F.1 GP Monza vince Hamilton dando una lezione alla rossa

Perdere così fa male ma vedere Lewis Hamilton vincitore in un modo autoritario, con una guida perfetta e una testa lucida pur con un mezzo inferiore, rende merito a un uomo troppo spesso bistrattato solo per le sue frequentazioni e atteggiamenti fuori dall’abitacolo. Per il resto solo applausi per come ha saputo piegare una Ferrari che a Monza aveva monopolizzato la prima fila e ha sprecato tutto nel giro di due curve. La cronaca è infatti impietosa e dice che al via Raikkonen, partito in pole, ha pensato subito alla sua corsa chiudendo la porta  a Vettel che, alla seconda chicane cerca il sorpasso all’interno del compagno di squadra, lasciando il fianco scoperto. E qui Hamilton, con tempismo e classe, si è infilato tanto che Vettel, sorpreso, è arrivato lungo quel tanto che bastava per finire in testacoda e sprecare tutto. Non è la prima volta che succede quest’anno e dopo la vittoria in Belgio, in cui si credeva avesse ritrovato lucidità e tempismo, è andato tutto sprecato.

 

Da lì in poi la corsa è stata solo una attesa strategica. La Ferrari ha richiamato Raikkonen ai box al 21 giro, la Mercedes ha aspettato qualche giro di più per Hamilton. E qui la strategia è stata premiata, perché l’anticipo della Ferrari non ha funzionato. Che il degrado delle gomme fosse sconosciuto a tutti è vero. Ma la rossa giocando di anticipo credeva di mettere in crisi Hamilton. Invece l’inglese è arrivato alla fine con gomme più fresche e a 7 giri dalla fine, alla prima chicane, si è esibito in un sorpasso da manuale all’esterno, lasciando pure tutto lo spazio necessario a Kimi per reagire, così come lo aveva fatto con Vettel al primo giro. Vincere a Monza con una macchina inferiore è da campioni e Hamilton lo è. Peccato che il pubblico lo abbia fischiato sonoramente, dandogli pure del buffone, cosa inaccettabile per un campione che in pista rischia la vita e fa divertire per come si mette in gioco. Purtroppo il tifo becero è il frutto di un atteggiamento del web e per Hamilton, incurante dei fischi, qualche battuta sul podio, un grazie ai tifosi che pure lo hanno applaudito e poi lo spazio a Raikkonen che non è stato laconico, anzi ha parlato e ha detto qualcosa di molto importante: “Mi spiace per i tanti tifosi, volevo vincere e non ci sono riuscito, spero la Ferrari possa farcela la prossima volta, siete davvero incredibili ed eccezionali”. Una sorta di messaggio di addio che fa capire benissimo cosa sia successo al via. La Ferrari lo ha scaricato e lui ha fatto la sua corsa. Non è il cavalier servente di Vettel che ora si trova da solo, mentre la Mercedes ha pure Bottas, terzo dopo la penalizzazione di Verstappen, che può aiutare Lewis, mentre Sebastian, dopo l’errore al primo giro, da ultimo è risalito fino al quarto posto, il massimo possibile. A Maranello dovrebbero cominciare a chiedersi perché, con la macchina migliore, a vincere siano gli altri…

automoto.it

 

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