F.1 Ecco la McLaren Mercedes ML35M: fianchi stretti, passo lungo per tornare a vincere

 

DILETTA COLOMBO-PAOLO CICCARONE VIDEO EMILIANO PERUCCA AUTOMOTO.IT

Ultima vittoria: Jenson Button 2012. Parlando di nobili decadute, la McLaren rappresenta quel tipo di formazione storica, vincente mondiali, e incapace di vincere. E’ successo con la Williams e con la Ferrari. Per tornare ai fasti del passato, almeno per vincere una gara, obiettivo 2021, McLaren è tornata alle origini vincenti dell’accoppiata con Mercedes, quella che ha portato i titoli con Hakkinen e Hamilton in un passato che ormai è troppo lontano. Pure con Honda doveva esserci quel rilancio che non è mai arrivato eppure anche coi giapponesi i trascorsi storici erano da primato. Con questa nuova accoppiata Mercedes, McLaren si presenta con una monoposto rivista in pratica al 100 per 100, al di là dei regolamenti restrittivi del 2021.

Il musetto stretto, i fianchi rastremati, il passo allungato, un insieme armonico che dovrebbe dare a Ricciardo, nuovo arrivo in squadra, e Norris quell’arma per lottare almeno per la vittoria o un podio. E’ l’obiettivo minimo della stagione. E il fatto che sia la prima monoposto a scendere in pista, fa capire come ci sia dietro tanto lavoro e organizzazione. Tutto per tornare al vertice.

McLAREN MCL35M NEI DETTAGLI

DI DILETTA COLOMBO AUTOMOTO.IT

La stagione 2021 di Formula 1 comincia nel segno dello sfavillante arancio papaya della McLaren, la prima scuderia a mostrare la sua monoposto per il campionato che verrà, la MCL35M. Prima M come McLaren, seconda M come Mercedes e come M12, la power unit made in Brixworth che quest’anno impreziosirà il pacchetto del team. E doppia M come McLaren-Mercedes, binomio storico che dalle parti di Woking fa volare la mente agli ultimi tre titoli piloti in bacheca. Quello di Lewis Hamilton, nel 2008, ma soprattutto i due mondiali in cui Mika Hakkinen fece vedere i sorci verdi a Michael Schumacher, al tramonto del vecchio millennio.

Ma rinverdire i fasti di una partnership antica non è cosa facile. Lo sa bene la stessa McLaren, visto il fallimento totale del progetto con Honda all’inizio dell’era dell’ibrido. In questo caso, però, le circostanze sono ben diverse. La casa nipponica con McLaren di fatto pose le – scricchiolanti, almeno all’inizio – basi di quello che avrebbe raccolto con la Red Bull. Mentre Mercedes fa della potenza e dell’affidabilità dei suoi motori il fiore all’occhiello delle operazioni in Formula 1. McLaren acquista dunque la miglior power unit del lotto, una carta fondamentale nel mazzo a disposizione per cogliere successi futuri.

Questo non vuol dire che adottare un motore nuovo sia cosa semplice. I tecnici di Woking hanno dato vita a quella che, in buona sostanza, è una macchina inedita per oltre il 70%. Intervenendo, con l’approvazione della Federazione e degli altri team, sul retrotreno, compatto, ridisegnato per accomodare al meglio la power unit M12 E Performance di casa Mercedes. Questo ha implicato anche la modifica della parte posteriore del telaio e del sistema di raffreddamento. E ha reso necessario l’utilizzo, da parte della McLaren, degli ormai famigerati due gettoni a disposizione per lo sviluppo 2021.

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