F.1 GP BAHRAIN Alonso gongola con la Aston Martin su Verstappen e Perez

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT disegni GABRIELE PIROVANO

Ha subito impressionato fin dai primi test la nuova Aston Martin e Fernando Alonso. In particolare colpisce e impressiona il design delle pance che sono ancora più estreme rispetto a quelle della Red Bull. Il concetto ricalca quello della Red Bull nella forma esterna. Pance molto scavate nella zona anteriore e molto basse a scendere al posteriore sino al piano del fondo. Si differenziano da quelle Red Bull perché tutta la zona superiore a contatto con il telaio, serbatoio benzina e lati motore vanno a creare una zona a cucchiaio che riprende il concetto Ferrari ma in maniera più esasperata. Nella zona centrale e posteriore la scanalatura interna è molto accentuata sin quasi a scendere sul piano del fondo.

Più che la prima giornata di prove del GP del Bahrain, è sembrato il secondo tempo della stagione 2022 visti i risultati in pista, con una sola sorpresa: Fernando Alonso davanti a tutti alla fine della giornata. Evento storico, se si pensa alle ultime stagioni in cui lo spagnolo ha sofferto ma stavolta con Aston Martin sembra avere indovinato tutto. Non sarà una macchina da mondiale o da vittoria, ma ce ne è abbastanza per ben figurare. E questo gli basta per renderlo allegro e sorridente. Cosa che non ha potuto dire Max Verstappen, con una Red Bull che è sembrata impacciata rispetto alle prove di pochi giorni fa.

Ferrari saltellante e in difficoltà con gli assetti

Il distacco di 169 millesimi accusato dalla Aston Martin (e Perez a due millesimi con la stessa macchina), fa capire come di queste prove libere solo le squadre sanno bene cosa vogliano dire, noi limitandoci ai tempi segnati possiamo solo ipotizzare chi è messo meglio  e chi no. E purtroppo in questa categoria sembra rientrare la Ferrari che con Leclerc ha segnato il quarto tempo ma a oltre 4 decimi da Alonso. Meglio non parlare di Sainz, fermo col 14 tempo a oltre un secondo, ma è chiaro che i due piloti hanno svolto un lavoro diverso, lavorando alla ricerca dell’assetto migliore con diversi carichi di carburante.

Red Bull a due facce con Verstappen e Perez

La verità verrà fuori dalla qualifica, ovvero da quando tutti tireranno al massimo per cui avremo una idea vera delle prestazioni velocistiche, poi col passo gara vedremo se la Ferrari continuerà a consumare troppo le gomme (Leclerc più di Sainz per lo stile di guida) e se è il caso di preoccuparsi o meno. Con 23 gare in una stagione il tempo per capire c’è tutto, forse meno per correre ai ripari se ci fosse qualcosa di sbagliato. La SF23 è una evoluzione dell’anno scorso, probabile che abbia conservato alcuni problemi atavici e visto che da metà stagione scorsa hanno sospeso lo sviluppo, arrivare nel 2023 con un difetto cronico vuol dire portarselo dietro a lungo.

Il debutto di Vasseur in rosso è fatto di spiegazioni da dare alla stampa

Poco male, il tempo c’è e la squadra anche, seppure le aspettative fossero magari diverse e si sperava in un inizio meno problematico. Parlando di crisi, Hamilton e Russell con le Mercedes sembrano la brutta copia di quella dell’anno scorso che già era una brutta copia a sua volta. Anche qui dicono di avere capito e che hanno modifiche già pronte. Di sicuro gongola Hulkenberg quinto con la piccola Haas di Simone Resta, il geniale progettista della monoposto costruita a Varano De Melegari. Il piazzamento non sarà veritiero e c’è molto da fare, ma intanto come biglietto da visita va bene anche così.

Sul resto poco da aggiungere: la graduatoria sembra essere la fotocopia dell’anno scorso per McLaren, Alfa Romeo, Alpha Tauri e Williams, con quest’ultima che ha partorito una vettura leggera e maneggevole, poi sarà lo sviluppo (e i soldi investiti) quelli che faranno la differenza. Per il primo giorno di scuola 2023, va bene così.

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