RENAULT AUSTRAL Il SUV diventa Premium alla francese

DI PAOLO CICCARONE

Se non fosse per quella losanga ben visibile sul volante, l’impressione potrebbe essere quella di provare un veicolo made in Germany, di quelli premium per intenderci. Invece è il nuovo Austral di Renault che negli allestimenti alto di gamma, non ha lesinato di elargire qualità e morbidezza al tatto. Un passo in avanti notevole per Renault che con i 5 allestimenti proposti e tre motorizzazioni, tocca vette che erano forse impensabili per un costruttore generalista.

UN GROSSO PASSO IN AVANTI QUALITATIVO

Il passo in avanti è stato fatto non solo per la qualità dei materiali e rivestimenti, ma anche a livello tecnico con tre propulsori che sorprendono. Tutti motori ibridi, due mild da 48 V 130 CV e 12 V 160 CV, e un Full TechE Hybrid da 200 CV ottenuti da un piccolo tre cilindri 1200 cc, stessa struttura anche per la versione 130 CV (la 160 monta un quattro cilindri 1400 cc). Come possa un piccolo tre cilindri da un litro e poco più spingere fino ad arrivare ai 200 CV complessivi (ci sarebbe anche una versione 160 CV ma in Italia non la vedremo) è il frutto di uno sviluppo tecnologico in cui oltre al propulsore a benzina, la parte del leone la fa l’elettrico con lo sviluppo di tecnologie ultima generazione.

HA PURE LE 4 RUOTE STERZANTI

Ulteriore tocco di classe, le 4 ruote sterzanti, con le due posteriori che hanno un raggio più ampio rispetto a quanto visto su altri modelli Renault: siamo sui 5 gradi invece dei 3,5 già conosciuti. Il tutto, dicevamo, in 5 allestimenti in cui si parte da 32 mila euro per la versione 130 CV allestimenti Equilibre e si arriva ai 44 mila euro della Iconic Esprit Alpine, un chiaro riferimento allo sport e alla tradizione sportiva di Alpine visto che il logo Renault Sport è scomparso da qualche tempo. Tanti? Se si considera la potenza di 200 CV, le 4 ruote sterzanti, i contenuti tecnologici e la qualità, nemmeno tanti. In linea col resto del mercato.

PREZZI DA 32 MILA EURO PER LA 130 CV

Il problema è che il cliente tipo questa cifra per una tedesca li spende a occhi chiusi (chissà poi perché, visti i dati di affidabilità e problematiche che hanno anche questi marchi) mentre per una Renault (e vale anche per Peugeot o DS tanto per stare nella stessa nazione) si fatica a mettere mano al portafoglio, per cui è probabile che la fascia di mezzo, quella attorno al 36 mila euro, con allestimenti completi e validi, e motori 130 CV saranno il pezzo forte della gamma Austral.

UNA LINEA MODERNA E GRADEVOLE

A prima vista l’impatto è positivo: bella linea, rifiniture eleganti e un occhio allo sport, con quello spoiler incastonato nel paraurti anteriore. All’interno il bracciolo centrale è sostituito da una maniglia dove appoggiare comodamente il braccio, visto che la leva del cambio automatico è posizionata dietro al volante e qui sembra di essere su una Mercedes perché identica come misure, utilizzo e, diciamo, scomodità quando rischi di attivare il tergicristallo.

MOTORI IBRIDI PER TRE POTENZE

La tecnologia E-Tech Hybrid del motore della Renault Austral associa un motore termico, due motori elettrici – ossia un motore di trazione e-motor e un generatore ad alta tensione di tipo HSG (High-Voltage Starter Generator) per avviamento del motore termico, cambiate e ricarica della batteria – una batteria centrale e una trasmissione automatica smart multi-mode con innesto a denti.

Il propulsore termico è un turbo benzina 3 cilindri 1,2 litri da 96 kW, con 205 Nm di coppia. Questo è associato ad un motore elettrico più potente, dotato di maggior coppia (50 kW e 205 Nm), a una batteria agli ioni di litio di maggiore capacità (1,7 kWh/400 V) e ad una trasmissione che passa da 6 a 7 rapporti (2 per la modalità elettrica e 5 per la modalità ibrida). Quest’ultima è ottimizzata in termini di capacità di coppia (da 350 Nm a 410 Nm) e potenza.

La frenata rigenerativa si attiva automaticamente in fase di decelerazione o frenata, associata alla forte capacità di autoricarica delle batterie agli ioni di litio e alla resa del sistema E-Tech, ottimizza i consumi. Diventa così possibile circolare in città in modalità 100% elettrica fino all’80% del tempo, con una riduzione dei consumi che può arrivare fino al 40% rispetto ai motori termici in ciclo urbano. Con questo motore la Austral propone consumi a partire da 4,6 l/100 km e 105 g/km di CO2.

IBRIDO PER TUTTI I GUSTI

La motorizzazione Mild Hybrid Advanced è composta da un cambio manuale, un motore turbo benzina 3 cilindri da 1,2 litri associato ad una batteria agli ioni di litio da 48V e ad un alternatore starter. Quest’ultimo assiste il motore termico nelle fasi che assorbono più energia, all’avviamento e in accelerazione, per erogare più potenza nelle riprese, mantenendo comunque i consumi contenuti, pari a 5,3 l/100 km per un’omologazione già Euro 7 ready.

Il motore della Renault Austral Mild Hybrid propone, invece, un motore turbo benzina 4 cilindri da 1.4 litri a iniezione diretta già disponibile in parte della gamma Renault. Sviluppato in collaborazione con Daimler, questo motore è assistito da un alternatore starter e una batteria agli ioni di litio da 12V. È disponibile con una trasmissione automatica X-TRONIC e 160 CV. Con la Mild Hybrid 12V da 160 CV, la Austral vanta  consumi misti a partire da 6,2 l/100 km, per emissioni di CO2 a partire da 136 g/km.  (tutti i dati sono tratti da cartella stampa Renault Austral, ndr)

ABITACOLO SPAZIOSO E HI TECH

Ma basta spostare in alto (o in basso per la retro) poi fa tutto da sola. Confort ai massimi livelli, lo schermo R Link di dimensioni generose offre tutte le informazioni necessarie, anzi forse anche troppe se ben guardiamo all’uso che se ne fa praticamente. Sedili comodi e spazio abbondante anche dietro per chi ha una altezza superiore alla media. Come si dice, un bel prodotto, elegante, concreto e pieno di tecnologia, che non fa male. Un mezzo su cui Renault conta molto dopo Clio e Captur e i risultati sorprendenti di Arkana.

AUSTRAL LA QUARTA GAMBA RENAULT

In gamma scompare Kadjar, ma sinceramente con Austral il passo è talmente in avanti, che questa dipartita non colpisce più di tanto, visto che c’è più di tutto, fra spazio, contenuti, qualità e ruote sterzanti per le versioni che la prevedono. Dopo il test drive di presentazione, sarebbe bello fare una prova più lunga per godersi il viaggio in prima classe che Renault offre con questa Austral che, personalmente, ha solo la pecca di non prevedere motori diesel in listino. Una cosa che molte Case auto finiranno per pagare in qualche modo (leggi flotte aziendali e agenti di commercio) che vedono assottigliarsi la disponibilità di modelli cui rivolgersi. E Austral ha tutto per essere appetibile anche a questa fascia di utenti.

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