2019 04 AZERBAIJAN GP – SIMULAZIONE E ANALISI TECNICA PRE-GARA

 

IN EVIDENZA

TRACCIATO

•    Circuito da basso carico aerodinamico, severo per il motore e per il cambio.
•    Circuito di trazione dove è importante avere un’ottima aderenza e una erogazione progressiva della potenza del motopropulsore ibrido in uscita dalle curve a bassa velocità sull’asfalto cittadino scivoloso.
•    Il circuito si trova alla quota di circa 20 metri sotto il livello del mare per arrivare nel punto più alto, nella città vecchia tra curva 13 e 14, alla massima quota di 10 metri sopra il livello del mare, per un dislivello di 30 metri in una zona dove possono soffiare forti venti, i khazri, che possono disturbare la frenata alla fine del lungo rettilineo.

 

PUNTI CHIAVE DEL TRACCIATO

•    Il circuito è poco tortuoso ed è dotato di tre tratti ad alta velocità (rettilineo dei box, tratto tra Curva 2-3 e tra Curva 4-5), quattro curve lente (Curva 7, 12, 15, 16) e tre punti ideali per il sorpasso (Curva 1, Curva 3 e Curva-16).
•    L’asfalto con bassa aderenza nei tratti di pista più larghi rende possibile il sorpasso, anche facendo uso dell’ala mobile ma i residui di gomma, i marbles, rimarranno a bordo pista rendendo penalizzante per l’aderenza della vettura il cambio di traiettoria.
•    L’ala mobile si può utilizzare lungo il rettilineo dei box e nel back-straight (tra curve 2 e 3).
•    La corsia box è molto corta e impatta poco sulle strategie di gara.

 

RECUPERO DI ENERGIA

•    La MGU-H e la MGU-K comportano un guadagno notevole di 3″0 per giro, corrispondenti a 17 km/h di velocità massima. Questo risultato è comprensibilmente legato alla lunghezza del tracciato e ai lunghi tratti di accelerazione.
•    Energia massima recuperata in frenata: a 978 kJ per giro.
•    Energia minima recuperata in accelerazione: 3621 kJ per giro.
•    Totale energia recuperata: 4599 kJ per giro.

 

CONSUMO

•    Benzina necessaria per completare la gara: 107 kg a fronte di 110 kg imbarcabili ma solo con aerodinamica efficiente e di basso carico – Il circuito ha la seconda più lunga percorrenza in pieno carico del Campionato dopo Spa e comporta un consumo di benzina elevato con aerodinamica non efficiente.

 

AFFIDABILITÀ MECCANICA

•    Circuito di severità media per il motore che viene utilizzato per il 76% alla massima potenza. La vera severità deriva dal rettilineo più lungo che comporta una percorrenza a pieno acceleratore per 26” senza soluzione di continuità.
•    Circuito di severità media per il cambio che richiede 2244 cambi marcia durante la gara.

 

OSSERVAZIONI

•    Rettilineo principale: 26″0 continuativi percorsi alla massima potenza (2.2 km).
•    Rettilineo secondario: 9”0 continuativi percorsi alla massima potenza.
•    Le mescole per questo tracciato sono le stesse usate in Australia. La differenza cronometrica tra C4 e C3 è di 0″5 al giro mentre tra C3 e C2 vale 0″4.
•    Effetto peso: 0″20 di ritardo ogni 10 kg di peso.
•    Effetto potenza: 0″27 di guadagno ogni 10CV – il tracciato è molto sensibile alla potenza a conseguenza delle accelerazioni e al lungo rettilineo “da motore”.
•    Aderenza: sollecitazioni in longitudinale in accelerazione e frenata ma poco in laterale e con limitata usura generale.
•    Massima accelerazione laterale in Curva 18 (3.4 G).
•    Frenata più severa alla staccata di Curva 1 in fondo al lungo rettilineo con 5.9 G di decelerazione di picco, con la mescola più morbida.

 

EVENTO GARA E TRACCIATO
Dalla Cina la Formula 1 si trasferisce a Baku, la capitale dell’Azerbaijan, per disputare la quarta gara del Campionato del Mondo di F1 2019, precisamente al Baku City Circuit.
Baku, la capitale dell’Azerbaijan, è situata sulla costa meridionale della penisola di Abşeron, sulla costa occidentale del Mar Caspio nella regione del Caucaso, una delle più grandi e antiche città dell’Oriente europeo al confine con l’Asia.
L’Azerbaijan è uno stato ricco di petrolio, confina con il Mar Caspio a est, con la Russia a nord, la Turchia a ovest, la Georgia a nordovest, l’Armenia a ovest e l’Iran a sud.
Il Mar Caspio è un bacino situato 28 metri sotto il livello del mare i cui maggiori affluenti sono i fiumi Ural e il Volga e ha la caratteristica di avere una salinità bassa e variabile a seconda della zona ed è spesso classificato come il più grande lago del mondo.

Il nome della città ha origine dagli antichi nomi Badu-kube che significa “città dove soffia il vento” – infatti la città è battuta da improvvisi venti molto forti a carattere burrascoso provenienti dalla costa e chiamati khazri che possono raggiungere la velocità di 50 / 70 km/h.
La città di Baku si trova al livello del Mar Caspio, ha una popolazione superiore ai tre milioni di abitanti, si compone di due parti principali: il centro, e la città vecchia, in altura e caratterizzata da stradine molto strette con le mura, considerata dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Il tracciato cittadino, disegnato da Hermann Tilke, si snoda tra il centro e la città vecchia con l’obiettivo di essere il circuito cittadino più veloce del Campionato, particolarmente sfidante per i piloti e una meraviglia per gli spettatori. Le strade ciottolate della Città Vecchia sono state asfaltate per la gara.
Il circuito è stato disegnato con la partenza vicino alla Piazza Azadliq per poi girare intorno al palazzo del governo prima in direzione ovest lungo un rettilineo di 1 km per il Palazzo di Shirvanshahs e Maiden Tower. 
Il tratto di circuito che sale alla città vecchia richiede precisione di guida e grande coraggio ai piloti che passano attraverso vie molto strette a elevata velocità – la pista ha larghezza di appena 7 metri nel punto più stretto.
Nella città vecchia si percorre secondo un percorso circolare per poi terminare sul lungo rettilineo di 2.2 km sulla Neftchilar Avenue per tornare sulla linea del traguardo.

È la quarta volta che si disputa la gara a Baku (la prima gara disputata nel 2016).
La gara si svolge nel tardo pomeriggio, alle ore 14:10 (locali), sul tracciato completamente cittadino che si percorre in senso antiorario, lungo 6003 m completando 51 giri rendendo il tracciato ancora più suggestivo tra la luce del sole che precede il tramonto e l’alternanza di ombre dei tanti palazzi e alti alberi presenti nelle vicinanze.
Dalle simulazioni, il circuito risulta severo per il motore a combustione interna, per il cambio e per il sistema ERS, molto sollecitato nei lunghi tratti a piena potenza del tracciato, richiede un carico aerodinamico basso per sfruttare la velocità di punta e allo stesso tempo fornire carico verticale sufficiente in frenata e in trazione.

Il circuito ha la seconda massima percorrenza in pieno carico dopo Spa e comporta un consumo di benzina elevato che dipende molto dall’efficienza aerodinamica della vettura e del motore turbocompresso.
Il circuito è poco tortuoso ed è dotato di tre tratti ad alta velocità (rettilineo dei box, tratto tra Curva 2-3 e tra Curva 4-5), quattro curve lente (Curva 7, 12, 15, 16) e tre punti ideali per il sorpasso (Curva 1, Curva 3 e Curva-16).
L’asfalto con bassa aderenza nei tratti di pista più larghi rende possibile il sorpasso, anche facendo uso dell’ala mobile ma i residui di gomma, i marbles, rimarranno a bordo pista riducendo l’aderenza delle vetture fuori traiettoria.
L’ala mobile si può utilizzare lungo il rettilineo dei box e nel back-straight (tra curve 2 e 3) ma col basso carico aerodinamico, sarà poco efficace dando solo 6 km/h di vantaggio a chi insegue (sarà molto vantaggiosa la scia).
Il circuito si trova alla quota di circa 20 metri sotto il livello del mare per arrivare nel punto piu’ alto, nella citta’ vecchia tra curva 13 e 14, alla massima quota di 10 metri sopra il livello del mare, per un dislivello di 30 metri.

Le caratteristiche del circuito lo rendono particolarmente esigente per la stabilità in frenata (considerando anche la presenza di vento), l’aderenza meccanica longitudinale e la trazione in uscita dalle curve più lente sollecitando le gomme, innalzando la temperatura e causando degrado. 

Le tre mescole che verranno portate su questo tracciato sono la C4 (Soft), la C3 (Medium) e la C2 (Hard) corrispondenti alle mescole di durezza centrale della gamma (i cui estremi sono C1 e C5).

 

 

 

PRESTAZIONE E AFFIDABILITÀ 

Aerodinamica – Il circuito cittadino di Baku richiede aerodinamica efficiente che fornisca carico a bassa velocità per la trazione in uscita dalle curve lente su un asfalto scivoloso e possa sfruttare l’alta velocità di punta. Il livello di carico ottimale potrebbe essere medio-basso ma le squadre dovranno cercare il migliore compromesso fra trazione, usura gomme, frenata e consumo benzina (a maggior carico aerodinamico corrispondono maggiore resistenza all’avanzamento e maggior consumo benzina), elevato a Baku.
La possibilità di forti folate di vento andrà a disturbare il funzionamento aerodinamico della vettura e i piloti si dovranno abituare a questi possibili eventi.

Raffreddamento – Il raffreddamento non è critico a Baku per l’elevata velocità media che raffredda efficacemente sia i freni sia i radiatori e il motopropulsore.

Freni – Ci sono tre frenate rilevanti sul circuito ma il raffreddamento non è un problema e anche l’usura non dovrebbe essere critica.

Cambio – Il circuito di Baku è molto severo con il cambio, richiedendo ben 2244 cambi marcia durante la gara. I rapporti più utilizzati sono la l’ottava (21%), la settima (17%) e la sesta (24%).

Motore – Circuito severo per il motore, per i lunghi tratti a pieno carico, in particolare il tratto del rettilineo principale che risulta secondo solo al tratto di Spa che passa per l’Eau Rouge. A Baku, sul tratto che porta al rettilineo della partenza il motore è utilizzato alla massima potenza per 26” (da uscita Curva 16 fino alla staccata di Curva 1 si lavora full-throttle).
Il circuito è molto sensibile alla potenza e andrà a vantaggio delle PU più potenti che riescono a sfruttare bene il recupero di energia dai gas roventi in modo efficiente.

 

CONSUMO BENZINA – La percorrenza a pieno carico è elevata e il consumo benzina è particolarmente critico su questo circuito richiedendo un carico di benzina di 107 kg per completare la gara (in condizioni di pista asciutta e senza l’intervento della Safety Car) quando il regolamento consente di imbarcare 110 kg massimi di carburante. Necessario fare lift-off e regen per risparmiare carburante e caricare la batteria con l’inerzia della vettura.

ERS – La MGU-H e la MGU-K, assieme a tutti i componenti dell’ERS, giocano un ruolo di grande rilevanza nelle nuove Power Unit soprattutto su questo circuito dove si frena a lungo e ci sono lunghi tratti a piena potenza dove il motore può recuperare dai gas roventi.
Sul tracciato di Baku, la MGU-K può recuperare fino a 978 kJ per giro, mentre la MGU-H può recuperare almeno 3621 kJ per giro per un totale di 4599 kJ per giro, il valore più elevato del Campionato.
Il contributo dell’ERS è rilevante e pari a 3″0 sul tempo al giro e 17 km/h di velocità massima.

 

UN GIRO DI PISTA
Partenza. La staccata si trova a 230 m dalla linea di partenza su un asfalto poco abrasivo. Si arriva alla staccata di Curva 1 in partenza alla velocità di circa 276 km/h in sesta marcia, dopo una partenza perfetta, sfruttando bene la spinta aggiuntiva del motore elettrico (MGU-K). La prima curva è a sinistra a gomito. La partenza si trova sulla Neftchiler Avenue, una delle vie principali di Baku vicino alla costa del Mar Caspio.

 

SETTORE 1 – CENTRO CITTÀ
Linea di partenza – Curva 6.  Dopo il rettifilo dei box, che si percorre stando sulla destra su un asfalto un po’ ondulato, si arriva alla staccata di Curva 1 alla velocità di 340 km/h in ottava marcia sfruttando l’ala mobile e la scia sul rettilineo principale. In questo punto si esegue la frenata più violenta del tracciato che richiede grande sforzo sul pedale del freno per una decelerazione massima di quasi 6 g che carica la batteria con 120 kJ. 
Si scalano le marce per uscire da Curva 1, una curva a sinistra a gomito alla velocità di circa 155 km/h in terza o quarta marcia sfiorando il cordolo interno per proseguire per il rettilineo sulla Aleksander Puskin Avenue che porta a Curva 2, alla quale si arriva in staccata alla velocità di circa 262 km/h in sesta marcia. 
La Curva 2 è a sinistra a gomito, più stretta della 1 e si esce alla velocità poco superiore ai 125 km/h in terza marcia per immettersi nel back straight, il viale alberato Xaqani Kucesi Avenue in mezzo ai palazzi dove è possibile utilizzare l’ala mobile per 630 metri dei suoi 850 metri di lunghezza. 
Si arriva alla staccata di Curva 3 alla velocità di circa 315-324 km/h in ottava marcia con la seconda frenata del circuito per potenza dissipata nell’impianto frenante che carica la batteria con 150 kJ. 
Si esce da Curva 3, una curva a gomito a sinistra alla velocità di circa 116 km/h in terza marcia sfiorando il muro all’interno per immettersi sul breve e stretto rettilineo della Bulbul Avenue che porta alla staccata di Curva 4 alla velocità di circa 229 km/h in quinta marcia. 
La Curva 4 è una curva a gomito a destra dalla quale si esce alla velocità di circa 115 km/h in terza marcia cercando la traiettoria che permette di lasciare scorrere la vettura il più possibile, andando a sfiorare le barriere a sinistra, per portare la massima velocità nel tratto rettilineo che porta verso Curva 5. 

SETTORE 2 – CITTÀ VECCHIA
Curva 5 – Curva 15. Si procede per Curva 5 sulla Zarifa Allyeva Avenue alla quale si arriva in staccata alla velocità di circa 295 km/h in sesta o settima marcia lasciando sulla sinistra il Museum Centre. 
La sequenza di Curva 5 e Curva 6 rappresentano una chicane sinistra-destra lasciando a destra il palazzo che comprende le show room di importanti stilisti italiani di moda. 
Si esce da Curva 6 alla velocità di 129 km/h in terza marcia prendendo la corsia a destra della Neftchiler Avenue dirigendosi verso Curva 7 per entrare nella magica città vecchia. Si arriva alla staccata di Curva 7 alla velocità di 268 km/h in sesta o settima marcia per la curva più lenta del tracciato, quasi un tornante a destra, che si percorre alla velocità minima di 90 km/h in seconda o terza marcia (la terza per avere una erogazione di coppia a terra più controllabile) per andare in accelerazione lungo la Aziz Alyev Street verso la stretta sequenza di curve 8-9-10-11, una sequenza di “S” sinistra-destra-sinistra-destra che passano vicino alle mura e alle torri della Baku antica a una velocità minima variabile compresa tra 90 e 120 km/h tutte in seconda marcia per avere il motore sempre pronto in un tratto stradale largo appena 7 metri in prossimità di Curva 8 e 9 dove si passa dall’ombra al sole pieno in uscita di Curva 9, scollinando, alla velocità di circa 130 km/h in seconda marcia.
In questo tratto i piloti dovranno prestare la massima attenzione per evitare di urtare le mura della città fortificata.
Da Curva 10 si transita a circa 100 km/h in terza marcia.
Si continua in salita per la Curva 12, a gomito a sinistra dalla quale si esce alla velocità di 145 km/h in terza marcia che porta in salita a Curva 13 nel punto più alto del tracciato avendo superato un dislivello di 30 metri dalla quale si esce sulla Istiglaliyyat Street.
La Curva 13 è una piega a sinistra in prossimità della Azerbaijan State University of Economics alla quale si arriva alla velocità di 287 km/h in settima marcia. 
Si prosegue in velocità verso Curva 14 nel punto più alto del tracciato, alla quota di 10 metri sopra il livello del mare.
La Curva 14 è una piega a sinistra dove sulla destra si trova la Old City Bus Stop che si passa alla velocità di circa 290 km/h in settima marcia per arrivare in discesa, dopo avere scollinato, alla staccata di Curva 15, in prossimità della Azerbaijan State Philharmonic Hall alla quale si arriva alla velocità di 315 km/h in ottava marcia e si esce dopo una frenata breve alla velocità di 115 km/h in terza marcia. 
Si prosegue in netta discesa per la Niyazi Street verso la Curva 16 a gomito a sinistra a raggio ampio che completa il secondo settore alla quale si arriva alla staccata alla velocità di 276 km/h in settima marcia.

 

SETTORE 3 – CENTRO CITTÀ
Curva 16 – Linea di traguardo. Lasciando la Azneft Square sulla destra si esce da Curva 16 alla velocità di 130-140 km/h in terza marcia per prendere la corsia a destra della Neftchiler Avenue che porta nella città nuova per terminare il giro di pista. 
Si passa da una prima piega a sinistra, la Curva 17 alla velocità di 260 km/h in settima marcia in piena potenza per arrivare alla Curva 18, una piega a sinistra più decisa alla velocità di 295-305 km/h in settima marcia dove si ha la massima (ma breve) sollecitazione laterale del tracciato.
Si rimane in pieno acceleratore per proseguire verso Curva 19, una piega a destra che si percorre alla velocità di circa 310 km/h in ottava marcia per immettersi nel lungo viale alberato percorso in massima potenza dove, dopo la Curva 20, una piega leggera a destra che si percorre a 320-330 km/h in ottava marcia, ci si immette nel rettilineo principale dove è possibile attivare l’ala mobile per circa 730 m andando a concludere il giro di pista, con le power units utilizzate a massima potenza continuativa per circa poco più di 2 km.

 

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