F.1 GP SPAGNA Hamilton fa 100 per appena 36 millesimi su Verstappen. Leclerc seconda fila di speranza

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

 

BARCELLONA – Era già entrato nella storia per essere stato il primo pilota di colore a vincere un mondiale, poi Lewis Carl Davidson Hamilton ha incrementato il suo palmares fino a ottenere un altro dato storico: la pole numero 100 ottenuta in Spagna. Dietro di lui due mostri sacri della F.1 come Michael Schumacher, 68 pole, e Ayrton Senna con 65. Altri tempi e altri valori senza dubbio, sia per il numero di gare in una stagione, sia per un dominio incontrastato negli ultimi anni di Hamilton.

UN RECORD IN SOLITUDINE

In ogni caso fare 100, lo pone in un limbo in cui per molti anni ancora non sarà raggiunto da nessuno per due motivi. Il primo, con un Hamilton così, il limite delle 100 pole è destinato a incrementarsi. Secondo, con la gara sprint del sabato verrà meno il valore della pole position così come lo si intende dal 1950 in poi. La cosa negativa è che al contrario dei record di Senna e Schumacher, in tribuna non c’era nessuno e nessuno potrà dire ai propri figli o nipoti: io c’ero, come avvenuto nelle precedenti occasioni. In una F.1 a porte chiuse i festeggiamenti sono riservati agli addetti ai lavori della propria squadra e virtualmente alla platea che da casa può solo applaudire se ne ha voglia o spegnere la  TV e passare ad altro.

RED BULL AD APPENA 36 MILLESIMI

Un peccato perché certe gesta meritano un’altra platea. A rendere ancora più sostanziosa questa pole è il distacco di appena 36 millesimi da Verstappen che gli ha reso la vita difficile fino in fondo:Questi risultati sono possibili solo grazie a un perfetto lavoro di gruppo, un grazie al team, ai ragazzi che lavorano tutti insieme e che mi consentono di ottenere certi risultati e un grazie a chi si è sacrificato anni fa per me” ha ricordato Hamilton. Mercedes contro Red Bull, almeno una visto che la seconda, di Perez, è ottava ben staccata. Ma in Spagna esce bene dalla mischia anche la Ferrari.

FERRARI SCIVOLA PERCHE’ SCARICA

Al di là del 4 posto di Leclerc a 769 millesimi, distacco ancora abissale, e il 6 di Sainz (NELLA FOTO) ad appena 2 millesimi da Ocon (altra sorpresa in quinta posizione) è il passo gara e l’agilità mostrata nel T3, il settore dove conta la meccanica. Segno che sul bilanciamento della vettura, dal punto di vista sospensioni, alla Ferrari hanno lavorato bene rispetto alla passata stagione, visto che su questo tracciato andavano in crisi proprio nell’ultimo settore. Invece stavolta si è difesa e anche bene. Un buon segno al di là di tutto. C’è poi da segnalare che Ricciardo con la McLaren è andato più veloce di Norris.

RICCIARDO DAVANTI A NORRIS NEL DERBY McLAREN

Il 7 posto di Daniel contro il 9 di Norris forse è poca cosa, anche in vista del duello contro le Ferrari che qui sono andate meglio, ma è anche il segno che l’australiano comincia a prendere le misure al compagno di squadra. Infine un cenno per Giovinazzi. Il pugliese parte col 14 tempo, molto meglio di Raikkonen con la seconda Alfa Romeo che è 17. Ma il chiaro segnale che nella lotta di metà gruppo, gli altri sono avanzati (vedi Alpine e Aston Martin) Alfa Romeo è rimasta lì a vedersela con le retrovie. Un peccato davvero.

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