F.1 I pass per Imola sequestrati alla Malpensa!

DI PAOLO CICCARONE

Poteva essere una notizia da primo aprile oppure di un sito umoristico, tipo Lercio, invece è accaduto all’aeroporto di Milano Malpensa dove i pass ospitalità F.1, del prossimo GP di Imola, sono stati sequestrati e bloccati in dogana. Il perché è presto detto: con la Brexit e le limitazioni alla circolazione di beni e strumenti in Europa, tutto ciò che arriva dalla Gran Bretagna e ha finalità commerciali, è soggetta a nuove regole. I pass per le aree ospitalità F.1 sono considerati dei beni, in quanto sono stati venduti e su di essi gravano delle tasse, che sono state già pagate in Gran Bretagna al momento dell’acquisto.

I PASS F1 CONSIDERATI COME MERCE

Solo che secondo l’interpretazione dei doganieri di Malpensa, questi pass sono soggetti a una tassazione separata in quanto provengono da una nazione extra europea. E pertanto si deve applicare l’aliquota relativa. Su un valore di circa 300 mila euro di pass ospitalità, già venduti e pagati dai clienti, si calcola un aggravio di almeno 60 mila euro di tasse. Chi deve pagarli? Il cliente che ha già versato la sua quota, tassa compresa, o l’organizzazione che li ha venduti e che a sua volta ha già pagato la tassa all’origine? La discussione è accesa e la soluzione, complice anche il week end di Pasqua, non proprio immediata.

IL CASO ITALIA IL PRIMO DI VARI CONTENZIOSI?

Vediamo come si evolve la situazione, perché la sede delle salette VIP e accessi vari è a Londra e se per ogni GP europeo dovesse essere applicata la norma relativa alla Brexit, il rischio è di vari e ulteriori contenziosi. I pass per la stampa, invece, seguono un altro percorso, visto che la FIA ha sede a Parigi e quindi, non essendo strumenti commerciali ma credenziali di accesso, non sono soggette ad alcun controllo o limitazione. Vedremo come evolve la cosa, certo è che le sorprese non finiscono mai.

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