BMW X7 Importante è esagerare, il SAV col tutto incluso

Tanta, enorme, molta. Trovare definizioni per BMW X7 non è difficile. Basta esagerare. Nelle dimensioni, negli spazi, nel confort di marcia, nei sedili con massaggio incluso, clima e altro ancora. Nei posti, 7 disposti su tre file, che non lasciano dubbi o domande tipo: ci starò dentro? Ebbene sì. Ci si sta. Descriverla è semplice. Non manca niente per cui il top di gamma di BMW si presenta con le carte in regola per quei mercati dove dell’esagerazione, del tanto e di classe, ne fanno un biglietto da visita. Cinesi, arabi. Qualche europeo. Forse anche italiani, ma con le nostre stradine è impresa difficile.

 

 

In questo le dimensioni e l’angolo di sterzata di 13 metri, non aiutano. Specie in parcheggio.  Anche se in quanto a maneggevolezza BMW  X7 sorprende. Ti aspetteresti difficoltà nel muoverti in centro, invece sguazza via che è un piacere. Ovvero va meglio di quanto ti aspetti. Merito del telaio, piattaforma adeguata e sistema BMW che non lascia dubbi. Anche in autostrada e nelle curve veloci. Con tutta quella roba là pensare a un effetto camion è immediato. Invece ti siedi, dai di gas e la belva sta lì, senza indugi.

 

 

 

O perbacco, direbbe Totò, qua siamo di fronte a un bel prodotto nel suo insieme, a una raccolta di primizie tecnologiche che BMW ha già introdotto, ma raccolte in questo spazio (ampio) e con queste rifiniture (buone se non addirittura eccellenti) porta subito a chiedersi: ma quanto costa? La base parte da 95.000 e si arriva a 119.500 euro. Poi c’è ancora qualche …piccolo optional, solo l’impianto stereo che ti fa sentire alla Scala di Milano ne chiede 6 mila di euro, uno sull’altro. Ci manca solo Claudio Abbado che diriga l’orchestra direttamente nell’abitacolo sui sedili posteriori. Ma se si esagera, meglio farlo bene e così la lista di aggiunte è solo formale visto che di serie sulla versione di ingresso, la 30D 6 cilindri diesel da 265 CV, c’è già tutto quello che serve e di più.

 

 

Le altre versioni disponibili sono la 50D con motore 3 litri 6 cilindri 4 turbo da 400 CV e la benzina 40i sempre 6 cilindri da 340 CV. Sui consumi, in questo caso, meglio sorvolare, sul resto, ovvero diesel, complimenti per il lavoro fatto perché il rapporto potenza e consumi è davvero molto buono anche se ci sono da spostare oltre 25 quintali di roba. Esteticamente potrebbe non piacere. Essendo grande, anche la calandra ne risente col doppio rene frontale che fa molto cinesi d’assalto, però ci sono i pregi. I 7 posti (o 6 su tre file se richiesto) un bagagliaio che parte da 750 litri e arriva a 2120 (potete far sparire la suocera senza problemi, nel caso…) e poi la meccanica, con una trasmissione automatica con opzione sabbia, snow roccia e sterrato, ovvero le condizioni tipiche da fuoristrada anche se qui non siamo di fronte a un veicolo di questo genere. E poi le sospensioni ad aria con variatore di altezza e altro ancora.

 

Provarla vi farà bene al morale, da fine maggio è già disponibile in Italia. E per presentarla al meglio BMW ha pensato a una idea originale, un giro d’Italia da Milano a Venezia, Firenze, Roma, Napoli e Matera, capitale della cultura 2019, in modo da far testare a vari equipaggi di giornalisti il meglio della gamma. Operazione riuscita.

 

 

 

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