F.1 un GP d’Austria come sogno di una notte di mezza estate

DI BRUNO VAGLIENTI

In terra d’Austria stanno ipotizzando un sogno: gara di F1 domenica 5 luglio alla solita ora e un secondo GP il mercoledì 8 nel tardo pomeriggio.
Rigorosamente a porte chiuse, solo il minimo di addetti ai lavori, senza gli orpelli del marketing ed ospitalità varie.  Staff televisivo per assicurare la diretta TV secondo i contratti in essere. Un’agenzia fotografica per le immagini e il gioco è fatto.

Molti sarebbero soddisfatti, Liberty Media compresa che sino ad ora non ha ancora garantito neppure 5 minuti di diretta TV.
Qualche volo charter dedicato assicurerà l’arrivo delle attrezzature e dei meccanici dalla Gran Bretagna (l’aeroporto militare di Zeltweg è a poche centinaia di metri e in epoca di GP è aperto a voli privati civili, è stato usato anche per l’Airbus 330 dei Rolling Stones), e un volo da Bologna permetterebbe alle due squadre italiane di raggiungere il circuito. Lo stesso potrebbe fare la compagine motoristica francese.

Potrebbe essere gestito come un GP extra europeo. Senza necessità di camion.

Sia la Gran Bretagna che l’Austria sono tra i più liberisti in tema di Covid-19 e potrebbero facilitare il tutto.
E come si farebbe a dire di no in Italia ad una missione Ferrari appena oltre confine?
Sarebbe un bel colpo per la coppia Mateschitz, anima della Red Bull e proprietaria del circuito, e Helmut Marko, l’uomo Red Bull nella massima formula motoristica. Con l’azienda di bevande energetiche che ne trarrebbe un’enorme ritorno pubblicitario.
Un sogno o un’ipotesi di lavoro?
Comunque sia i DPCM ci consentono ancora di sognare, senza limiti.
E se la cosa non dovesse andare in porto, è stato bello volare con la fantasia.

La chiusura pone il riparo a chi direbbe “palle!” Dopo tutto Red Bull farebbe un bel colpaccio PR realizzando il 1° GP della stagione, consentendo la ripresa delle gare, che non è poco. La gestione “extraeuropea” è una mia supposizione che potrebbe avere un senso: eviti polemiche ad attraversare l’Europa, traghetti, ecc. Un po’ folle ma oggi, come tutti i giorni, ci sono due 747 cargo che fanno Seoul, Mosca, Vienna, Milano, Seoul…. quindi la tratta Vienna Milano è più corta che dalla UK. Come dire che, volendo, la cosa potrebbe anche realizzarsi. A meno che non resti un sogno di una notte di mezza estate…

Condividi su: