F.1 in Germania una corsa che ricorda il passato

Che grande spettacolo, questa Formula Uno! È il terzo gran premio di fila che ci si diverte davvero molto a guardare quello che è, e rimarrà sempre, lo sport più bello del mondo. Complice la pioggia, infatti, ad Hockenheim, Germania, è andata in scena una tenzone automobilistica meravigliosa, dove tutti i piloti in pista si sono dati da fare allo spasimo, risultandone protagonisti fantastici. Tanto che non si sa davvero da chi cominciare, a sottolinearne l’audacia e la bravura. Credo però stavolta sia giusto dire bravo, ma bravo davvero, a Sebastian Vettel. Da ultimo a secondo, vivendo fasi di gara ora sofferte, ora arrembanti, senza mai sbagliare un colpo, una traiettoria, un sorpasso. Bravo Seb! Hai tirato su il morale di una Squadra e di un intero popolo, quello rosso, che aveva vissuto un sabato da incubo, con tutte e due le rosse guastatesi in qualifica. Grande soprattutto perché, in certe fasi, la circospezione era veramente tanta, sembrava quasi prigioniero di certi fantasmi, paventatisi sotto forma di gocce di pioggia, come un anno fa.

Poi, invece, Seb si deve essere ricordato del suo blasone, del suo dna, forse pure di Monza 2008, perché, a un certo punto, ha cambiato passo, completando una rimonta da sogno, restituendo il sorriso a tutti i ragazzi in rosso. È stato stupendo vederli tutti lì, sotto al podio, felici, dopo un sabato da tregenda, quando, dopo aver lavorato come pazzi, si erano ritrovati con tutte e due le rosse ammutolite, ferme nel momento decisivo, sotto i loro occhi sgomenti. Sotto al podio è tornato finalmente il sorriso, che deve essere di tutti i ferraristi, tifosi compresi, perché la SF90 ha dimostrato, nelle prove libere ed in gara, di andare come una scheggia, di essere competitiva al massimo livello. C’è da essere contenti, felici. Anche se Charles Leclerc è incappato, come molti altri, in un errore fatale all’ultima curva del circuito, dove una assurda via di fuga in asfalto viscidissimo ha deturpato i sogni di molti. Ci sta. Charles stava conducendo una gara bellissima, avrebbe meritato pure la vittoria. Le condizioni erano proibitive per tutti.

 

È stato super fino a quel fatidico momento. Saprà rifarsi, da par suo. Così come sono sicuro saprà rifarsi prestissimo Valtteri Bottas, autore, come il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, di una sbavatura alla prima curva, in piena velocità, costatagli carissima. Mi è sinceramente, profondamente dispiaciuto per il campione di Nastola. Vorrei che nessuno, dopo questa disavventura, si dimenticasse quanto di buono ha fatto fin qui, compreso il sorpasso dell’anno su Hamilton a Silverstone, una gara fa. Forza Valtteri, hai la forza e la classe per rifarti già da Budapest, per tornare a dare spettacolo, a dare molto filo da torcere a Lewis Hamilton, ad esaltare i veri estimatori di questo sport con le perle di velocità e precisione che solo tu sai tirar fuori dal tuo ricco, ricchissimo repertorio. Ieri ha sbagliato lì pure Lewis. In quelle condizioni, la sbavatura è dietro l’angolo. Forza Valtteri! Nulla è perduto!
Che dire, poi, di Max Verstappen? Ha sbagliato di nuovo lo start, ma poi è stato, un’altra volta, “unleash the Lion!” Come recita lo striscione principale della sua immensa e numerosissima torcida, che lo segue, commossa e commovente, in ogni dove. Ormai questo ragazzo olandese si sta confermando un fuoriclasse di quelli col pedigree, uno di quelli da talento scolpito nel dna, uno che ne nasce uno così ogni cinquant’anni, uno che, da solo, vale il prezzo del biglietto. Grande Max! Compreso quando, nel bel mezzo di un testacoda, unica incertezza in una gara perfetta, hai redarguito la squadra per averti messo le gomme gialle, mettendoti in difficoltà. Ampiamente superate da una bravura e da una classe immensa. Tale da aver voglia di mettermi anche io una maglietta arancione e mettermi a fare festa col tuo popolo meraviglioso, sempre con te ovunque e comunque. 

C’è da essere felici anche per Toro Rosso, sul podio con quel ripudiato russo, che ha tirato fuori una gara pazzesca, dopo che anche Albon aveva fatto vedere che in terra tedesca, terra bagnata, la macchina di Faenza aveva qualcosa di magico, di assetto e di bilanciamento, ma credo forse soprattutto di cuore, di quei meravigliosi ragazzi che lavorano in Romagna. Un gran premio memorabile, da aprirsi al sorriso. Dopo un sabato davvero difficile da mandar giù, soprattutto per gli uomini ed i tifosi della Rossa. E allora la mente e il cuore tornano sotto al podio, dove Sebastian Vettel ha saputo restituire a sé stesso e a tutti i suoi il sorriso, quello bello, quello vero. Ci voleva! Ci voleva davvero! Anche per festeggiare degnamente oggi il compleanno di un ragazzo in rosso meraviglioso, Francesco Cigarini, uno della vecchia guardia, che è ancora lì, in prima linea, con l’entusiasmo di sempre, a far la fatica di sempre, a sognare e a farci sognare. Tanti auguri, Francesco! Grazie per le emozioni! Grazie per le lacrime! Grazie per i sogni!

 

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