F.1 GP Germania, Hamilton in pole con la febbre, Ferrari KO

Nemmeno la febbre è riuscito a fermarlo. Quando c’è da menare le mani Lewis Hamilton ha sempre quel qualcosa in più che lo distingue dalla massa. La sua pole numero 87 è degna di rilievo per due motivi: il primo, era il GP di casa della Mercedes che celebrava i 125 anni di presenza nello sport (prima gara 1894). La febbre era tale che Mercedes aveva allertato Ocon per sostituirlo; il secondo, con una Ferrari competitiva in tre sessioni di prove su quattro, sarebbe stata una bella lotta da godere ma, a quanto pare, a Maranello sono incappati in una di quelle giornate da dimenticare. I motivi? Tecnici naturalmente. Vettel nemmeno un giro in qualifica, Leclerc bloccato prima delle Q3. Per entrambi la voce ufficiale dice intercooler per Vettel, pescaggio benzina per Leclerc.

 

Questa la versione della Ferrari e non c’è motivo per dubitarne. Le esperienze del passato dicono che il manicotto del turbo, costruito con stampanti in 3D, ha ceduto spesso e volentieri su tutte le monoposto spinte dal motore Ferrari. Un guasto che si è ripetuto spesso, fin dai primi test invernali, e che a quanto pare non è stato risolto definitivamente. Colpa delle temperature, delle vibrazioni o del metodo costruttivo. Magari stavolta la Ferrari ha ragione e la doppia debacle ha radici diverse, forse no. Il dubbio che sia lo stesso problema che si presenta ciclicamente non depone a favore dell’affidabilità. Così come di fronte a problemi diversi ma con lo stesso risultato finale. Ovvero stare fermi ai box. Di sicuro vedere due monoposto KO nel momento culminante delle qualifiche, non depone a favore del team che sull’affidabilità si gioca molto delle sue possibilità. Era successo a Leclerc in Bahrain, con una gara vinta fino a pochi giri dalla fine. Ed è successo ancora in altre occasioni.

 

Se il caldo tedesco aveva ridato nuova linfa alla SF90, mettendo in crisi la Mercedes le cui novità non hanno funzionato al meglio “Abbiamo portato dei pezzi nuovi ma non tutti ci hanno dato le risposte che ci aspettavamo – ha detto Hamilton – per cui dovremmo trarre insegnamenti per il futuro” , ci ha pensato poi il fattore affidabilità che ha di fatto tolto una ipotetica prima fila Ferrari. Che non è lontana dalla realtà visto che i tempi sul giro Leclerc e Vettel li avevano fatti. Per cui con  Hamilton in pole, Verstappen al suo fianco (e con problemi di software che hanno fatto temere all’olandese di seguire Vettel nei box…) e poi Bottas e Gasly e la grande sorpresa, Raikkonen quinto, terza fila, davanti a Grosjean. Ovvero due motori Ferrari clienti in zona che non avevano mai raggiunto prima, come dire che su questa pista la rossa aveva (e speriamo abbia ancora…) le carte in regola ma con Vettel ultimo e Leclerc in quinta fila, l’unica certezza sarà la rimonta di entrambi nelle fasi iniziali di gara. Che se dovesse disputarsi con la pioggia, sarebbe da gran spettacolo. Ma visto che si attendeva anche per le qualifiche invece c’è stato il sole, il dubbio sul meteo tedesco è molto forte. Come quello sull’affidabilità delle Ferrari…

 

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