HYUNDAI IONIQ/ L'ibrido alla portata di tutti

 

Si parla spesso di ibrido ma come funziona una vettura dotata di questa motorizzazione? Lo abbiamo scoperto guidando la Huyndai Ioniq, una delle ultime arrivate sul mercato. Il nostro test drive è stato compiuto in tutte le condizioni possibili e tipiche: dalla città all’autostrada ai tratti extraurbani. Quindi niente di particolare, tipo la pista che non è proprio la sua collocazione. Tanto per cominciare la Ioniq ha una linea molto bella, elegante da coupè quasi, con ala posteriore che fa molto sportiva anche se poi all’interno, al guidatore, toglie un po’ di visibilità posteriore.

 

Ecco, su questo aspetto si potrebbe migliorare ma se la linea è sportiva, non c’è nulla da fare. Alzi la mano chi vede bene al volante di una Porsche o una Lamborghini, tanto per dire. Certo, qui siamo ad altri livelli, ma il design vuole la sua parte e la visibilità di tre quarti non è il massimo. In compenso lo spazio interno è tanto, dai posti anteriori al divano posteriore, non c’è da lamentarsi, ci si sta molto bene e comodi, forse dietro i più alti hanno qualche problemino, ma nulla di che. Gli ingombri sono eccellenti. Poi, una volta messisi al volante, si scopre il mondo ibrido.

 

Ovvero, con la chiave elettronica premi il tasto accensione e…non succede niente! Spegni il quadro, lo riaccendi, ripremi il tasto e… niente ancora! Semplicemente perché siamo già in modalità elettrica e quindi basta accelerare dopo aver messo il cambio in  Drive, e si parte. Poca strada, appena si superano i 30 orari (anche prima a freddo) si accende il motore a benzina e si torna a guidare una vettura normale. Fa un certo effetto partire in silenzio e sentire poi il motore che parte. Tra l’altro è silenzioso, il 4 cilindri è bello pastoso e nemmeno tanto potente (siamo sui 105 CV per un 1600…). Ne guadagnano i consumi e per ripresa e accelerazione, la parte elettrica aiuta e trae di impaccio.

 

Se si accende invece il motore a freddo, dopo averlo tenuto fermo all’addiaccio tutta notte, l’elettrico non va, si parte subito a benzina fino a quando non si va in temperatura. Quindi tenetene conto. In città l’elettrico aiuta tantissimo. Ai semafori è una panacea. Si riparte in elettrico, silenti e senza strappi, poi parte il motore a benzina. Risultato: consumi bassissimi, anche di quasi 20 km al litro nel nostro test (guidando in punta di piedi, ovvio). Nei percorsi extraurbani senti la differenza quando sei in accelerazione, poco a dire il vero, si avverte a malapena un tremolio, pochissima cosa tanto per dire che abbiamo capito come va e che succede.

 

Anche in questo caso la guidabilità è molto buona, la tenuta è un po’ morbida, nel senso che “galleggia” in curva perché non è un assetto sportivo ma votato al confort. In autostrada, invece, avere l’ibrido non serve a niente. Si viaggia a velocità costante o quasi, quindi sempre a benzina. Portarsi a spasso batterie e motore elettrico è un lusso che si paga coi consumi più alti. Quindi se pensate di usare un ibrido e fare spesso autostrada o percorsi a velocità costante, state buttando i vostri soldi. Non ne vale la pena. Ne vale, e tanta, se l’uso è cittadino. Perché fra semafori, stop improvvisi e ripartenze, l’elettrico aiuta un casino, i consumi si abbattono e le riprese sono adeguate e fantastiche, se si pensa che non fai rumore, circoli nel futuro pur essendo nel presente.

 

Un appunto da fare è che la guida va modificata. Il pedale del freno è morbido, pastoso, la frenata è lunga perché si ricaricano le batterie e il recupero di energie, su Huyndai, ha escluso un bel mordente sul freno. Non hai la percezione, sotto al pedale, di una presa forte, anche se poi a frenare frena, le distanze di arresto sono adeguate, ma resta quella percezione sotto al piede alla quale fare l’abitudine. Non parliamo poi di quando si va in retro, con la telecamera che sul monitor inquadra la strada. Andare in elettrico, silenziosi con la gente che ti guarda attorno senza capire che cosa sia, beh fa libidine. Considerazioni finali: fra spazio, abitabilità, bagagliaio e confort, nulla da dire. Bel lavoro, divertente e onesta. Sul motore ibrido, come detto, va benissimo in certi usi, inutile in altri (autostrada) quindi prima di decidere l’acquisto, sarebbe il caso di capire a cosa vi serve la vettura. Qui siamo di fronte a un’automobile elegante, priva di spigoli e particolarità di altri marchi, che passa l’esame visivo del gusto senza problemi. Bella, elegante e tecnologica. Alla Hyundai han fatto un buon lavoro, nulla da dire.

 

 

 LE INFORMAZIONI FORNITE DALLA CASA

 

La gamma IONIQ offre, fin dagli allestimenti base, una vasta serie di equipaggiamenti all’avanguardia – che ne incrementano ulteriormente il piacere di guida e la sicurezza – come Frenata Autonoma d’Emergenza, Sistema di Mantenimento della Corsia, cruise control adattivo, Climatizzatore automatico bi-zona e retrocamera posteriore. A completamento, disponibili anche il controllo dell’angolo cieco e l’avviso traffico posteriore.

 

·       Efficienza e tecnologia sono i due pilastri su cui si fonda la gamma IONIQ e che si riflettono già nel design della vettura, dando vita ad una proposta unica e dall’appeal futuristico. La parte anteriore di IONIQ Ibrida ne descrive pienamente la purezza e l’eleganza, con la griglia esagonale, i fari Bi-xeno circolari abbinati a luci di posizione a LED e le luci diurne a sviluppo verticale.

·       Sia la IONIQ ibrida che la IONIQ Plug-in sono equipaggiate con il nuovo propulsore “Kappa”, un 1.6 benzina GDI 4 cilindri ad iniezione diretta che vanta un rendimento termico al vertice della categoria (40%): è in grado di erogare 105 CV e 147 Nm di coppia massima. Si tratta di un motore appositamente sviluppato per abbinarsi alla propulsione ibrida, collegato ad un inedito cambio a sei rapporti a doppia frizione (DCT), dal funzionamento estremamente fluido e che differenzia significativamente la IONIQ dalla miglior concorrenza – per via di un’esperienza di guida ben più dinamica.

·       Il motore elettrico della IONIQ in versione ibrida eroga 32 kW (43,5 CV) con una coppia massima di ben 170 Nm, alimentato da una batteria con polimeri agli ioni di litio dalla capacità di 1,56 kWh – posizionata sotto i sedili posteriori: ottimizza il proprio contributo al propulsore durante la marcia, rigenerando rapidamente la carica necessaria. IONIQ ibrida eroga così una potenza massima di 103,6 kW (141 CV) e fino a 265 Nm di coppia massima, in grado di spingerla ad una velocità massima di 185 km/h, con consumi a partire da 3,4 litri per 100 km ed emissioni di CO2 di 79 g/km (ciclo combinato). Il motore elettrico consente alla IONIQ Ibrida di operare in modalità elettrica pura fino ai 120 km/h.

 

Listino e offerta commerciale:

 

·       IONIQ Hybrid è offerta a partire da 21.950€ (in allestimento Classic) oppure in caso di permuta o rottamazione, grazie a Hyundai i-Plus, è disponibile con rate da 259€ al mese con anche 3 anni di furto incendio gratuiti.

·       Tutte le Hyundai IONIQ distribuite in Italia usufruiscono del miglior “pacchetto” di servizi oggi disponibile sul mercato: di 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato (con 5 anni d’assistenza stradale e controlli gratuiti), oltre ad una garanzia di otto anni / 200.000 km sulle batteria ad alto voltaggio.

 

 

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