F.1 GP ITALIA ALFA ROMEO Imparato e il futuro con Sauber: Obiettivo migliorare sempre

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

MONZA – L’attesa per la conferma di Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo e le voci del cinese Zhou ormai in dirittura d’arrivo, se non già con contratto in tasca, ha messo in agitazione il paddock di Monza, tanto che l’occasione è stata sfruttata dal CEO di Alfa Romeo Jean Philippe Imparato, che ha incontrato i giornalisti per fare il punto della situazione e chiarire alcuni aspetti della presenza in F.1 del Biscione. In merito alla questione piloti è stato categorico: “Quando a luglio abbiamo firmato un accordo per rimanere con la Sauber, abbiamo accettato che fosse Fred Vasseur a decidere i piloti della squadra. Lui ha libertà di scelta ma è chiaro che ogni nome che dovesse presentare, ci dovrà essere sottoposto per chiedere l’opinione di Alfa Romeo, ma ripeto non abbiamo la possibilità di imporre nessuno. Quando ci è stato chiesto di Bottas, abbiamo valutato il valore del pilota, le sue capacità ed esperienza. Se c’è un pilota italiano in F.1 è perché da tre stagioni siamo stati noi a dargli un sedile, quindi questo deve essere chiaro“.

Imparato con Vasseur, nell’accordo la scelta piloti sta al team

Chiarissimo il concetto, come chiaro il fatto che i conti di Alfa Romeo devono essere sistemati: “Non posso permettermi di spendere soldi che non ho, il mio obiettivo primario è far tornare i conti in ordine e quindi rendere redditivo il marchio. Non posso farmi carico in maniera completa di un investimento di 180 milioni di euro. Detto questo, la tendenza del mercato per noi è positiva negli ultimi sei mesi, cominciamo a vedere dei numeri interessanti. Noi vendiamo il 33 per cento negli USA, il 25 per cento in Asia, il resto in Italia e Europa. Il nostro è un marchio mondiale. Ci siamo incontrati con Tavares a Balocco e per due giorni abbiamo valutato tutte le politiche e le scelte future per i prossimi cinque anni. Se investiamo nello sport, per ogni euro che spendo deve rendere cinque. Se non ho questo cinque a uno di ritorno, non ha senso“.

Sulle tempistiche della scelta dei piloti ha detto “A tempo debito” e sull’impegno con Sauber è stato categorico: “Quando a luglio abbiamo firmato, abbiamo stabilito che ogni anno deve essere migliore del precedente e a dicembre tireremo le somme. Abbiamo una persona dedicata, Cristiano Fiorio, che è qui apposta come Alfa Romeo per tenere i contatti col team e con la stampa, per cui per la prima volta c’è un rappresentante diretto del marchio, è un modo nuovo e diverso di approcciarci alla F.1.

Cristiano Fiorio col sindaco di Monza, Dario Allevi, riceve il trofeo Motorsport Passion 2021

Ma non chiedetemi un impegno maggiore perché oggi i numeri non me lo consentono e devo stare coi piedi per terra. Ricordo che quando ero in Peugeot e ho valutato i numeri, non ci ho messo cinque minuti a prendere delle decisioni e questo approccio vale ancora oggi”.

Concludendo con la chiacchierata, la sensazione è che Alfa Romeo forse non ha ben capito il rapporto che c’è stato finora con Sauber e il non poter decidere o gestire certe cose, alla fine si ritorce contro lo stesso marchio, vedi il modo in cui il team ha trattato Giovinazzi e il fatto stesso che adesso non si riesca ad avere una conferma per un pilota di talento spesso sottovalutato e trattato male. Ma si sa, il mercato cinese, anche per Alfa Romeo, è importante e quindi certe decisioni indigeste, alla fine hanno sempre un lato positivo. Solo che se si lascia via libera a questa gestione e il contratto prevede che se il team non migliora in classifica, il ritiro di Alfa può solo aprire le porte alla seconda fornitura Renault in F.1. E il giochino di Vasseur e le proposte di un pilota del vivaio Alpine serve proprio in prospettiva futura del team Sauber più che a consolidare un rapporto con Alfa Romeo…

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