F.1 GP FRANCIA Hamilton corre per evitare i fans gli ex campioni invece li cercano…

TESTO E FOTO DI GIUSEPPE MAGNI

Canicola un po’ meno feroce quest’oggi sul Circuito Paul Ricard a Le Castellet, complice un cielo velato e il solito Mistral, che giunge come un toccasana ad attraversare tutta l’area della pista.

Clima ancora più freddo nel paddock, dove sembrano tutti troppo occupati per potersi anche solo salutare. Piloti sempre di gran fretta attraversano il sacro recinto correndo, cercando di non incrociare nessuno sguardo che potesse chiedere loro anche solo un autografo. Tecnici serissimi ed apparentemente indaffaratissimi camminano di buon passo immersi in davvero lugubri pensieri, almeno a giudicare dalle facce scure. Motorhome chiusi a riccio, “team members only”, c’è scritto sulle porte di entrata. Chiaro che almeno una dozzina di ospiti vip faccia eccezione.

Alcuni minuscoli capannelli di giornalisti e fotografi si disputano i pochissimi angoli d’ombra, in attesa dell’ingresso di chissà chi o che accada chissà che cosa. Di lì a poco timbra ai tornelli Max Verstappen, è di fretta, ma si mostra sorridente e disponibile. Sembra un ragazzo davvero educato e sincero, si fa fatica ad immaginarlo il deciso e spietato cannibale che si mostra al volante.

VERSTAPPEN EDUCATO E GENTILE NON FUGGE…

Il campione del mondo sgela un po’ l’atmosfera di questo piccolo, esclusivo mondo, tanto agognato e sognato da qualsiasi appassionato ai quattro angoli del mondo, quanto, di fatto, pressoché inaccessibile persino agli addetti ai lavori che ne costituiscono l’anima. Fanno eccezione due vecchi protagonisti, David Coulthard e Sabine Kehm, ex press agent di Michael Schumacher, sorridenti e perfino scherzosi, salutandosi con sincero affetto, ricordando i bei, vecchi tempi.

SABINE E COULTHARD CUORI SORRIDENTI

L’atmosfera si riscalda ancora di più quando si mette il piede fuori dal mondo dorato del paddock.

Nel mondo normale, file interminabili di appassionati stanno prendendo posto ai lati della pista, per potersi godere la terza sessione di prove libere riservata alla Formula 1. Camminando verso Sainte Baume, tantissimi sono in fila per raggiungere il meraviglioso anfiteatro che sorge ai lati del toboga ad ovest del bellissimo circuito provenzale, altri sono ancora seduti sotto gli alberi, cercando di godersi fino all’ultimo l’ombra della pineta all’interno della pista, qualcuno dorme, beatamente sdraiato.

UNA BIRRA PRIMA DELLE QUALIFICHE

Ma questa non è l’ora: il rombo delle monoposto sale già alto ad incendiare una giornata partita un po’ così, ma ora già bella accesa dai primi passaggi dei protagonisti su uno dei tratti più interessanti e tecnici della pista, quello tra la Virage de l’Hotel, la secca Virage du Camp e il curvone a destra di Sainte Baume. Il cuore batte decisamente più forte, ora. E il Mistral continua, leggero, ad accarezzare queste meraviglie della tecnica che, in fondo, sono tutte figlie sue..

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