F.1 GP di Cina 2018, Liberty Media rivoluziona gli incassi, Ferrari e Mercedes penalizzate: ecco i motivi dei litigi

 

La guerra dei soldi in F.1 è appena cominciata

 

Fra le ipotesi al vaglio di Liberty Media c’è anche una revisione dei premi di ingaggio sulle squadre, in Bahrain se ne era parlato e Claire Williams era stata la più felice di questa situazione. In base a quanto pubblicato da Dieter Renken, un giornalista sudafricano sempre ben informato (ha una fonte che gli gira i documenti…) nella ipotesi di distribuzione dei premi, su una base ipotetica di 1 miliardo di dollari (quella attuale è di circa 1,067 quindi siamo lì) a perderci sarebbero i tre top team Infatti sparirebbe il bonus di anzianità e di titoli vinti, mentre i piccoli team potrebbero vedere incrementare le loro entrate. Nell’ipotesi stilata la Ferrari è quella che ci perderebbe di più, con incassi inferiori di 79,6 milioni di dollari, la Mercedes perderebbe 56,8 milioni e la Red Bull 44,5. La McLaren perderebbe appena 1,3 milioni mentre il salto sarebbe enorme per la Williams, con più 21 milioni per arrivare a Sauber (più 30) e Haas e Toro Rosso con un incremento di 33 milioni in più. Cosa che consentirebbe a queste 7 squadre di sopravvivere e anzi di avere più soldi rispetto ai budget attuali. Su questa visione il mondo F.1 è spaccato, anche perché ve lo immaginate un colosso come Mercedes o Ferrari che viene battuto in pista da un garagista che si occupa di altro? Come giustificare al consiglio di amministrazione che uno staff di 150 persone ha bastonato una equipe di 2000? Non sarà facile trovare una soluzione. A meno che Liberty Media non rinunci a una parte dei propri introiti dandoli ai piccoli team, ipotesi da scartare visto che Liberty vorrebbe, semmai, aumentare gli incassi…

 

La Cina non è vicina, anzi

 

Il GP di Cina rappresenta il primo back to back della stagione ma stranamente dal Bahrain a Shangai sono stati pochi quelli che hanno affrontato la trasferta. Moltissimi giornalisti sono tornati a casa e anche fra le TV i commenti preferiscono farli dallo studio piuttosto che dalla pista. La colpa è del traffico e delle condizioni difficili in cui si opera a Shangai, dei costi da affrontare e da una città che la F.1 non l’ha mai digerita fino in fondo. Certo, con 25 milioni di abitanti qualcuno da mandare in tribuna lo si trova, ma il resto ne fa una delle trasferte peggiori in assoluto.

 

La signora delle camelie…

 

E’ un volto conosciuto, perché fidanzata celebre di pilota celebre, ma non fa niente per attirarsi le simpatie di nessuno. Si fa prendere in hotel e viene in pista con calma, il manager del pilota deve andare ad accoglierla ai cancelli del paddock,

poi lei con fare stizzito si mette su una sedia e leggere un libro, ride raramente se non al suo portatore di pass, non si fa vedere a fianco del pilota nei box e altezzosa poi si allontana senza nemmeno salutare i meccanici o i camerieri del team. Insomma, bella e impossibile (da sopportare). Sarà per le sue frequentazioni al top, da quell’aria che “ce l’ho solo io” fatto sta che è riuscita a stare sulle balle a tutti. Tranne al pilota fidanzato celebre. Si attendono sviluppi perché conoscendolo non ci mette molto a darle il foglio di via…

 

In griglia senza pass, fare il tester non aiuta

 

C’è un pilota collaudatore che circola tranquillo sulla griglia di partenza pur non avendo il pass regolare. Infatti nasconde sotto la camicia quello del team e qualcuno, conoscendolo, non gli va a controllare mica il permesso. E lui se la ride perché rilascia interviste, parla con tutti e dà pacche sulle spalle. Ma è senza pass. Il giorno che lo scoprono ha detto che manderà a quel paese, possibilmente in diretta TV, chi dovesse fermarlo… Chi è? Ah saperlo. Per ora non lo diciamo, ma è un numero 3 di un top team…

 

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