PELO E CONTROPELO GP USA Il GP di Topas…

DI HERIBERT STOHR

Se viaggiate in Messico guidando un’automobile e vedete un cartello con la scritta “Topas”, rallentate, perché c’è un dosso. Quest’anno la pista di Austin, in Texas vicino al Messico, costruita su di un terreno argilloso, era piena di asperità, di bump, di topas, di dossi appunto, cosa che ha creato non pochi problemi di assetto e di guida alle Formula 1 ma specialmente alle motociclette. Le Alpine di Alonso e Ocon si sono dovute ritirare per problemi di crepe agli alettoni posteriori proprio dovuti alle eccessive vibrazioni (anomale) causate dal tracciato colmo di ondulazioni, ma tranquilli, qui non c’era un agente della Digos a controllare la situazione.

Certo che è curioso, vediamo i piloti girare nelle prove libere e in quelle ufficiali, quasi sempre, con gomme morbide, e poi fanno la gara con gomme medie e dure.

Ha vinto bimbominchia. L’olandese ha perso la mia stima dopo il dito medio che ha indirizzato a Lewis durante la prima sessione di prove libere per un contatto ravvicinato tra i due con staccata alla prima curva.

Persino i gringos, gli otomi, i gabachi, i mazatechi, presenti numerosi fra il pubblico, sapevano che era una gara da due soste per cambio gomme.

Ho sempre il sospetto che il team Mercedes abbia perso completamente lucidità e comprensione analitica, in quanto le sue scelte sembrano condizionate o dalla fretta o dai successi passati o da una realtà illeggibile (per loro) anche tecnologicamente parlando ma, specialmente, umanamente parlando. Perché le scelte le fanno gli uomini e non i computer. Mi spiego.

Pronti via ed Hamilton tenta la carta del sorpasso alla prima curva dato che è partito leggermente meglio di bimbominchia. L’olandese fa il duro ma non gli rimane che accettare la seconda posizione , gentilmente offertagli dal servo Perez. Lewis comanda la gara con Max che gli resta vicino e potrebbe dare l’impressione di essere più veloce dell’inglese se fosse lui al comando.

MA HAMILTON STAVA TIRANDO E QUANTO?

Ma Hamilton sta tirando ? Quanto? L’olandese, se fosse al comando, se ne andrebbe via? Sarebbe più veloce di Lewis? Ma di quanto?  Credo che il team Mercedes abbia dato per scontato che Max fosse più veloce di Lewis e quando , all’ 11° giro c’è l’undercut di bimbominchia, non fermano Hamilton il giro dopo per “coprirsi” e tentare un duello ravvicinato, ma tre giri dopo, rimandando l’inglese in pista con più di 6 secondi di svantaggio mentre prima era in testa alla gara. In 15 giri il distacco fra i due passa da 6,6 secondi a 2,5 secondi. Al 30° giro nuova sosta di Max per montare gomme hard.

Rientra in pista 3° ma Perez lo fa passare peggio di un Bottas maggiordomo dei tempi migliori. Hamilton è al comando con 16/17 secondi di vantaggio e fa il giro più veloce. Se facesse la sosta adesso tornerebbe in pista con 5 secondi di svantaggio sull’olandese. Invece lo fermano 8 giri dopo. Riparte con 8,9 secondi di svantaggio. Mancano 18 giri al termine della gara. Hamilton taglia il traguardo a 1,3 secondi dal bibitaro maleducato.  L’inglese ha fatto anche il giro più veloce della gara.

TROPPI DUBBI SU CONSUMI E DURATA GOMME

Ora sappiamo che il cronometro ha spesso ragione, sappiamo che è sempre meglio stare davanti che inseguire (vero Mercedes?), non sappiamo i consumi di benzina delle due monoposto rivali in una gara che sembra tirata dall’inizio alla fine, non ho l’impressione che Max abbia gestito la gara con il gomito fuori dalla scocca, Hamilton è costretto (dal team) sempre a rincorrere l’olandese e mi sembra una strategia sbagliata, se funzionava gli anni scorsi significa che se lo potevano permettere, quest’anno no. Giocare in difesa, farsi fare un gol e dopo attaccare, mi sembra una strategia sbagliata anche da un punto di vista calcistico.

Ad Austin abbiamo anche visto che prestare il fianco non sempre paga : episodi di Hamilton-Verstappen, Ricciardo-Sainz-Norris, Sainz-Ricciardo, Alonso-Raikkonen, Alonso-Giovinazzi, oltretutto il team AlfaRomeo intima per radio all’italiano di cedere la posizione allo spagnolo quando invece i giudici avevano ritenuto di non prendere provvedimenti.

1° Bimbominchia, fa quello che sa fare; 2° Hamilton, il team gli fa perdere il mondiale che comunque non è detto che l’avrebbe vinto; 3° Perez, mi piacerebbe leggere il suo contratto da zerbino messicano; 4° Leclerc, mai inquadrato, gara onesta, distacco accettabile, massimo risultato ottenibile; 5° Ricciardo, sfrutta una crisi del suo compagno di squadra e fa a gomitate con Sainz; 6° Bottas, al 6° motore cambiato e non si capisce il motivo, non supera nessuno in partenza, in 16 giri si fa superare dalle Alpha Tauri, si sveglia alla fine ricordandosi di essere un pilota, no comment; 7° Sainz, partito sbadigliando, poi corre come si deve ma il pit stop è tragico e non è la prima volta con lui; 8° Norris, in ombra, forse hanno scambiato le monoposto col suo compagno senza dirglielo; 9° Tsunoda, è il primo dei doppiati e ciò significa che ha fatto una bella gara; 10° Vettel, il team è in confusione tecnica e i piloti con prestazioni altalenanti anche durante il weekend;

11° Giovinazzi, e chi altro?; 12° Stroll, colpito alla prima curva, gara da dimenticare; 13° Raikkonen, tira fuori le unghie ma poi si graffia da solo con un testacoda spettacolare; 14° Russell, l’inizio gara è interessante e vicino alla zona punti poi arriva indietro. 15° Latifi, colpevole del contatto con Stroll e sosta per cambio musetto ma se anche Russell non è lontano le Williams non potevano arrivare che in quelle posizioni, idem ragionamento per le Haas, 16° Schumacher, 17° Mazepin, ritirati Gasly, Ocon e Alonso.

Prossima domenica in Messico, e speriamo senza topas.

 

Heribert Stohr

 

 

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