Pelo e contropelo: GP di Arronza

HERIBERT STOHR FOTO GIUSEPPE MAGNI

Quando una persona mi chiede che lavoro io faccia rispondo: “Mi occupo di errori.” Nel mio lavoro sono in contatto via radio coi miei colleghi istruttori, coi meccanici, con l’addetto della pista, con l’ufficio. Arronza deriva dal verbo arronzare cioè fare un lavoro male e in fretta. Come la safety car oggi che è uscita dai box in fretta ma, anziché fermarsi sulla destra e aspettare il primo, si è infilata in pista sperando di venire raggiunta da Verstappen, e i contatti via radio con la direzione?

Questo ha generato confusione e ritardo nelle procedure per tentare di far ripartire la gara che, in ogni modo, c’erano poche speranze che potesse ripartire. Non c’erano elementi per la bandiera rossa. Ha arronzato la race director nel decidere per la Virtual Safety Car al 12° giro quando Vettel si è fermato in un punto non pericoloso addirittura in linea con la protezione del guard rail e in 3 minuti di orologio la Aston Martin è stata fatta sparire dai commissari perfetti.

Ha arronzato la Ferrari richiamando Leclerc ai box per il cambio gomme anticipato. Grave errore sia per il tempo molto breve , vedi sopra, della VSC, sia perché a Monza la doppia sosta non paga perché si impiegano 29 secondi per rientrare in pista rispetto ai 19, per esempio, che ci vogliono a Spa; obbligatoria quindi una sola sosta. Forse pensavano che il team RB seguisse al pit la Ferrari oppure pensavano ai successi RB grazie a soste proprio in regime di VSC e copiare il metodo potesse essere una mossa vincente? I miei amici su Facebook avevano ragione ed io avevo torto.

Avevo pronosticato una vittoria certa di Leclerc mentre gli amici una vittoria sicura di Verstappen o un pastrocchio di strategia della Ferrari. Complimenti a loro. Sarò conservatore e tradizionalista o nostalgico (fate voi) ma il casco per un pilota è il suo marchio, il suo specchio, la sua identità. Vedere i piloti moderni non avere questo attaccamento e fare continue variazioni cromatiche oppure omaggiare ex piloti imitando i loro caschi non mi piace per niente. Ben 9 piloti avevano da scontare penalità tecniche creando la solita confusione tra le prove ufficiali e la griglia di partenza.

La cosa va regolamentata diversamente, non ci trono sopra dato che è argomento lungamente dibattuto, dispiace non trovare negli organi competenti o nelle interviste in tv che non se ne parli, che a nessuno sorga il dubbio sulla correttezza della cosa anche nei confronti di una comprensibilità da parte del pubblico. Ho persino io il dubbio che il team principal della Williams Jost Capito abbia capito qualcosa in merito. Debutta il pilota olandese Nick De Vries vincitore in F2 dopo tre anni e vincitore in FE nel 2021.

Pirelli ha portato le gomme di mescole C2 C3 C4, evidentemente sicuri che ci sia poco degrado e consumo, storicamente gara da una sola sosta. Partono dal fondo due probabili protagonisti : Hamilton 19° e Sainz 18°. Russell, Leclerc, Verstappen, De Vries e Ocon, partono con gomme morbide, tutti gli altri con gomme medie. Pronti via Leclerc va al comando, Norris e Bottas partono male e anche Hamilton non è da meno. Chi si fionda bene sono Sainz e Verstappen che, grazie al prego si accomodi che continuano i piloti che gli stanno davanti, si trova presto in seconda posizione.

All’8° giro Sainz è già 9° proprio mentre Perez viene sacrificato ai box per montare gomme dure e verificare se sia una buona mescola per Max quando si fermerà. Lo schiavo messicano ubbidisce e non pensa alla sua gara, mi piacerebbe leggere tutte le clausole del suo contratto. Lewis non riesce ad imitare Carlos e fatica a rimontare e sarà proprio lì a perdere la sua occasione migliore. Si ritira Vettel parcheggiando nel luogo più sicuro dell’autodromo, erano sufficienti bandiere gialle agitate perché i commissari erano vicinissimi alla macchina e al poterla ricoverare in pochi metri ma la direzione ha deciso per un’assurda VSC.

Siamo al 12° giro, è troppo presto per le soste programmate, ma la Ferrari chiama il pilota al comando. Leclerc fa il soldatino che esegue gli ordini ma Verstappen fa marameo e col cavolo di carbonio che si ferma. Ending della VSC quando il monegasco procede ancora a 80 all’ora nella pit lane. Charles ha gomme medie nuove ma il cronometro non reagisce a suo favore : le morbide dell’olandese sono ancora efficienti.

16° giro Russell è 2°, Sainz è 4° e se lo confronto con Hamilton 13° si capisce quanto l’inglese abbia perso e quanto lo spagnolo sia più performante dato che erano partiti vicini. Latifi monta gomme dure idem Gasly, Zhou, Stroll, Ocon, Ricciardo, Tsunoda, Russell, Magnussen che si becca 5 secondi di penalità per (non lo so) mentre De Vries e Verstappen (al 26° giro su 53) montano gomme medie. Non so se Capito abbia capito ma le medie sono un’ottima scelta rispetto alle dure.

Addirittura Sainz chiede perentoriamente al muretto le gomme morbide : “Quiero atacar, montar los neumáticos más blandos del mercado.” (Voglio attaccare, montatemi le gomme più morbide in commercio). Hamilton si ritrova ( “Again you! – ancora tu!) a dover duellare con Alonso ma stavolta impiega solo due giri per sbarazzarsi dell’asturiano grazie al DRS aperto. 5 giri dopo Fernando si ritira.

Bandiera bianco nera per De Vries, che è a punti, per track limit. 31° giro Carlos monta le gomme morbide. Godere per credere, Sainz supera Perez in staccata alla Roggia : lo spagnolo è una furia incontenibile. Riassunto. Comanda Leclerc poi Verstappen, Sainz, Russell, Norris, Hamilton. 34° giro, c’è purtroppo la maledetta seconda sosta di Leclerc e la prima di Lewis; entrambi gomme morbide giustamente, mancano solo 19 giri al termine e il monegasco è a 18 secondi dal leader Max. 37° giro Norris e Gasly pastrocchiano in prima variante ed Hamilton li sfila in accelerazione : “I found two thrushes!” (ho trovato due tordi!).

41° giro dispiace vedere il ritiro di Stroll anche perché mi piace molto ammirare la livrea dell’Aston Martin in pista. Un brivido lungo la mia schiena sofferente. Sento odore di safety car quando Schumacherino si infila in un pertugino lasciato da Latifi in prima variante. Nessun contatto e sorpasso riuscito. Ma va là! Il canadese succhia la scia del tedesco e lo ripassa alla Roggia. Da non credere! Avevo appena scritto sui miei appunti che Latifi era stato un pollo e invece…

Mick sviluppa una migliore velocità in uscita e ripassa alla prima di Lesmo il figlio del miliardario. Niente contatto e niente safety car che almeno poteva rimescolare l’adrenalina perduta miseramente (Elkann porta sfortuna, diteglielo!). A proposito di piloti sacrificati con doppia sosta, ecco Perez ai box a montare gomme morbide al 43° giro. A che scopo? Il messicano aveva gomme dure in discreto stato e poteva tranquillamente andare in fondo, era buon 4°.

Invece il team austriaco gli fa perdere una posizione, cioè 2 punti, pur di strappare il giro più veloce a Leclerc che vale un punto, neanche che il monegasco sia in lotta per il mondiale con Verstappen. Il masochismo inglese-austriaco fa comprendere quali siano le mosse di facciata o infantili schiaffi morali nei confronti degli avversari, in linea con la loro ben nota sportività. Intervistate Sergio e fategli la domanda velenosa : “No crees que la segunda parada te dañó?” (non credi che la seconda sosta ti abbia danneggiato?). E si arriva al fatidico 47° giro. Ricciardo ha un problema (era 8°) e sembra che gli si spenga di colpo la macchina o che gli abbiano detto per radio di fermarsi subito e spegnere.

Bandiere gialle, la vettura dell’australiano è per metà sul prato e per metà in pista. Dopo 55 secondi safety car. Troppi. 48° giro mentre la McLaren è ferma e senza nessuno intorno la safety car entra in pista dopo che Verstappen e Leclerc erano già passati mentre Russell e Sainz vanno in pit. Per cui la safety continua finché non trova Russell dietro di sè anziché fermarsi e aspettare il leader della gara.

49° giro i commissari arrivano sulla McLaren di Ricciardo e scoprono che non è in folle ma è bloccata. Verstappen fa un pit extra , quasi come allenamento idem Leclerc, ma la safety continua con Russell dietro. 50° giro i commissari sono ancora intorno alla McLaren e la safety ha sempre dietro Russell (!?!?). 51° giro il carro gru acchiappa la vettura inglese ferma e fa retromarcia proprio mentre De Vries (debuttante in F1) accelera forte scarta Gasly e rischia di colpire il carro gru!!!

La safety passa con dietro Russell ma nella discesa verso l’Ascari fa passare tutti e finalmente nel dritto che porta alla Parabolica ha dietro il leader. Il telecronista Vanzini grugnisce che ci vuole la bandiera rossa ma mancano gli elementi. 52° giro la safety ha dietro di sè 7 macchine ma mancano tutti gli altri che stanno facendo il giro per cui li deve aspettare, a Lesmo via libera pista ok. 53° giro solo in prima variante abbiamo tutti i piloti in fila indiana e la safety può spegnere le luci prima dell’ultima curva ma dopo c’è la bandiera a scacchi e non è permesso superare.

Finisce come doveva finire Abu Dhabi 2021 e come, giustamente, ricorda Hamilton. Il pubblico rimane male ma non si poteva fare diversamente. 1° Verstappen, fa quello che sa fare, nessuno gli da fastidio, la RB sbeffeggia la Ferrari con una normale strategia. 2° Leclerc, occasione sprecata, team frettoloso con la VSC e danneggia la gara del monegasco che nei tempi girava più o meno uguale all’olandese, con la safety qualche giro prima ci sarebbe stato più pepe. 3° Russell, sperava meglio ma non aveva il ritmo per impensierire quelli davanti, artiglia un bel podio. 4° Sainz, gara da toro furioso (ex RB) anziché da torero, deciso nei sorpassi, rapidi e precisi, grande gara. 5° Hamilton, un po’ lento all’inizio, ci mette 16 giri per metter dietro Tsunoda, nella seconda parte di gara è lui ma non può impensierire Sainz.

6° Perez, cameriere di trattoria, castra la sua bravura al servizio di Max; niente stima e niente premi per lui. 7° Norris, parte male, recupera ritmo, stint lungo, è il primo degli altri quindi bravo. 8° Gasly, tormentato da Ricciardo che gli sta davanti per tutta la gara prima del ritiro, e Monza gli porta bene. 9° De Vries, costante, sempre in zona punti tranne un momento, approfitta del ritiro di Ricciardo ma il debutto è da leccarsi i baffi. 10° Zhou, bella gara, per un attimo è davanti a De Vries ma poi l’ho perso e non so se sia stato superato in pista o ai box. 11° Ocon, partiva 14° ma la rimonta non c’è stata, forse il primo stint è troppo corto e su gomme dure non è stato veloce come si attendeva. 12° Schumacherino, in linea con le aspettative, gara onesta. 13° Bottas, scompare nelle retrovie al primo giro e non riesce a concretizzare un granché, opaca prestazione. 14° Tsunoda, veloce all’inizio guadagna tanti posti, si plafona con gomme dure e la sosta con la safety è inutile.

15° Latifi, sappiamo che c’è grazie al duello con Mick, sorpassato, risorpassa, risorpassato, lasciamo stare, penultimo e il suo nuovo compagno lo umilia. 16° Magnussen, prende una penalità di 5 secondi all’inizio gara quando è davanti al suo compagno ma poi non ha la velocità con gomme dure e finisce ultimo.

Suggerisco alla FIA di copiare i commissari dell’IndyCar in USA. Quando c’è un mezzo di soccorso in pista, pick up e carro attrezzi, mettono una serie di commissari prima dei mezzi a segnalare ai concorrenti da che lato passare in fila indiana, mi sembra un’ottima soluzione. Signor Presidente Mattarella, un selfie con Fedez e moglie se lo poteva risparmiare. Non conosco personalmente il signor Bobbi ma credo che si meriti il posto che ha in televisione : è proprio il luogo dove si raccontano bene le frottole. Un esempio lampante è quando ci vuole propinare dei confronti di guida o di traiettorie tra i top driver. Chissà quanti abboccano.

Piuttosto, lunedì sera, ore 20,30 non perdete il Dopo Gp di Automoto su You Tube, in diretta o in registrata. Troverete 4 persone che non fanno salotto ma dicono cose molto interessanti. Io ci sarò.

Heribert Stohr

 

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