PELO E CONTROPELO: GP del Carlos

HERIBERT STOHR

 

 

No, il titolo non allude allo spagnolo e nemmeno che Carlos fa rima con caos, dato che è stato un GP caotico; invece ho scritto così perché volevo mascherare qualcosa di scurrile.

Calzava a pennello anche un altro titolo : GP del Regno Disunito. Il regno Ferrari dove o hanno preso il mio suggerimento (usare la strategia col sistema del testa o croce) oppure dove c’è la fazione pro Sainz e quella pro Leclerc, e il muretto ha manifestato questo combattimento interno. Ad un certo punto è prevalsa la linea pro Charles ma nel finale si è deciso per quella pro Carlos. Da un punto di vista classifica mondiale si sono dati il cavalletto sui piedi proprio quando Verstappen non faceva che pochi punti, da un punto di vista “famo contento lo spagnolo così la smette di lagnarsi” hanno raggiunto il loro scopo. Scagli la prima stone chi non è d’accordo con me.

Pronti via e Max supera Sainz merito di gomme morbide, Hamilton da 5° passa 3° ma dietro succede il finimondo. Gasly vuole infilarsi in mezzo a due auto ma poi ci ripensa, tocca Russell ( partito male con gomme dure, idiozia Mercedes) che prende violento Zhou il quale capotta, striscia dritto su asfalto e poi ghiaia quindi colpisce le barriere e con un loop le supera bloccato dalle reti davanti al pubblico.

Nel mentre Vettel tampona Albon  che va a muro e viene colpito poi da Tsunoda e anche Ocon è coinvolto con una sospensione rotta. George si ferma (ma poteva continuare su 3 ruote) catapultandosi fuori dalla macchina e correndo dal povero Zhou. Bandiera rossa. Tutti fermi per un’ora. Zhou e Albon in ospedale per controlli ma stanno bene. Sapremo, più tardi, che il roll bar dell’Alfa Romeo ha ceduto e ci ha pensato l’Halo e l’altezza del cinese a far sì che non grattugiasse il casco durante il periodo a testa in giù. Ocon e Tsunoda , rientrati ai box, dopo le riparazioni potranno ripartire. Russell tenta l’impossibile cercando di commuovere il commissario della FIA per farsi ridare la macchina dal carro attrezzi e poter correre ma il regolamento prevede solo chi riesce a tornare ai box con il mezzo marciante. “No further action” decide la direzione gara ma c’è un colpevole che è Gasly, inchiodato dalle immagini tv.

Il responsabile va punito e non assolto per aver commesso il fatto. Si rifà la griglia come se nulla fosse successo, giustamente. Stavolta in 5 montano gomme morbide ma non Verstappen che si affida alle medie come gli altri 14 piloti. Pronti via senza sorprese con Carlos in testa ma alla quarta curva ci sono manovre viste in F4 (se avessero corso), protagonista Leclerc che tocca Perez; il danno di Charles è minimo ma Sergio ha un ala compromessa per cui va ai box, rimonta un treno di medie e riparte ultimo. Vettel fa un pit di pentimento e monta gomme medie. Hamilton passa Norris.

L’olandese incomincia a soffiare sul collo di Carlos il quale sbanda alla Chapel (siamo al 10° giro) e Max passa al comando. Crema catalana in regalo. Per chi ama il valzer vediamo due Alpha Tauri in testacoda contemporaneo. Tsunoda ha tentato un sorpasso su Gasly ma si è girato e ha colpito il francese. Il giapponese avrà 5 secondi di penalità. Il tempo di vedere il rallenty che Verstappen si fa risuperare da Sainz e si infila al box per rimontare gomme medie. Rientra in pista 6° ma non è più competitivo; un detrito che ha raccolto alla Copse gli ha danneggiato il fondo e la sua velocità ora è da metà classifica. Leclerc si sfrega le mani anche perché sembra un filino più veloce di Carlos nonostante la mancanza di un flap ma……. c’è una novità : Hamilton sta guadagnando sul duo Ferrari.

Stroll, Gasly, Tsunoda, Latifi, Schumacher, Ricciardo montano gomme dure. Al 21° giro Sainz monta gomme dure in 2.5 secondi. Si ritira Bottas. Ora Charles è al comando anche se vede una Mercedes ingrandirsi negli specchietti. Pittano Ocon e Magnussen e pure Verstappen su gomme dure per andare fino in fondo e mancano 28 giri al termine. 25° giro Leclerc ai box monta gomme dure e riparte vicino a Sainz. Lewis è in testa e il pubblico si gasa all’inverosimile. Guardando il vantaggio dell’inglese, egli potrebbe fare il cambio gomme (overcut sui ferraristi) e ripartire ancora in testa, addirittura gli monterei gomme morbide che ne hanno due treni buoni e serbatoio scarico. Macché! Resta in pista e gira forte. 28° giro si ritira Gasly.

Ora il monegasco fa l’elastico con lo spagnolo e inizia la commedia per radio. Io vieterei i contatti radio se non per ragioni di sicurezza. Sainz non riuscendo a fare i crono richiesti fa passare Leclerc col patto di riavere la posizione se poi il monegasco non andasse più forte di lui. Inutile ripetervi i deliranti interventi via radio tipo, si, no, ma, però, chissà, forse, se Caio fa così, se Tizio fa cosà, slow, risparmiate, attaccate, via libera, banzai, eccetera.

Schumacher passa Latifi che era 8° poi 9° poi 10°e che si becca pure una bandiera della Juventus. Finalmente va ai box Hamilton (34° giro) impiega 4.3 secondi (lenti!!!) e gli montano gomme dure a 18 giri dalla fine!!! Ci mette due giri a scaldarle, perché non montargli gomme morbide??? (come ha fatto Ricciardo?). Anche Norris va su gomme dure, fifoni anche in McLaren, non si fidano della bontà delle Pirelli gommose. 39° giro Ocon, dopo aver superato agevolmente Verstappen, ha l’auto in panne ma anziché infilare la corsia dei vecchi box che non avrebbe causato problemi agli altri, da buon francese crétin, parcheggia in pista a destra prima della Copse. Safety car. Tutti rallentano e specialmente Charles che aspetta comunicazioni dal muretto; lui non decide e si affida (ahi ahi) a ciò che gli dicono, cioè di rimanere in pista. Sainz (olé!) ed Hamilton (yeah!) invece vanno a montare gomme morbidone, in buona compagnia di Perez (che ha rimontato fino al 4° posto), Alonso, Norris, Tsunoda, Mick, Latifi, Verstappen e Vettel che ha solo gomme medie.

42° giro c’è la ripartenza e Sainz passa facile Leclerc che ha sempre le gomme dure e usurate. Il monegasco si difende per quattro giri sugli altri ma poi si tocca col messicano e Lewis sguscia 2°. Tempo due curve che è l’inglese a ritornare 4° superato dai due lottatori e Perez passa 2°. 48° giro il ferrarista si arrende ad Hamilton mentre Sainz controlla da lontano Perez. Lewis fa il giro più veloce all’ultimo giro per farci capire che forse il 3° posto oggi gli va stretto.

1° Sainz, pole e vittoria dopo 150 gran premi; o sarà l’unica dell’anno oppure ci sarà una lotta intestina che favorirà Verstappen. 2° Perez, non è una novità che quando si ritrova ultimo dà il meglio di sé stesso e conferma questa dote anche se la safety car lo ha decisamente avvantaggiato. 3° Hamilton, guida un camion specie nei doppi transitori, non ho idea come abbia fatto ad andare così veloce; se le Ferrari pastrocchiavano di più sarebbe rimasto al comando; non condivido la strategia della Mercedes, sia per il pit ritardato, sia per il pit lungo, sia per le gomme montate. Conservativi. Anche Lewis è morbido però nei duelli cattivi. 4° Leclerc, occasione sprecata perché Max era in crisi, punti pesanti perduti, il muretto lo accontenta favorendolo ma poi lo inchiappetta con la safety car; voleranno parole grosse? 5° Alonso, competitivo, si avvicina grazie alla safety car ma non ha il guizzo per superare il monegasco in difficoltà con le gomme. 6° Norris, parte bene, infila Hamilton guardingo, ma poi non ha il ritmo e deve accontentarsi fino a perdere una posizione causa strategia imperfetta. 7° Verstappen, era in testa grazie ad un omaggio ma forse ci sarebbe riuscito comunque, il danno al fondo lo relega a duellare con Mick in modo sorprendentemente muscoloso. 8° Schumacher, fa meglio del suo compagno ma poi si fa intimorire da Max e nel corpo a corpo non rischia mentre invece ne valeva la pena proprio stavolta che un sorpasso sull’olandese lo avrebbe portato sui gradini dell’Olimpo. 9° Vettel, parte con gomme rischiose e si pente presto rovinando una gara che poteva dargli molti punti. 10° Magnussen, salta la sosta nel finale con safety ma sbaglia e perde due posizioni. 11° Stroll, anche lui rimane in pista con le gomme dure e vecchiotte e non può andare a punti. 12° Latifi, al sabato entra in Q3 che vale una pole, in gara sapeva di non avere la velocità per restare a punti  e fa una buona strategia riuscendo a stare davanti a Ricciardo. 13° il citato Ricciardo che arriva in volata con Latifi e certo non sarà contento di questo ennesimo brutto risultato; perderà il sedile il prossimo anno? 14° Tsunoda, forse la fretta di infilare Gasly lo ha tradito ed ha pure causato il ritiro del francese probabilmente. Tocca a lui arrivare ultimo, tutti gli altri ritirati.

I piloti possono essere orgogliosi del loro presidente della GPDA, George Russell, perché non ha badato ai suoi interessi ma si è preoccupato delle condizioni di Zhou andando subito a sincerarsene : nessun altro lo avrebbe fatto.

Prendo le parole di Binotto a fine gara : “Il doppio pit-stop in regime di Safety Car non ci stava, perché non avevamo il gap sufficiente tra le due auto. Se avessimo fermato entrambi, chi si trovava dietro avrebbe finito per perdere altre posizioni. Dovevamo decidere chi dei due fermare e la scelta è ricaduta su Carlos perché Charles era in testa e avrebbe mantenuto il comando, ma anche perché aveva le gomme più fresche tra i due. Inoltre, Carlos era alle sue spalle e avrebbe potuto proteggerlo nelle prime curve. Avremmo sperato in un maggior degrado delle Soft che avrebbe permesso a Leclerc di attaccare sul finale, ma così non è stato. In ogni caso, c’è stato un ragionamento dietro a questa scelta, non è che l’abbiamo fatta a caso”.

Chi ci crede scagli la prima stone, ma che non sia silver altrimenti mi tuffo a raccoglierla.

E poi sono i tifosi a montare la polemica?

Fra 7 giorni avremo nuovi imbarazzi per radio al muretto Ferrari?

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