ADRIAN CAMPOS Addio al manager e pilota spagnolo che ha scoperto Alonso

REDAZIONE

Se ne è andato in silenzio, con quel cuore matto che lo aveva sempre contraddistinto nella sua carriera di pilota. A 60 anni Adrian Campos ha lasciato un ricordo e un dolore vero e profondo perché nel paddock si è sempre distinto per stile, classe ed educazione. Sembrava quasi volesse scusarsi per non essere di intralcio, anche se poi era lui il protagonista. Da pilota con la Minardi in F.1 nel 1987 e 88 con un miglior risultato nel suo GP di Spagna, 14, nel 1987. E poi una lunga serie di ritiri dovuti a una meccanica fragile e non competitiva in quell’era intermedia fra turbo e aspirati. E poi da team manager si è tolto le soddisfazioni maggiori, sia in F.3 sia nella GP2 in cui ha colto successi e ha contribuito a lanciare, grazie alla F.Open Nissan, piloti come Fernando Alonso o Marc Gené, tanto per dirne una.

E poi la sfortunata avventura con la Hrt o il neonato sogno di tornare con un altro team due anni fa. Adrian era il simbolo di quella passione che non eccede, di uno con le idee chiare ma pochi soldi ma tanto razionale da far rendere al meglio quello che gestiva, vedi GP2. Giancarlo Minardi, sulla sua pagina, ha dichiarato: “La giornata non poteva iniziare con una notizia peggiore. Nella notte, improvvisamente, è venuto a mancare prima di tutto un amico, ma al tempo stesso un grande pilota, team manager e appassionato di Motorsport che ha dato molto alla storia del Minardi Team e tutto questo meraviglioso ambiente. Ciao Adrian, ci mancherai tantissimo” Giovanni, e tutta la famiglia Minardi, è vicino ai figli e alla famiglia Campos in questo momento difficile al pari della nostra redazione.

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