MAZDA3 2.0 SKY-ACTIVE L’ibrido che non ti aspetti

DI PAOLO CICCARONE FOTO E VIDEO N.GRITTI

Verrebbe da dire: dove eravamo rimasti? Eh sì perché le nostre strade con Mazda si erano separate un po’ di tempo fa e nel frattempo erano stati sfornati diversi modelli, motori e proposte. La curiosità verso questo marchio però è rimasta, fin dai tempi in cui le RX7 scendevano in pista, i motori Wankel rotativi li sentivi a distanza in un autodromo e poi per strada vedevi lei, la regina.

La Mazda6 per non parlare poi di Miata, lo spiderino che ha fatto sognare intere generazioni. Ebbene, giorno dopo giorno, le strade si sono incontrate ancora e per capire come mai Mazda3, ultima generazione, miete successo sulle nostre strade, pur essendo Mazda un marchio nipponico conosciuto ma poco diffuso, è capitato di mettersi al volante della Sky-Active 2.0 da 122 CV in versione ibrida. Il modello non è nuovo sulle nostre strade, ma a distanza di tempo è valsa la pena provarla e capire cosa affascina e piace di questa vettura che nella derivazione SUV sta spopolando grazie al rapporto qualità prezzo decisamente favorevole.

A BORDO INTERNI RIFINITI BENE

Basta aprire la portiera e sistemarsi al posto guida e della vecchia Mazda, quella che era rimasta impressa nella memoria ai tempi del lancio tantissimi anni fa, non c’è più niente. Una volta vedevi una vettura ed erano tutte uguali: stesso volante, stesso cruscotto, stessi comandi. Una noia mortale fra un modello e l’altro. Adesso sembra che il primo obiettivo sia stupire offrendo buona qualità, basta toccare con mano, praticità d’uso, comandi là dove dovrebbero essere senza sorprese alcuna.

Qualcuno potrebbe obiettare che la concorrenza è più high tech, ovvero cruscotti e comandi digitali, ma qui non guasta trovare una strumentazione analogica, ben fatta e con uno sviluppo orizzontale che consente di tenere tutto sotto controllo. Non sarà moderna, ma è pratica. E fatta bene, il che non guasta affatto. I comandi del climatizzatore posti in alto sono molto pratici e funzionali, ad esempio. Qualche sviluppo in più sui sistemi di connessioni ci starebbe, specie per il navigatore (coi comandi sulla plancia dietro la leva del cambio con la classica rotella di azionamento).

GUARDA LA VIDEO PROVA DI MAZDA 3

SEDUTA SPORTIVA SEDILI ADEGUATI

Al volante si scopre che Mazda 3 è per giovani, ovvero una seduta bassa, con sedili avvolgenti e sportivi, che richiedono agilità nel saltare fuori ma che fa tanto sport e pertanto vanno benissimo così, anche perché poi fra volante e leva del cambio a portata di mano, ci si sente inseriti in un contesto adeguato, tutto al posto giusto e senza sforzi nella ricerca dei comandi. I problemi nascono per chi sta dietro perché la carrozzeria due volumi, da coupé vera e propria, a chi è più alto di 1,80 metri può creare problemi visto il tetto spiovente, ma anche in questo caso la seduta è buona e confortevole.

L’head up display, ovvero la proiezione sullo schermo dei dati importanti, è giusto ad altezza occhi e consente di non distrarsi dalla guida. Molto “furba” la funzione che evidenzia in rosso le velocità-limite lette nei cartelli stradali mentre l’head-up display (di serie) ripete le indicazioni del navigatore. Molte informazioni si trovano però solo nello schermo al centro della plancia.  Alla sinistra del volante c’è un vano con sportello realizzato con cura e alcuni tasti, fra i quali quello che disattiva tutti gli aiuti alla guida, il cui display diventa arancione da verde sul cruscotto quando si disattivano alcuni sistemi. La leva del cambio è inserita in un elemento nero lucido, la cui parte sotto la consolle nasconde due porta bibita.

BAGAGLIAIO DA 358 LITRI

Il tetto spiovente ha però come controindicazione un bagagliaio di appena 358 litri che superano i 1000 coi sedili posteriori abbassati. Buono per il piano di carico perché è tutto parallelo e questo si rivela una bella comodità. Se volete una ibrida con maggior carico, Ioniq e Prius ne hanno di più anche se forse come linea sono meno intriganti di questa Mazda 3. Per quattro persone è sufficiente ma senza esagerare.

SU STRADA DIVERTE ED E’ ONESTA

Con tutto quel “musone” là davanti i problemi di visibilità in città sono presto superati grazie ai vari sensori e comandi, nonché telecamere, che avvisano e fanno capire esattamente dove ti trovi. Nei percorsi misti è piacevole da guidare e il motore da 122 CV Mild Hybrid va al meglio se tenuto in coppia. In autostrada, infatti, si viaggia a 130 orari a circa 2800 giri, un rapporto molto lungo e se devi accelerare, devi scalare di marcia e darci dentro. Non è un fulmine di guerra, ovvero un motore cattivo, ma onesto, progressivo, costante e per giunta grazie alla perfetta insonorizzazione, non lo senti nemmeno ronfare sotto al cofano.

Frenata molto buona, ma sorprende il cambio a sei marce. Innesti rapidi, leva corta e sportiva, molto precisa. Forse la parte più goduriosa di questa vettura. Nonostante i cerchi di dimensioni maggiorate, i consumi sono nella media: percorso misto extraurbano fra i 16 e i 19 km al litro, autostrada attorno ai 15, in città poco più dei 12 km al litro, nonostante il sistema ibrido che supporta la marcia cittadina.

Prezzi a partire da 23700 euro della versione base di ingresso, Evolve, per arrivare al top di gamma di 28400 della Exclusive. Decisamente concorrenziali e un buon rapporto qualità prezzo per una ibrida.

Condividi su: