F.1 GP Belgio è prima fila rossa con Leclerc davanti a Vettel e poi Hamilton. I dubbi per il meteo

di Paolo Ciccarone foto Magni
Il problema maggiore? Saranno i crampi che i ferraristi si faranno venire alle dita delle mani e dei piedi per tenerle incrociate fino alla gara. Perché rivedere una prima fila rossa con Leclerc e Vettel, come accaduto in Bahrain, o vedere come è finita in Austria, non fa stare tranquilli i tifosi e gli stessi uomini della Ferrari. Di sicuro in qualifica e nelle prove libere, la rossa ha mostrato di avere quel qualcosa in più per battere tutti. E che Leclerc è velocissimo e costante, al punto da aver sempre preceduto Vettel, autore di qualche errore nei suoi giri veloci proprio perché oltre il limite. Non si spiegano diversamente i 7 decimi che il tedesco si è preso a parità di macchina.
Mentre Sebastian impazziva col traffico o con le ruote bloccate, controsterzi alla Source, Leclerc sembrava su un binario, tanto era preciso, analitico e deciso. Sembrava quasi avessero due macchine diverse, se non fosse che la Ferrari è una delle poche squadre capace di prepararne due uguali senza differenze. Quindi il monegasco coglie un risultato eccezionale, senza sbavature, batte senza appelli il compagno di squadra ma sopratutto Lewis Hamilton, terzo, mai così nervoso e…falloso.

Infatti in Fp3 l’inglese ha stampato la sua Mercedes contro le protezioni per essere arrivato troppo lungo in curva.

Miracolo dei meccanici che hanno riparato tutto in tempo ma poi Lewis, dietro al compagno Bottas, quarto, per cercare la scia per poco non lo tamponava durante il giro di riscaldamento. Risultato: terzo. Poco contento, da un lato, soddisfatto dall’altro: “Devo ringraziare il gran lavoro dei miei meccanici, ho avuto una giornata terribile, con Bottas è stato ridicolo perché tutti cercavamo la scia, in questo il lavoro della Ferrari è stato fantastico, per cui in gara dovrò dare il 110 per 100”. E qui si apre il capitolo meteo, perché per la gara, o poco prima è prevista pioggia e a Spa avere tutto sotto controllo, specie in quelle condizioni, è impossibile. Ecco perché Ferraristi ai box e in tribuna, tutti con le dita incrociate, a rischio crampi, per evitare le beffe del passato, con vittorie sfumate per problemi tecnici (Leclerc Bahrain) o all’ultimo giro (Leclerc Austria) o annullate dai commissari (Vettel Canada).
La speranza che fili tutto liscio e che arrivi questa vittoria di liberazione dai dubbi, nervosismi e tensioni che cominciano a sentirsi in squadra. Anche perché fra sette giorni è Monza e si sa che lì una vittoria vale una stagione. Ma le dita incrociate devono restare anche per la questione tecnica. Vale per Ferrari ma anche per Mercedes. I tedeschi hanno portato le specifiche 3 del motore, ma Perez venerdì e Kubica sabato si sono fermati in una nuvola di fumo e lo stesso è accaduto a Giovinazzi in Q1, quando il pugliese era ottavo e poteva entrare tranquillamente nei top 10 prima che il motore cominciasse a fumare. Quindi nessuno tranquillo, pure Verstappen, quinto, con un motore Honda che paga in potenza e con qualcosa che non quadra. E allora, in attesa di sciogliere le dita (mani e piedi compresi) aspettiamo la gara e godiamoci questa prima fila tutta rossa che fa sognare.
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