F1, GP Brasile, Vettel Non dovevano chiamarci alla verifica

“Ho avuto un bloccaggio in curva 8; nel secondo tentativo ero partito bene, ero all’attacco e forse ho esagerato un tantino. Ho perso un po’ di tempo e non mi sono migliorato, ma ci sono andato molto vicino»: giudica così la sua condotta nelle qualifiche del Gran Premio del Brasile Sebastian Vettel, secondo nella Q3.Vettel dovrebbe vedere il via della corsa dalla prima fila; diciamo dovrebbe, perché Vettel è stato chiamato dai commissari per non aver spento il motore durante le verifiche del peso nella Q2. A domanda a riguardo, Vettel ha risposto: «Non voglio dire nulla, è meglio che stia zitto. Penso che non saremmo dovuti essere chiamati alla verifica, perché quando ci sono condizioni così variabili, credo sia ingiusto rimanere bloccato lì».

A prescidere dalla posizione sulla griglia, Vettel scatterà con gli pneumatici soft. Merito della strategia azzeccata nella Q2 da parte della Ferrari, prima squadra a montare le gomme gialle quando la pioggia non accennava ad aumentare. «Giudicare le condizioni della pista con tempo variabile è difficile, perché dai box non vediamo molto», spiega Vettel.«Dobbiamo fidarci del giro precedente e delle comunicazioni con il muretto – ha aggiunto il quattro volte campione del mondo della Ferrari -. Siamo stati fortunati oggi, ci sono state le stesse condizioni per tutti. Finché le cose vanno così, va tutto bene».

automoto.it

 

 

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