INVIATO SUL DIVANO. Lo schiaffo in Russia, il sorpasso di Hamilton a Vettel altro che giochi di squadra…

 

È appena finto il Gran Premio di Sochi. Sto ancora cercando di pormi al riparo dal polverone alzato dal team order Mercedes al bravissimo Valtteri Bottas. Che stra meritava la Vittoria. E, quando la Squadra impedisce ad un Pilota di poter vincere è sempre brutto. Oggi ancor di più, perché a Valtteri vogliono bene tutti. Ma proprio tutti. Perfino Lewis Hamilton. Ma io credo che dobbiamo essere onesti: i giochi di squadra sono bruttissimi, ma sono sempre esistiti. La stessa Ferrari ne ha fatto larghissimo uso in tutte le situazioni e in tutte le epoche, senza che nessuno avesse troppo da ridire, tranne forse quella volta a Zeltweg 2002. Lo stesso Toto Wolff ha spiegato benissimo il perché: se avessero fatto passare Valtteri e poi ad Abu Dhabi il mondiale andasse a Vettel per tre punti ci prenderemmo degli “idiotici”. Sì, ha detto proprio così. Nel suo italiano un po’ tedesco, un po’ bergamasco. E ha ragione da vendere, secondo me. Nonostante la folla che grida allo scandalo, in nome dello sport e della cavalleria. O forse per non parlare troppo dei fatti veri accaduti in questa gara. Per non sentire troppo la sofferenza. Per evitare di pensare all’episodio davvero decisivo del Gran Premio di Sochi: quel sorpasso perentorio, imperioso, spietato di Lewis Hamilton su Sebastian Vettel. Un pugno in faccia a tutti noi, che avevamo ripreso speranza dopo il riuscitissimo undercut. A proposito: bravissima la Squadra in quel frangente, ottima strategia! La gara si é decisa lì. E non sul team order per il buon Valtteri, che, vista la situazione mondiale, é brutto, ma ci sta tutto.

 

Peccato per Valtteri. Ma peccato soprattutto per il polverone sollevato. L’avesse fatto la Ferrari, quasi nessuno avrebbe avuto da ridire. E, per parlare di politica, ci siamo dimenticati di celebrare il vero Eroe di Sochi, un neo ventunenne partito ultimo è risalito fino al primo posto quasi sotto silenzio, senza che nessuno se accorgesse. Noi, che abbiamo celebrato fino agli altari certe rimonte di Vettel fino al podio, tante per altro compiute dopo errori clamorosi. Oggi credo che dobbiamo davvero applaudire Max Verstappen. Mi ha emozionato.

 

Un ventunenne navigato, veloce, combattivo. A tal punto che lo stesso Lewis Hamilton si è riportato subito a debita distanza, dopo che aveva provato a puntarlo, ricevendo un bel portone in faccia dal ragazzino. Bella differenza col ferrarista numero 5, che, in occasione del succitato sorpasso decisivo, ha dichiarato di non averlo neppure visto, Lewis (!) Bravissimo Max, dunque. Un Campione Vero, cristallino, di quelli che ti fanno innamorare. Un amico di Twitter, Giulio, ha scritto: “Tu mettilo su una Monoposto Rossa e dagli il 27… poi potrai vivere, anche senza vincere il mondiale,,,” Un Bel Sogno. Davvero un Sogno Stupendo… Chissà se mai accadrà. Siamo stanchi di soffrire. Davvero stanchi di allungare la mano per prendere il Sogno che poi, sul più bello, sfugge.

 

 

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