F.1 Test Barcellona, Mercedes stupisce, Ferrari in ritardo o solo nascosta?

DI GIUSEPPE MAGNI

Sì è appena conclusa la prima tre giorni di test a Barcellona, in vista della stagione di F.1 che inizierà il 15 marzo prossimo in Australia. Tale sessione si è svolta in maniera molto diversa da tutte quelle che eravamo abituati a vedere negli ultimi anni. E non solo perché i giorni, da quattro che erano, sono passati a soli tre, ma proprio per l’approccio, e quindi i riscontri, davvero diversi, con cui sono stati affrontati. La Mercedes AMG F1, ad esempio, da anni la si vedeva girare e girare, ma sempre nascosta, sotto traccia, con quasi mai nessun riscontro cronometrico di rilievo. Se pensassimo allo scorso anno, poi, la Casa della Stella portò un esemplare della sua W10 che non convinse nessuno e che poi non si vide mai più, visto che la settimana dopo portarono una versione profondamente rivista e corretta, un’altra macchina, in sostanza.

MERCEDES PARTE COL BOTTO E STUPISCE COL DAS

Quest’anno pronti via e… bum! Subito in pista con una novità tecnica clamorosa, spettacolare, destinata a fare scuola e a fare storia, il DAS, di cui i tecnici ci hanno spiegato tutto, nelle ultime ore.
La Scuderia Ferrari, invece, eravamo abituati a vederla in cima ai tempi fin dal minuto uno e per tutti i giorni di test, tanto da incamminarci sulle tracce di Marco Polo, per poi allungarla fino a Melbourne, con il cuore gonfio di speranze, convinti tutti che fosse davvero la volta buona. Questa volta, invece, la Rossa l’abbiamo vista in sordina, anzi, non l’abbiamo quasi vista, manco ci fossero ancora gli odiosi paraventi, manco fossero loro, sto giro, la Mercedes degli scorsi anni.

AVVIO INSOLITO PER LA STELLA D’ARGENTO

Un avvio davvero insolito, con le frecce d’argento che hanno scoperto subito le carte, o meglio, la carta. E che carta! Bravi davvero a studiare un meccanismo innovativo, mai visto, che ha scatenato la fantasia di tutti gli appassionati e non, riportandoci ai tempi di Forghieri, di Chapman, di Murray, di Gardner e delle loro strabilianti trovate. Una invenzione davvero geniale, il DAS, che ha riempito di sorrisi i volti dei tecnici e piloti Mercedes, lasciato perplessi gli avversari, e gettato nello sconforto il popolo ferrarista, già scatenato su tutti i mezzi di comunicazione possibili e immaginabili a dipingere scenari funesti per il Campionato del Mondo 2020, secondo tutti già chiuso prima ancora di cominciare. Un po’ come quel 1978 della Lotus 79 a effetto suolo o come quel 1988 della McLaren MP4/4, prodigiosa evoluzione di quella Brabham BT55 a sogliola, e che sbaragliò il campo con quei due fuoriclasse che mai dimenticheremo.

FERRARI, LA SF1000 PER ORA UNA INCOGNITA

Credo però che sia bene e sia giusto non dimenticare la buona impressione che ci fece, alla sua apparizione, solo undici giorni fa la Ferrari SF1000, completamente rivista e ridisegnata dagli instancabili ingegneri di Maranello. Credo che sia bene e sia giusto non dimenticare le ore piccole che tutti i Ragazzi in rosso stanno facendo da mesi, a Maranello e ora anche al Montmelò, per poter svezzare la nuova nata. Credo anche che sia bene e sia giusto guardare il lavoro superlativo che ha fatto la Red Bull, presentando una RB16 veramente impressionante nelle forme e nelle soluzioni.

PURE LA WILLIAMS APPARE IN RIMONTA

E che dire della Williams, che ha girato da subito con buona continuità? Insomma, è un campionato i cui test iniziali non stanno andando come le altre volte, in cui, ad esempio, subito il popolo ferrarista era convinto di vincere. Questa volta, dopo soli tre giorni, lo stesso popolo è già convinto di perdere. Pareri sconfortanti e sconsolati, alcuni addirittura cattivi, figli di un amore troppo presto tradito. E se invece, dopo che stanno andando diversamente dalle altre volte i test, andasse diversamente pure il Campionato? Chi sa davvero oggi quale vantaggio concreto in termini cronometrici il DAS darà alla Mercedes? Ricordiamoci che tantissime genialate del passato hanno necessitato di una evoluzione e di uno sviluppo che ha richiesto davvero tanto, tanto tempo. Ma ancor di più mi sento di avere fiducia nel gran lavoro che hanno fatto gli ingegneri di tutte le squadre, in un anno che sembrava di transizione, ma che ha prodotto monoposto bellissime, come Renault, Racing Point e Alfa Romeo.

UN MONDIALE CHE SARA’ UNA SFIDA DI PILOTI

Ma anche molto estreme e aggressive come la Ferrari SF1000 e la Red Bull RB16. Che saranno portate in gara da uomini mica da poco: Sebastian Vettel, Charles Leclerc e Max Verstappen. Sissignori, il Campionato del Mondo 2020 sarà anche una sfida di uomini, di eroi, di campioni. I nostri campioni. E allora godiamocelo, questo campionato! Niente campane a morto, ma fuori subito l’abito buono e andiamo a Barcellona! La seconda settimana ci dirà qualcosa in più di come andrà, ma sarà niente rispetto alla festa che ci aspetta nelle gare. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma! L’Italia chiamò!

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