Il Museo Nicolis e Magneti Marelli: il binomio vincente cultura e impresa. L’iconica Fiat 508 Balilla del 1933 ad Autopromotec

 

Verona, 24  Maggio – Il Museo Nicolis per la prima volta ad Autopromotec – la biennale internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico – a Bologna dal 22 al 26 Maggio. Grazie alla collaborazione fra il Nicolis e Magneti Marelli va in scena anche la passione per i motori del passato.

 

All’edizione 2019, Magneti Marelli Aftermarket si presenta con un concept espositivo che celebra un secolo di storia e offre al pubblico di visitatori un emozionante viaggio tra passato, presente e futuro. La partnership con il Museo Nicolis è volta a promuovere il connubio fra il mondo della cultura e quello dell’impresa, per valorizzare l’importante patrimonio storico dell’industria italiana.

 

La ricostruzione dell’officina degli anni ’20 e ’30 del XX secolo ospita l’iconica Fiat 508 Balilla del 1933 del Nicolis, la popolare vettura presentata dalla Casa torinese al Salone dell’Automobile di Milano nel 1932. Venduta al prezzo straordinario di 10.800 lire, diventa subito l’auto dell’immaginario collettivo: economica, piccola ma comoda e di impiego universale.

La Balilla della collezione Nicolis, classica berlina 2 porte, è dotata di 4 confortevoli posti con interni in panno, verniciatura brillante, larghe portiere con cristalli scendenti a manovella, tappeto di gomma, tergicristallo elettrico e specchio retrovisore.

Ad arricchire l’esposizione, diversi componenti e attrezzi da lavoro dell’epoca provenienti dagli archivi storici del Nicolis e di Magneti Marelli, permettono al visitatore di rivivere l’atmosfera di quel tempo.

 

 

Nella collaborazione emerge una comunanza di ideali e valori, primo fra tutti quello della conservazione del patrimonio storico industriale. Il Nicolis è da sempre impegnato nella salvaguardia e diffusione della cultura del motorismo storico, tanto che le sue collezioni e il suo archivio sono considerati validi riferimenti del patrimonio automobilistico del secolo scorso, anche per grandi aziende come Magneti Marelli.

 

Silvia Nicolis, Presidente del Museo, racconta: “è un grande onore lavorare con un’azienda come Magneti Marelli; essere chiamati a collaborare allo studio e alla ricostruzione di un’officina storica, rappresenta l’ennesimo riconoscimento del valore culturale del Museo”, e aggiunge: ”Per poter scrivere il futuro, è fondamentale partire dalla storia per restituire il giusto valore alle nostre origini. Mio padre Luciano è stato un grande sostenitore della filosofia del recupero e della conservazione, infatti, il patrimonio custodito, ha un valore storico inestimabile da tramandare alle generazioni future”.

Tra le più emozionanti e suggestive esposizioni private nel panorama internazionale, il Museo Nicolis di Verona narra la storia della tecnologia e del design del XX secolo.

Il riconoscimento dell’eccellenza gli deriva oggi dall’attribuzione del più ambito e prestigioso premio nel panorama mondiale dell’auto classica indetto dagli esperti del Magazine Octane: Museum of the Year 2018 a The Historic Motoring Awards.

La nascita del Museo si deve alla grande passione di Luciano Nicolis. La storia di una vita che ha trovato la sua collocazione in uno spazio espositivo di 6000 mq nel duemila, anno della sua inaugurazione. I suoi capolavori sono stati suddivisi in otto diverse collezioni con l’obiettivo di costruire un percorso organico, professionalmente qualificato e strutturato per soddisfare il visitatore più esigente. Il patrimonio delle collezioni è di grande spessore e rappresenta una realtà esclusiva: oltre 200 auto d’epoca, 110 biciclette, 100 motociclette, 500 macchine fotografiche, 100 strumenti musicali, 100 macchine per scrivere, aeromobili, oltre 100 volanti delle sofisticate monoposto di Formula 1 e innumerevoli opere dell’ingegno umano esposte secondo itinerari antologici, storici e stilistici.

Non è un caso che il Museo Nicolis rappresenti un “unicum” nel suo genere e venga indicato come emblematico della moderna cultura d’impresa.

 

I Nicolis, infatti, sono da oltre 80 anni imprenditori nel recupero di materie prime e secondarie. L’inizio risale al 1934 quando Francesco Nicolis, sensibile a ogni forma di risparmio e dotato di acuta sensibilità ambientale, decide di fare un esperimento molto avanzato di sostenibilità ed ecologia: raccogliere e riutilizzare la carta da macero. Sotto la spinta del figlio Luciano l’attività si espande velocemente e, all’inizio degli anni ’60, un ulteriore slancio trasformerà l’azienda di famiglia in un gruppo leader in Europa per il recupero della carta e un sicuro punto di riferimento nel settore dei servizi ambientali internazionali. Oggi il Gruppo Lamacart-Museo Nicolis è gestito con passione e competenza dalla terza generazione, rappresentata da Silvia e Thomas Nicolis.

Condividi su: