bastati a capirlo, c’erano i sottotitoli alla pagina 777 di Marc Genè che per 3 ore ci ha ripetuto quanto fosse ottimo il passo gara della Ferrari e quanto questa fosse una cosa buona e giusta! Amen!

Di fronte ad una Ferrari così convincente ed una Mercedes in difficoltà rispetto al suo solito strapotere la domanda sorge spontanea: i nostri eroi ce la faranno a prendersi sta benedetta pole position o li ritroveremo sabato sera attaccati alla bottiglia di vodka per dimenticare l’ennesima seconda fila?

 

La vodka in effetti il sabato sera c’era, ma per festeggiare! Ebbene si! Habemus Pole!! L’impresa è stata compiuta!

Vettel in pole ed un grandissimo Raikkonen, velocissimo tutto il weekend, staccato solo di 50 centesimi. La prima Mercedes, e per la cronaca parliamo di Bottas e non di Hamilton, giusto per continuare con il mondo capovolto, è terza. La RedBull completamente anonima staccata da più di un secondo e mezzo. Un grandissimo Felipe Massa che riesce a mettersi davanti a Verstappen; per la serie “mi dovevo ritirare lo scorso anno perché vecchio e bollito ma scusate se sono ancora qui a dimostrare come si guida”.

 

 

 

Una Mclaren non pervenuta ed imbarazzante come sempre con Fernando 15° e un Vandoorne che nemmeno passa il taglio dalla Q1. E con questa siamo 4 a zero per lo spagnolo contro il ragazzino fenomeno  che a dir di alcuni, lo avrebbe di sicuro messo in difficoltà dimostrandosi più veloce.

Sentire Bottas e Hamilton parlare di difficoltà nella ricerca della finestra di esercizio delle gomme trasforma di colpo una navicella spaziale in una macchina normale. Velocissima ancora, senza alcun dubbio, ma almeno non più aliena. Battere le Mercedes sul giro veloce aggiunge fiducia ad una macchina che già si sta dimostrando forte e competitiva e soprattutto offre il fermo immagine della facce basite di Toto Wolff e Niki Lauda! Roba che nemmeno Fantozzi e il ragionier Filini nei loro momenti peggiori. E questo non ha prezzo!

 

L’attesa della partenza viene vissuta con entusiasmo e positività. I Ferraristi di tutto il mondo, anche quelli che si riscoprono per magia tali di fronte a profumo della vittoria, hanno messo in frigo le bottiglie di spumante e lucidato le bandiere, sicuri di aver il trofeo russo tra le mani.

Peccato che Vettel e Kimi si perdono a guardare le grid girls locali quel secondo in più (e come dar loro torto?!?) e Bottas ne approfitta per silurarli in partenza. Partenza, rettilineo, staccata, prima curva e Bottas è davanti a tutti. In 10 secondi viene vanificato un sabato fantastico ed un trofeo che a Maranello avevano già posizionato. Bottas guida in modo perfetto inanellando giri velocissimi con una Mercedes che pare di colpo rinata e Vettel si trova in pochi giri ad avere un distacco di 5 secondi, seguito da un Kimi che resta comunque abbastanza vicino(bollito forse non lo è poi così tanto)e da un Hamilton, completamente assente, alle prese per di più con problemi di surriscaldamento che lo costringono a non spingere più di tanto.

 

Ecco, la gara inizia e finisce qui. Il resto è una noia mortale. Ma in fondo si sa, Sochi non ha mai brillato come tracciato quanto a spettacolo. Gli unici colpi di scena si vedono nel giro di ricognizione con la McLaren di Alonso che si ferma ancora prima di partire, giusto per ribadire quanto questa macchina sia fantastica e quanto faccia bene ad andarsene ad Indianapolis. Magari non vincerà, ma almeno potrà fare più di 50 km consecutivi. E con un Ricciardo costretto al ritiro nei primi giri per la rottura dei freni. Che dire, la lattina ha decisamente perso le ali!

La Ferrari oggi ha perso non perché non fosse forte o competitiva. Ha perso semplicemente perché ha toppato un pochino la partenza, non è stata in grado di ritrovare quel passo gara fenomenale del venerdì che gli permettesse di stare attaccato alla Mercedes e tentare magari un undercut (e forse bisognerebbe capire il perché) e si è  ritrovata davanti un Bottas veloce.  Magari non più veloce, ma veloce tanto quanto la Rossa e a semi parità di macchina è quasi impossibile superare in un circuito normale, figuriamoci in uno come quello di Sochi.

 

Bottas è partito meglio e la Mercedes è stata migliore nei primi giri tutto qui; e con tutta la stima per Vanzini e Genè, la teoria della scia magica fortunata che ha rapito Bottas trasformandolo in super Mario Bross quando prendeva la spinta magica non si può sentire. E non si può sentire nemmeno Vettel che cerca di spiegarci come il problema alla partenza sia stato causato dal fatto che il suo orologio dava le 14 ma le luci non erano accese; e come, da bravo tedesco preciso quale è, tutto questo abbia turbato la sua attenzione facendogli perdere l’istante della partenza. E non diamo nemmeno la colpa al povero Massa che non si è fermato per farsi passare meglio in fase di doppiaggio. La Ferrari ha perso perché la Mercedes ha fatto meglio e ha commesso meno errori.

 

 

 

Bottas ha fatto una gara fantastica! Una vittoria meritatissima. Le prestazioni di Mercedes e Ferrari sono abbastanza simili, come risulta ormai evidente e questo significa che le gare saranno combattute fino all’ultimo e vinte da piccoli dettagli. Il fatto di essere tornati finalmente competitivi non significa che la Mercedes sia diventata di colpo una zucca, significa solo che finalmente possiamo assistere a weekend in cui si lotta in pista; gare in cui le macchine conteranno di certo, ma a fare la differenza saranno anche i piloti. E finalmente aggiungerei! Il “ti piace stravincere facile”, sia rosso che argentato, non è di certo quello che noi appassionati di questo sport vogliamo vedere.

Il Gp di Sochi non è una tragedia Rossa!  E’ vero che sul gradino più alto abbiamo ritrovato una Mercedes, ma la Ferrari lascia la Russia con 13 punti di vantaggio su Hamilton. Va bene consigliare a Vettel qualche piccolo ripasso sulla procedura di partenza, male non gli fa, ma ricordiamoci dove eravamo solo un anno, fa prima di partire con il valzer delle lamentele.

 

 

 

 

 

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