RENAULT Luca De Meo guida la rivoluzione francese

DI ALFONSO RAGO PER AUTOMOTO.IT

Ha il piglio fiero di Napoleone, ed anche se potrebbe essere solo un’impressione dettata dalla vicinanza con il bicentenario del 5 maggio appena passato, non c’è dubbio che Luca de Meo oggi somigli davvero tanto ad un condottiero capace di prendere per mano ogni singolo dipendente ed infondere entusiasmo ad un esercito che appariva un po’ smarrito, portando nuovi stimoli ed idee ad un’azienda che oggi guarda al futuro con l’ambizione di tornare leader.

La storia ci ha spesso fornito esempi di manager capaci di unire il loro nome ai destini delle Case che si trovano a guidare, cambiandone la pelle e innovandole in maniera profonda: come Sergio Marchionne il demiurgo di FCA, o Dieter Zetsche, che ha portato Mercedes al massimo splendore.

Su questo illustre solco si pone oggi l’ancor giovane manager formatosi alla Bocconi e reduce da ottime performance in Seat: lanciando la “Renaulution” giusto qualche mese fa, ha indicato la rotta per trasformare profondamente Renault ed ora inizia a mostrare i frutti di una Nouvelle Vague che ha contagiato (ma è un virus positivo) tutta l’azienda.

L’obiettivo è trasformare Renault in un fornitore di tecnologia, servizi ed energia pulita, che costruisce veicoli connessi e propone soluzioni di mobilità sostenibili.

Un’evoluzione resa tangibile dal nuovo logo: la losanga cambia aspetto e pur restando fedele alla figura geometrica del parallelogramma, si evolve in modo moderno con forme non più chiuse ma aperte, a sottolineare l’apertura dell’azienda all’innovazione.

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