F.1 GP Monza Grazie Hamilton, un pilota di cuore che merita rispetto dai tifosi

É stata una Notte Stupenda, quella scorsa. Nonostante non si riuscisse proprio a chiudere occhio. E chi mai aveva voglia di dormire, dopo il Sogno, il Grandissimo Sogno vissuto ieri? Due Rosse in prima fila a Monza! A Casa nostra. Nel Tempio della Velocità. No. Nessuno voleva svegliarsi. Era troppo bello. Troppa Felicità. Uno di quei Giorni in cui tutti gli aspetti della vita, anche quelli più negativi, appaiono sotto una luce diversa, più chiara. Tutto appare risolvibile, leggero, tutti i problemi risibili. Questo effetto fa la Rossa davanti. Una ubriacatura di adrenalina pura, di benessere, di gioia immensa.
Così anche le ore più piccole sono trascorse con gli occhi puntati al soffitto, a quella luce rossa, sovrastata dal Cavallino Rampante, che scandiva il trascorrere dei minuti, delle ore, senza però che la sensazione di beatitudine ne fosse minimamente scalfita.
Stavo ancora beandomi, quando mi sono ritrovato sotto la doccia e poi in macchina, direzione Autodromo di Monza. Regnava ottimismo. Su tutto e dappertutto. Le Due Rosse erano davanti, il vantaggio tecnico tangibile, visto e verificato appena sette giorni fa in Belgio. Sembrava proseguisse l’onda positiva di quella Gara Magica per Sebastian Vettel e la sua Rossa.

 

Già ci prefiguravamo come sarebbe potuta andare la Gara delle Gare, la nostra Gara: ci vorrà una bella partenza, e poi via in scioltezza, in progressione, forti del fatto che loro, i Mercedes, hanno una Macchina più scarica, che tenderà sicuramente a rovinare di più le gomme sui velocissimi curvoni del Tempio. Sarà un Sogno, giro dopo giro, le Due Rosse davanti, come mai è avvenuto da anni, ma come sempre ci immaginiamo, tutti i giorni e tutte le notti, osannate da un pubblico adorante, in visibilio, in brodo di giuggiole. Poi, il Gran Premio d’Italia. Una Gara che adesso vorrei non fosse mai cominciata. Una competizione che ha dato a tutti i tifosi accorsi al Tempio uno schiaffo brutale, violento, assassino. Sappiamo tutti, abbiamo visto tutti come è andata. Le Rosse non hanno vinto. Sono state battute. Un’altra volta, l’ennesima, da un Uomo. Un Uomo che tutti dicono non avere la Macchina migliore. Che tutti reputano molto fortunato. Che non sta simpatico a nessuno. Che vanta amicizie talmente in alto da essere considerato un presuntuoso, quasi un esaltato. Ecco, sono molto dispiaciuto di ciò. Sono quasi più dispiaciuto di questo che non del fatto che la Rossa non abbia vinto. Alla fine, credo che siamo tutti molto delusi, colpiti nel centro del cuore, a casa nostra, quasi nella nostra intimità. Un gesto di stizza ci sta. Ma bisogna anche essere onesti. E chiederci se amiamo davvero questo Sport così meraviglioso da sembrare tante volte crudele. Perché, se così fosse, dovremmo ammettere che, nonostante il dolore sia lancinante, oggi ha vinto il Migliore. Non il più fortunato, non il più raccomandato dall’alto, semplicemente il più forte. Se amassimo davvero questo Sport, dovremmo frammischiare alla sofferenza di aver visto svanire un Sogno, la soddisfazione di essere stati testimoni diretti, ancora una volta, di una prestazione eccezionale di quello che, di diritto, credo, sia da considerare uno dei più Grandi Fuoriclasse di tutti i tempi. Mi considero fortunato io, ad essere suo contemporaneo e poterne ammirare l’enorme talento, la classe sopraffina, la visione di gara, il controllo di tutte le situazioni, la capacità di non sbagliare mai. Usciamo, per una volta, dalla nostra stretta prigione di tifosi a senso unico, ciechi di fronte a qualsiasi cosa che ostacoli la supremazia della nostra Scuderia amatissima.

Oggi ha vinto un Uomo. Nonostante le centinaia di milioni di euro investiti in tecnologia al massimo livello, l’Uomo trova ancora lo spazio per fare la differenza, con il proprio cuore, con la propria anima. Il suo compagno di squadra e la sua stessa squadra lo hanno aiutato. Ma alla fine ha vinto Lui. Ti meriti davvero tutta la nostra ammirazione e tutti gli applausi di questo mondo, Lewis. È bello che tu sia venuto ancora una volta in Italia a mostrarci dal vivo la tua Classe, Campione! GRAZIE DI CUORE, Lewis Carl Davidson Hamilton!

 

Condividi su: