PORSCHE TAYCAN Mark Webber tester d’eccezione l’ha provata per noi. “Spinge da paura, fantastica”

DI PAOLO CICCARONE
Lo confessiamo, abbiamo seguito con invidia i colleghi giornalisti invitati alla presentazione di Porsche Taycan, perché ogni modello del Cavallino Rampante di Stoccarda merita di essere gustato a fondo ma, purtroppo, i posti dedicati alla stampa sono sempre limitati e spesso capita di assistere dalla finestra quando invece uno vorrebbe essere dentro la stanza dei bottoni. Stavolta abbiamo spiato dal buco della serratura e ad ogni immagine, news o impressione che trapelava, montava l’invidia per i fortunati presenti. Quindi, ci siamo detti, visto che non siamo della partita trascuriamo la notizia? Affatto, perché ci sono modelli che vanno oltre e meritano di essere condivisi. Specialmente quando si tratta della prima full electric di Porsche e che si presenta lanciando un guanto di sfida a chi, come Tesla, finora sembrava padrona indiscussa del sistema. Forti del rapporto di amicizia con Mark Webber, campione del mondo Sport Prototipi con Porsche ed ex F.1, abbiamo fatto quattro chiacchiere a Singapore fra una sessione di prove e l’altra ed ecco il frutto della nostra chiacchierata.
“Devo dire che ero perplesso quando ho saputo che facevano una elettrica – dice Mark Webber – per me lo sport è motore a scoppio, rumore, potenza, guidabilità. Non pensavo che una elettrica potesse arrivare alle stesse sensazioni di una sportiva tradizionale”.
Già, solo che poi dalla teoria si è passati alla pratica e cosa è successo?
“E’ successo quello che non pensavo. Ho cominciato a darci dentro, a tirare al massimo e la macchina rispondeva in maniera incredibile. E’ proprio una Porsche come tutte le altre, ha lo stesso DNA sportivo e appagante. Ero scettico sul motore elettrico, ma devo dire che con Taycan è stata la cosa più vicina a una monoposto che abbia guidato in vita mia. Ho spremuto tutto, ho davvero guidato come un animale per tirare fuori un difetto, qualcosa che mi dicesse Ok Mark, avevi ragione, l’elettrico non ha futuro. Nulla da fare, non sono riuscito a metterla in crisi e, anzi, più guidavo e più mi divertivo. Davvero un gran bel prodotto”.
Sugli interni e dotazioni hai notato qualcosa di diverso?
“No, è sempre nello stile Porsche, certamente adattato alla propulsione elettrica. Piuttosto mi ha fatto godere il tastino che accende il suono sportivo. Senti nell’abitacolo il rombo di un motore, hai l’impressione che stai guidando una vettura tradizionale, mi ha molto divertito, specialmente per il sound che ti avvolge, davvero fantastico. In elettrico si sente solo il silenzio, ma questa opzione del rumore sportivo in auto, mi ha davvero fatto sbellicare dalle risa, divertentissimo, fighissimo!”
Controndicazioni per Taycan?
“Beh, avendo tutta quella potenza, oltre 700 cavalli, va maneggiata con cura, non è auto per principianti o per chi non ha le idee chiare su come guidare. Merita rispetto e un approccio diverso, però i sistemi di sicurezza sono conosciuti, usati anche su Taycan, per cui direi che fra elettrico e benzina tradizionale, cambia solo la propulsione, il rispetto al volante deve essere identico”
Viene dichiarata una autonomia di oltre 400 km, sei riuscito a percorrerli tutti?
“Sinceramente no, perché il test che ho svolto era più breve, però confermo che ho guidato al massimo, ho tirato tutto quello che potevo proprio per metterla in crisi, mi aspettavo di restare fermo senza corrente dopo 200 km, invece oltre i 300, per come guidavo io, era ancora bella carica. Non so dirti sui tempi di ricarica e se tutti sono disposti ad aspettare, ma un prodotto del genere, di altissimo livello come Taycan, non me lo ricordo da tempo. Semplicemente fantastica, favolosa, me la sono goduta tutta e non sto mentendo, davvero incredibile”.
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