MASERATI MC20 Più che un’auto, un punto di svolta per il Tridente

DI PAOLO CICCARONE FOTO R.CARRER Per RMC Motori

Telaio in carbonio, motore 3 litri V6 da 90 gradi e 630 CV con potenza specifica di 210 CV/litro, cerchi da 20 pollici, cambio automatico 8 rapporti, facilità di guida e interni speciali, vernici personalizzate: ogni vettura un capo unico

Maserati MC20 non è soltanto un’auto. E’ un punto di svolta nella filosofia aziendale della Casa del Tridente. Rappresenta quel top di gamma che raccoglie tecnologia, stile e occhieggia indistinta fra sport e lusso. Non è la solita Gran Turismo per appassionati specializzati, è una vettura che consente anche al profano di guidare godendosi un gioiello della tecnica. Perché MC20 è questo e anche altro.  Maserati riparte dal lusso e lo fa con una Gran Turismo dedicata a pochi.

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UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIA MODERNA

La MC20 rappresenta un concentrato di tecnologia e rifiniture con la quale Maserati punta a inserirsi nel mercato delle supercar estreme, anche se poi al volante scopri che anche il signor Rossi qualsiasi può guidare senza problemi. Motore denominato Nettuno, il Dio del mare, da cui il tridente di Maserati, con un 6 cilindri a V di 90 gradi e doppio turbo controrotante per 2990 cc e 630 CV, ovvero una potenza specifica di quasi 210 CV/litro ne fanno un gioiellino unico nel suo genere, visto che le dirette concorrenti montano motori aspirati a 8, 10 e 12 cilindri.

NETTUNO RE DEL MARE E DELLA MC20

Tanta coppia che la rende guidabilissima anche nel traffico cittadino a 50 km orari e le modalità di guida che partono dalla impostazione GT per arrivare a Corsa, ovvero pista allo stato puro. Basta girare il comando sulla consolle centrale e passare in un momento dalla berlina tranquilla, quasi un gatto che ronfa, al leone ruggente in Corsa, con relativo adeguamento delle sospensioni che diventano più rigide. Uno spettacolo davvero, verrebbe da dire provare per credere. Sul motore, innovativo, leggero e moderno, la precamera di combustione ha portato su strada un concetto che in F.1 è arrivato da pochi anni.

Ovvero la miscela viene precaricata nella precamera, portata in temperatura e iniettata nel cilindro in modo da avere un fronte di fiamma lineare e una efficienza decisamente superiore alla tradizionale accoppiata iniettore-cilindro con candela che innesca l’accensione. Grazie ai suoi 630 CV (la potenza specifica è di ben 210 CV/litro) e 730 Nm di coppia, non ha nulla da invidiare ai blasonati V8 e V10 delle concorrenti. Questo propulsore, compatto e dal peso di “soli” 220 kg oltre alla precamera ha anche i due iniettori e le due candele per ogni. Viene prodotto da Maserati (non accadeva da oltre 20 anni) negli stabilimenti di Modena, dove nasce anche la vettura. Uno studio che ha richiesto tempo, intelligenza e soluzioni industriali adeguate affinché non costasse quanto un motore di F.1 visto che è una vettura destinata alla strada. Almeno per ora…

MASERATI ESCE DAL LIMBO CON UNA VETTURA AL TOP

Con questo prodotto Maserati esce dal limbo e presenta il primo jolly del rilancio, visto che su questo telaio in carbonio è prevista una versione ibrida e full elettrica, anticipando di fatto i cugini della Ferrari e i rivali di Lamborghini. Qualcuno ci ha già fatto un kit sportivo, con tanto di splitter anteriore e ala posteriore che la rendono ancora più grintosa, cattiva e sportivissima. Il resto della gamma arriverà a breve, con il lancio della Grecale, il SUV intermedio, a settembre. E che dire della full electric, la prima tutta elettrica prevista per il 2023? Con due anni di anticipo dei cugini di Maranello, segno che lo staff tecnico di Maserati, frutto di quel polo voluto anni fa da Marchionne, continua a sfornare idee, progetti e proposte a ritmo serrato. Ma restando nell’ambito MC20 si gioca di fino.

INTERNI PERSONALIZZATI E DI QUALITA’ SUPERIORE

Personalizzazioni estreme per gli interni, con scelta di materiali, colori e cuciture ad personam. L’abitacolo è un trionfo di sportività ed eleganza, e abbina materiali pregiati, come la pelle, a quelli più vicini al mondo delle corse, quali Alcantara, alluminio e fibra di carbonio. Quest’ultima è di serie per alcune parti del volante e per il rivestimento della consolle centrale, mentre per le palpebra sopra il cruscotto digitale è a pagamento: 7.320 euro nel pacchetto Interni in carbonio, insieme ai paddle per le marce (quelle standard sono in alluminio) e al battitacco. Pure il guscio delle avvolgenti poltrone può essere dello stesso materiale: 6.710 euro. Vernici speciali che vanno da 11 mila a 14 mila euro, impianti frenanti in carbo ceramica.

SI PARTE DA 216 MILA EURO, IL RESTO LO SCEGLI TU

Il prezzo base di 216 mila euro tende perciò ad aumentare e il rischio di finire fuori mercato è molto forte, ma se si guarda al telaio si scopre che di rivali in giro ce ne sono poche: McLaren, tanto per fare un nome, Lamborghini Huracan, che però ha tutta un’altra filosofia.

IN PISTA E SU STRADA, SEMPLICEMENTE STUPENDA

Arrivati a questo punto, ci si siede al volante della Maserati MC20, si preme il pulsante di accensione e il caratteristico timbro di questo V6, dovuto proprio al particolare sistema di accensione, si diffonde nell’abitacolo. Non è un rumore, è una sinfonia di cilindri e armoniche che all’inizio intimoriscono: riusciremo a guidare una belva simile? Basta inserire in D, drive, il cambio automatico a 8 rapporti, e ci si muove lentamente, con cautela quasi potesse tradirti da un momento all’altro. Al salire dei giri il rombo si fa più coinvolgente, più tondo e pieno, soprattutto quando si aprono le valvole attive nel sistema di scarico, intervento che varia in base alla modalità di guida selezionata con la rotella fra le poltrone: Wet, GT, Sport, Corsa e Esc off.

SI PARTE CON MODALITA’ GT

All’avviamento viene inserita di default quella GT, che apre le valvole a 5000 giri, mentre in Sport avviene già a 3500 giri. E lo senti agli scarichi che qualcosa è cambiata…Nella modalità Corsa, invece, non vengono mai chiuse. A variare è anche la risposta dell’acceleratore e dei vari sistemi che regolano la dinamica di questa supercar: dal cambio a doppia frizione a 8 marce agli ammortizzatori “intelligenti”, dal differenziale autobloccante a controllo elettronico (optional da 2.440 euro) all’Esp. Quando la strada si fa tortuosa, per avere un’auto ancora più reattiva, vale la pena inserire la funzione Sport, magari (se il fondo non è perfettamente liscio), ammorbidendo un po’ la taratura degli ammortizzatori: c’è un tasto al centro del selettore delle modalità di guida. Così la MC20 si adatta agli avvallamenti senza sobbalzare e “digerisce” meglio le giunture dell’asfalto. Sul percorso fatto era quasi da mulattiera, eppure non abbiamo toccato da nessuna parte e saltato le buche meglio che se fossimo su un SUV alto da terra.

SU STRADA HA TUTTI I SISTEMI DI SICUREZZA MODERNI

E allora, visto che l’abbiamo per le mani, oltre al traffico cittadino, ci siamo goduti pure un po’ di saliscendi sugli Appennini emiliani, fatti di curve strette e asfalti da sterrato, con buche qua e là e la sorpresa è che non le senti. Il sistema di sospensioni è tale che lo scopri poi in pista, saltando sui cordoli qua e là, che permette di assorbire le asperità.  Maserati MC20 non mette in difficoltà neppure nell’uso cittadino, a patto di mettere in conto una fase di adattamento ai freni carbo ceramici, che all’inizio sembrano quasi “lenti”, ovvero corsa lunga del pedale e la sensazione che non succede niente, ma che poi si riescono a modulare.

FRENI CARBO CERAMICI E VERNICI OPTIONAL

Quest’optional fa salire il conto di altri 12.200 euro. Al prezzo iniziale, di 216.432 euro, va aggiunto anche quello del colore della carrozzeria, a meno di non sceglierla nera: parliamo di 4.880 euro per il grigio Mistero o il blu Infinito, di 10.980 euro per il giallo Genio o il rosso Vincente e di ben 14.640 euro per il bianco Audace. Quest’ultimo, al sole è qualcosa di particolarmente spettacolare con riflessi incredibili perlati che resti lì ad ammirarla inebetito. Parlando di Adas, invece, sono previsti i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori (1.159 euro) e in una seconda fase arriverà anche la frenata automatica d’emergenza. Sembra quasi di parlare di una classica vettura per famiglia, se non fosse per quei due posti secchi, quel motore dietro che romba allegro e consumi sui 11,6 litri per 100 km, ovvero 8,6 km al litro se si guida tranquilli nel traffico, il resto…meglio dimenticarsi i consumi perché la belva è troppo goduriosa da farci caso.

IN PISTA PER SCOPRIRE IL LIMITE…DEL PILOTA!

In pista cambia la musica. L’accelerazione da 0 a 100 in appena 2,88 secondi ti dà una spinta folle che sembra non finire mai. Dichiarati 326 km/h ma a dire il vero sul tracciato di Modena i 300 orari sono rimasti nel cassetto, però il resto c’era tutto: accelerazione, frenata, inserimento in curva e l’errore. Ovvero arrivi a palla alla staccata, pesti sul freno ma sei lungo lo stesso, sterzi e…sorpresa: sta dentro. Perdona ampiamente con quel filo di sottosterzo di sicurezza e se ci dai di gas, la scodata rientra subito nei ranghi.

Devi davvero darci dentro e sbagliare tutto per metterla in crisi e anche per questo Maserati ha previsto dei corsi di guida specifici per chi volesse divertirsi e imparare a usare la MC20 in tutte le condizioni. Sono tanti piccoli e grandi particolari che al volante ti scordi, pensi solo a guidare e a chiederti: ma sono io così bravo oppure è Maserati MC20 alla portata di tutti, o quasi?

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LA SCHEDA TECNICA DI MASERATI MC20

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