F.1 GP ARABIA SAUDITA Alonso derubato del terzo posto e i commissari FIA sbagliano pure con la Safety Car

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

 

AGGIORNAMENTO ORE 1.06: In seguito al reclamo di Aston Martin e viste le procedure di penalizzazione inflitte ad Alonso, i commissari decidevano di annullare la sanzione e ridare il terzo posto al pilota spagnolo con una postilla che prima del prossimo GP verranno meglio specificati i termini e le modalità di applicazione delle norme

JEDDAH – L’ha messa in prima fila e a 41 anni suonati è un bel risultato. Ha condotto la gara per 4 giri prima di piegarsi all’astronave Red Bull, poi ha saputo recuperare la penalizzazione di 5 secondi per aver messo male una ruota nella posizione di partenza e dopo aver controllato la situazione per una trentina di giri, salito sul podio a celebrare il 100 per Fernando Alonso, alla fine la burocratica FIA ha castrato la prestazione di Alonso, infliggendo altri 10 secondi per errata esecuzione della penalizzazione inflitta.

Facendo un passo indietro, sembra la fotocopia di quanto accaduto a Ocon in Bahrain, con la magra consolazione che nel pit stop Alonso non ha fatto l’eccesso di velocità che ha invece colpito il francese che di penalizzazione ne ha subite tre. Se mettiamo anche l’ingresso della safety car per il ritiro di Stroll, che si è fermato giustamente fuori traiettoria e in zona protetta e i 4 giri a rilento dietro alla macchina staffetta, si capisce come il nodo giudici di gara sia sempre importante in ambito FIA.

Perché se piloti professionisti e squadre ai box sbagliano sempre la stessa situazione, vuol dire che qualcuno non è stato chiaro, altrimenti è da pensare che si tratti di dilettanti allo sbaraglio. Per Alonso il terzo posto vale per il morale, non gli cambia molto a livello di classifica piloti, visto che terzo era e terzo rimane, è il principio che non funziona. Se Alonso il pit lo ha fatto al 18.giro scontando la penalizzazione, è assurdo che la federazione impieghi 32 giri per capire che c’è stato un errore e debba aspettare fine gara per dirlo, impedendo al pilota di cambiare il ritmo e mettere il margine necessario per salvarsi il piazzamento. E’ su questo punto che alla Aston Martin hanno presentato reclamo e stanno picchiando i pugni sul tavolo dei commissari che, da buone teste dure, probabilmente si guarderanno bene dal dire “abbiamo sbagliato, ci scusi” e pertanto serve solo per ribadire che nel mondo della F.1 dove le decisioni si prendono in un lampo, aspettare 32 giri per dare una penalizzazione è semplicemente sbagliato e che qualcuno debba vergognarsi.

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