Buon compleanno signor Piero Ferrari!

 Piero Ferrari ritira uno dei tanti riconoscimenti professionali (foto tratta dal web copyright sconosciuto)

 

Tanti auguri signor Piero, oggi 22 maggio, compie 72 anni il figlio di Enzo Ferrari. Due anni dopo nasce la scuderia Ferrari che in quest’anno celebra i 70 anni di vita. Un duplice compleanno di una persona schiva, educata, per bene, vissuto all’ombra di un mito senza perdere le qualità di chi ha dei valori e li persegue con attenzione. Il signor Piero, come lo chiamano in azienda, in realtà è ingegnere, conosce e ama le auto da una vita, ma è anche persona estremamente appassionata di tutto il mondo che lo circonda, una persona attenta al mondo dell’economia, dell’arte, della scienza il cui impegno, specie nella lotta alla distrofia muscolare, è poco conosciuto dai più.

 

Quando negli anni 90 era a capo del team F.1, gli occhi dei meccanici erano umidi di commozione perché lavorare al fianco del figlio del mito, cresciuto in azienda, era per tutti un motivo di orgoglio. Fin da piccolo si appassiona e viene iniziato alla meccanica, anche se al contrario di quanto parrebbe normale nel suo caso, non nelle officine di Maranello, ma nella bottega del riparatore di biciclette vicino di casa, con l’aiuto del quale riesce a costruirsi, da ragazzino, un suo velocipide.

Diplomatosi perito industriale con specializzazione in meccanica nel 1964, presso l’Istituto tecnico industriale Fermo Corni di Modena, l’anno successivo Piero entra nell’azienda paterna e il 13 settembre 1969 viene eletto nel consiglio di amministrazione della Ferrari.

 

Il primo incarico aziendale assegnatogli fu quello di catalogare, descrivere e archiviare tutti i componenti d’automobile risultati inappropriati, inefficaci o difettati, offrendo così a Piero la possibilità di avere un’ampia panoramica delle precedenti esperienze che gli consentirà, nel 1980, di assumere l’incarico di Direttore esecutivo della gestione sportiva, con forti responsabilità nella produzione, nella gestione dei contratti, nella programmazione di nuovi progetti, nell’organizzazione del personale e nella supervisione dei regolamenti sportivi.

Nonostante il ruolo dirigenziale nell’ambito della Scuderia, l’ultima parola spetta comunque al padre. Quando nel 1988 Enzo Ferrari muore, nomina il figlio suo erede universale. Piero assume così i beni di famiglia, il 10% del pacchetto azionario Ferrari e la proprietà del circuito di Fiorano.

Nel 1998 fonda a Modena la High Performance Engineering, un’azienda di progettazione ingegneristica volta a studiare soluzioni tecniche avanzate nei settori motociclistico e automobilistico, particolarmente nella progettazione, calcolo e produzione di componenti per motori ad alte prestazioni e nello stesso anno inizia a dedicarsi al risanamento dell’azienda aeronautica Piaggio Aero Industries, reggendone la presidenza dal 1998 al 2014.

Per queste sue attività ha ricevute la laurea honoris causa in ingegneria aerospaziale dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, nel 2004, e la laurea honoris causa in ingegneria industriale meccanica dall’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, nel 2005.

 

 

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