F1 GP Monza Leclerc porta la Ferrari in pole con Hamilton e Bottas marcati a uomo

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT
E’ una F1 da marcatura ad uomo, della serie vai avanti tu che mi viene da ridere. E alla fine ha riso solo uno: Charles Leclerc ottenendo la 4 pole position della stagione e portando la Ferrari davanti a tutti sulla pista di casa. E’ stata una sessione di qualifica strana. Con l’uscita di pista di Raikkonen durante la Q3, la bandiera rossa ha bloccato le operazioni per rimettere tutto in sicurezza. Quando poi si è ripartiti, mancavano pochi minuti alla fine e qui si è assistito alla tattica della marcatura a uomo. Nessuno che voleva prendere la testa del gruppetto per non dare la scia, che a Monza conta parecchio, all’avversario. Risultato: il gruppetto di nove monoposto sembrava reduce dalla gita domenicale, tutti in fila al casello dell’autostrada e tutti in attesa di qualcuno che prendesse la decisione di fare da lepre. Alla fine, scaduto il tempo limite, la beffa che solo due piloti sono riusciti a passare indenni alla bandiera a scacchi, mentre Vettel, Hamilton, Bottas e Hulkenberg sono rimasti beffati. A quel punto Leclerc, avendo già segnato il miglior tempo, ha mollato e si è goduto la pole monzese davanti a un pubblico festante: “Abbiamo fatto un po’ di confusione alla prima curva, ma mi spiace per Vettel perché potevamo fare una prima fila. Abbiamo un buon passo gara, sono fiducioso”.
Hamilton e Bottas, da valletti della rossa, sono rimasti beffati da questa tattica al rallentatore messa in atto da tutti quanti: “Beh è stata una delusione, abbiamo fatto un bel casino là in mezzo, nessuno che voleva dare la scia e se volevi passare non c’era spazio. Credo che avrei potuto giocarmi la pole con la Ferrari, che però è stata molto veloce e vedere la rossa davanti sulla pista di casa davanti ai loro tifosi è qualcosa di molto bello”. Al di là della griglia, con l’unica certezza della prima fila, il resto è sotto la lente dei commissari perché non è stato un bello spettacolo vedere tutti che ostacolavano tutti e nessuno che prendeva il largo. La beffa della bandiera a scacchi fa venire meno il ruolo degli strateghi al muretto: se ne erano accorti in tribuna che sarebbe finita così e non se ne sono accorti loro che hanno il cronometro in mano? un mistero per la F.1 moderna. Intanto la rossa sul giro secco ha mostrato di essere veloce, però la Mercedes ha un passo e un inserimento alla curva Ascari da paura, segno che per la gara saranno una brutta bestia da domare per il monegasco, diventato idolo dei ferraristi mentre Vettel, soltanto quarto, sembra aver perso il confronto anche sul piano del tifo. Poco male, in gara si può riscattare. La Ferrari c’è, adesso la parola tocca alla pista per la gara più spettacolare dell’anno. A Monza si spera possa festeggiare anche Antonio Giovinazzi. Eliminato dalla Q3 da Raikkonen per appena 2 millesimi, dopo l’incidente in qualifica di Kimi potrebbe ereditare la posizione e il ruolo di leader in Alfa Romeo. In prove libere ha mostrato di avere il passo giusto, finire a punti sarebbe il modo migliore per celebrare la gara.
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