FORMULA E, NEL CILE E’ GIUNTA L’ORA DI GUNTHER

testo e foto MARCO FERRERO 

 

Lo si era detto in tempi non sospetti, Maximilian Gunther, passato dalla Geox alla BMW, poteva essere uno dei protagonisti della sesta stagione del ABB Formula E Championship, ed il ventiduenne tedesco, con una gara di grande maturità ed un sorpasso capolavoro nelle ultimissime fasi della gara ai danni di Antonio Felix da Costa, ha colto il suo primo successo in carriera.

Una gara come sempre entusiasmante e ricca di colpi di scena, che ha portato al traguardo 17 dei 24 piloti che hanno preso il via, annoverando nel computo dei ritirati eccelsi piloti come il campione in carica Vergne, Lotterer, il capofila Sims, ed ha relegato nelle retrovie Buemi, Frijns; continua bene l’apprendistato di Calado, che zitto zitto si ritrova sempre a punti, evidenziando quanto meno una regolarità che lo conferma pilota maturo ed intelligente.

Per quanto relativo al round di Santiago del Cile, le prove ufficiali avevano visto in grande evidenza il poleman Mitch Evans su Jaguar davanti a Maximilian Gunther su BMW e Pascal Wehlrein su Mahindra, in una qualifica nella quale la ellezza di sedici piloti si trovava racchiusanello spazio di un solo secondo, in gara la vittoria è andata a Maximilian Gunther su BMW, con Antonio Felix da Costa su Techeetah classificatosi secondo e Mitch Evans sul terzo gradino del podio.

Il grande equilibrio della serie ha come sempre trovato, se mai ci fosse il caso di rimarcarlo, conferma nello svolgimento delle prove, ed in gara ha regalato la sorpresa di una classifica finale nella quale, salvo qualche eccezione eccellente, a punti sono andate tutte le “seconde guide” o piloti poco nominati o celebrati; Gunther vittorioso a parte, da citare la quinta piazza ottenuta da Nyck De Vries, l’ottavo di James Calado e l’ottimo piazzamento di Oliver Turvey con la NIO nelle prove ufficiali.

Il risultato della gara sudamericana ha nuovamente stravolto la classifica generale, che vede ota al comando il portacolori della Mercedes Stoffel Vandoorne con 38 punti, davanti ad Alexander Sims che segue a 3 lunghezze e Sam Bird, staccato di 10 punti dal capofila; a conferma dell’equilibrio della serie, da citare che i primi 8 piloti classificati sono racchiusi nell’arco di sole 17 lunghezze.

A parte il vincitore Gunther, il migliore, e più continuo, è apparso Antonio Felix Da Costa, già in evidenza nei test di Valencia e per la verità sfortunato in Arabia Saudita, Stoffel Vandoorne, che sta dando continuità ai suoi risultati, e Mitch Evans, autore di un discreto inizio di stagione. Per quanto riguarda i team, se i due nuovi hanno realizzato prestazioni diametralmente opposte (Mercedes con De Vries e Vandoorne 5^ e 6^, Porsche 22^ e 24^), BMW conferma la validità della sua vettura, ed altrettanto fa DS Techeetah (Vergne sfortunato, poteva lottre per posizioni “nobili”), male, ma non è una novità, la NIO, che nelle prove con Turvey aveva illuso tutto con una prestazione da terza fila.

La quarta gara del campionato si svolgerà ancora oltre oceano, sul circuito di Mexico City dedicato ai piloti fratelli Pedro e Ricardo Rodriguez indimenticati campioni locali, ed avtà luogo il 15 febbraio, poi nuovo trasferimento in Africa, a Marrakech, in Marocco, per la gara del 23 febbraio prossimo, una tappa importante in quanto i piloti ed i team si troveranno nelle stesse condizioni di scivolosità del tracciato già affrontate nelle due gare di inizio stagione in Arabia Saudita.

(foto di archivio 2019)

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