F.1 GP AZERBAIJAN Pelo e Contropelo: il GP dell’AzzeccaRed

DI HERIBERT STOHR

Sia nelle prove ufficiali che in gara è stato tutto un tiro all’inzécca per chi l’azzecca.

Red come rosso Ferrari.  Red come bandiera rossa.  Red come Red Bull. Red come il bottone sbagliato schiacciato da Hamilton. Red come redivivo (Vettel).

Sabato Q3. Secondo tentativo per tutti.  Ricciardo picchia e provoca la bandiera rossa per cui rimangono i tempi del primo tentativo con Leclerc in pole come a Montecarlo.  La proposta del giornalista Giovanni Bregant e mia sarebbe quella di assegnare ancora 5 minuti ai piloti della Q3, per poter terminare il secondo tentativo, mi sembra alquanto giusta e urgente.

Q3 DA PROLUNGARE ANCORA?

In ogni modo se fossi un team manager e avessi entrambi i piloti in Q3, (specialmente Mercedes per aiutare Bottas in grave crisi prestazionale) avrei fatto strategia facendo in modo che, alternativamente, si potessero dare la scia nel lunghissimo rettilineo di Baku; ma non quella dei 300 metri ma quella dei 100 metri con sorpasso prima del traguardo che è quella più efficace.

Parentesi.  Tengo a precisare che , durante la gara, prendo appunti e segnalo le mie valutazioni, le mie impressioni e i miei giudizi senza aspettare la fine della gara e questo per onestà intellettuale e didattica.

PARTENZA 1 TUTTO OK PARTENZA 2 COL BOTTO

Domenica. Gara. Partenza senza casini come in F2. Leclerc al comando e non sembra ansimare. Hamilton va in testa all’inizio del terzo giro grazie ad un’ottima scia della Rossa.  Verstappen ci mette altri tre giri per fare altrettanto ma grazie anche al DRS aperto.  Si ritira Ocon col motore che fuma quanto il suo cervello.  Giovinazzi cambia le gomme al 6° giro e sembra una mossa azzardata oppure ha una strategia a due soste?  Con un bel po’ di rammarico vediamo anche Perez superare Leclerc all’8° giro proprio mentre vanno al pit Norris e Alonso. Ben 7 giri di anticipo rispetto alle previsioni Pirelli. Comunque in pochi giri vanno un po’ tutti ai box, prima Leclerc che non aveva più il passo, poi Tsunoda, Latifi, Mazepin, Schumacher, quindi Sainz che nel giro di rientro va dritto nella curva che precede il castello perdendo un palazzo di posizioni.

HAMILTON UN PIT LENTO AI BOX

Anche Hamilton ai box monta le hard ma impiega ben 4.6 secondi per una eccessiva cautela dell’addetto alla restart in quanto stava passando (non stava arrivando) Gasly per il pit.  Errore fatale che costerà il comando della corsa e, in seguito, persino il secondo posto. Infatti il pit stop di Verstappen dura 1.9 secondi e rientra in pista primo con 3 secondi di vantaggio sull’inglese. Intanto Perez ha azzeccato un paio di giri veloci e quando va ai box calcolano il pit in modo da non metterlo davanti a Max ma davanti a Lewis, e il gioco di squadra riesce alla perfezione. Sentiamo i mugugni via radio di Hamilton che non riesce a capacitarsi di come da 1° si ritrovi 3° in un paio di giri solamente. Ma, a parte l’erroraccio al pit, per la Mercedes scaldare le gomme hard ci si mette almeno tre giri a Baku mentre le gomme delle Red Bull sembra che abbiano una chimica diversa tanto sono efficaci da subito, già nella corsia dei box !!!

VETTEL AL COMANDO, SOGNO O SON DESTO?

Sebastian Vettel è al comando della gara. Ma non siamo nel 2021 ? Ci stanno facendo vedere una gara del 2016 o del 2018 ??  Però, in effetti, la monoposto che sta guidando sembra di colore verde.  Incredibile!  E pensare che sta girando forte con ancora le gomme morbide attorno ai suoi cerchi mentre tutti gli altri le hanno già buttate nel cassonetto dell’indifferenziata.

18° giro anche Sebastian va al pit stop montando le hard e rientra in pista al 7° posto.  A questo punto non c’è più nulla da segnalare per parecchi giri se non dei noiosi team radio di Hamilton che non riesce a superare Perez nemmeno sul dritto e chiede aiuti al team tipo un veloce cambio gomme.  Ah, l’avesse fatto forse ci avrebbe azzeccato!  Perché ?  Perché un certo Stroll, l’unico partito con gomme hard, che si trovava 4° grazie a questa strategia, dechappa al 31° giro la posteriore sinistra e sbatte violentemente nel muro che precede il rettilineo del traguardo.

SAFETY CAR PER STROLL GRAZIATO NEL BOTTO

Safety car.  Corsia box chiusa quindi Hamilton non può provare una nuova strategia e nessun altro. Dopo 4 giri si riapre la corsia e pittano Alonso, Giovinazzi ,Russell e MSC.  Il giro dopo c’è la ripartenza e Leclerc prova un attacco poco incisivo su Gasly, esce piano dalla prima curva e Vettel lo svernicia impietosamente.  Una Aston Martin che supera una Ferrari.  Cose viste solo a Le Mans.  Riprende la tiritera con Verstappen che si prende quei 3 / 4 secondi di margine  sul duo Perez – Hamilton in modo da controllarli a distanza tramite specchietti a binocolo.  47° giro.

VERSTAPPEN SBATTE…AL MAX CONTRO IL MURO

D’improvviso vediamo una Red Bull di traverso sul rettilineone col muso spatasciato, veder passare indenni il messicano con vicino l’inglese ci fa capire che è Verstappen, il leader della gara, che ha avuto lo stesso problema di Stroll e sappiamo che l’olandese aveva fatto 4 giri in più del canadese con quelle gomme seppur con meno benzina.  Come mai, dopo il botto di Stroll, nessun team si è allarmato a parte Alpine, Alfa Romeo, Haas e Williams??  Il tracciato di Baku ha ben 12 curve a sx e 7 curve a dx per cui la gomma posteriore sinistra sarebbe la meno sollecitata.

SAFETY CAR, ANZI NO BANDIERA ROSSA

Safety car.  Ma poi, pessima idea, il giro dopo bandiera rossa.  Mancano tre giri al completamento della gara, io darei gara finita anche perché non vorrei vedere un altro dechappamento e sempre in un punto pericolosissimo sapendo che il punteggio della gara, per i piloti, è stato raggiunto e salvaguardato.  Non avrei dubbi in proposito eppure si decide per l’americanata in stile Indy Car.  Ecclestone, dove sei ?  E’ vero che tutti possono cambiare le gomme e quindi non c’è più il pericolo che ho accennato ma farli partire dalla griglia mi sembra molto pericoloso e chi più chi meno possono avere dei problemi che una partenza in fila indiana lanciata non emergerebbero.

HAMILTON ERRORE O GUASTO, DI SICURO NON LA DICONO GIUSTA

La Mercedes di Hamilton fuma nella piazzola che sembra il forno di una pizzeria, è una scena che abbiamo già visto un’altra volta ma non così grave. L’inglese sorprende Perez e quindi è al comando ma frena tardissimo e va lungo nella via di fuga.  Un problema i freni? Ce lo spiegherà a fine gara con un bottone pigiato per errore che ha fatto impazzire l’impianto. Segue un pianto da 25 punti che vanno in fumo. Chi vuole troppo nulla stinge, disse il titolare di un colorificio. Lewis è stato ingordo? Dopo il ritiro di Verstappen non si accontentava dei 18 punti insperati ? Possibile che un tale campione del mondo possa fare una confusione da principiante cannando una procedura che avrà fatto migliaia di volte ? Che tipo di concentrazione aveva? Una cosa è certa : era stanchissimo.

PEREZ VINCE, BOTTAS SUL CARRELLO DEI BOLLITI

Quando è sceso dall’auto durante la bandiera rossa era completamente bollito e non era mai successo.  A proposito del carrello dei bolliti c’era anche Bottas, giuro che era iscritto alla gara , era partito ed è persino arrivato : 12°, dodicesimo !!  Il GP di soli tre giri finisce con vincitore Perez poi Vettel, Gasly, Leclerc, Norris, Alonso, Tsunoda, Sainz, Ricciardo, Raikkonen, Giovinazzi, Bottas, Schumacher, Mazepin, Hamilton, Latifi, Russell ritirato.

Certo che Mazepin potrà dire ai nipotini di aver messo dietro Hamilton almeno una volta. Certo che se Lewis perderà questo mondiale per 4 punti si ricorderà per sempre di questa gara. Gara? Quella di 48 giri dove è finita? Ma nel cassonetto dell’indifferenziata !

 

Heribert Stohr

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