Comunicato LAMBORGHINI
Lamborghini per la prima volta entra nella Hyperpole con la n. 63
Una 6 Ore del Fuji a due facce per Lamborghini Iron Lynx, in evidenza nella penultima gara della stagione del Mondiale FIA WEC. Sabato era arrivato il miglior risultato in qualifica di quest’anno. Quindi il ritiro in una gara che ha visto comunque protagonista l’equipaggio formato da Mirko Bortolotti, Daniil Kvyat e Edoardo Mortara, fermati da un problema meccanico.
Dopo avere ottenuto l’accesso alla Hyperpole, la Lamborghini SC63 si è avviata nona, portandosi anche brevemente al comando durante la fase dei pit-stop e dando prova di una crescita importante sotto l’aspetto delle prestazioni in generale. Peccato tuttavia che la rottura della trasmissione ne abbia causato il definitivo stop a circa 90 minuti dal termine, mentre alla guida si trovava Kvyat.
Nella LMGT3, la Lamborghini Huracán n. 85 del team Iron Dames divisa da Sarah Bovy, Rahel Frey e Michelle Gatting è stata vicina a conquistare il suo primo podio di quest’anno, ma un intervento della virtual safety car ha finito per farla scivolare quinta. Sulla vettura n. 60 Matteo Cressoni, Franck Perera e Claudio Schiavoni hanno infine concluso in 13ª posizione al termine di un week-end sicuramente in crescita.
Prove libere e qualifiche – Hypercar
Nelle due sessioni di prove libere del venerdì ci si è focalizzati in particolare sull’assetto, con l’obiettivo di trovare il miglior bilanciamento per un circuito sicuramente complesso come quello del Fuji. A causa delle temperature dell’asfalto elevate, con una media di circa 35 gradi, e a fronte delle particolari sollecitazioni del pneumatico anteriore sinistro nel secondo settore a velocità medio-alte ed in quello finale più stretto e tortuoso, ci si è orientati sulle gomme Michelin Hard. I piloti inizialmente hanno lamentato sulla loro SC63 una mancanza di equilibrio in generale, ma la n. 63 si è dimostrata competitiva nell’ultimo settore, ponendosi spesso sullo stesso livello delle vetture più veloci nella parte più lenta del tracciato, mentre sulla distanza il passo è gradualmente diventato più consistente nel confronto con gli avversari.
In qualifica è poi arrivato un risultato storico, grazie al tempo di 1’29″721 ottenuto da Kvyat che ha consentito per la prima volta alla Lamborghini SC63 di inserirsi nella top-10, accedendo alla Hyperpole. Nella sessione di dieci minuti utile a definire lo schieramento, Kvyat ha poi concluso con il responso di 1’29″582, che è equivalso al miglior tempo in assoluto ottenuto dalla n. 63 nell’arco del week-end, ottenendo il nono posto sulla griglia di partenza con un gap di appena 681 millesimi dalla pole, il più basso nelle qualifiche di tutta la stagione.
Gara – Hypercar
Nelle fasi iniziali Mortara ha avuto un leggero contatto con una Ferrari, protagonista di un’escursione alla curva 3, col risultato di retrocedere in fondo al gruppo delle Hypercar. Ma una carambola che ha visto coinvolte più vetture alla curva 1 nel corso del giro successivo, ha permesso alla n. 63 di ritornare nella top-10, benché un eccessivo degrado degli pneumatici nelle fasi iniziali abbia poi contribuito a fare nuovamente scivolare dietro la Lamborghini prima del primo pit-stop. Mortara è rimasto al volante per completare un doppio stint di guida e nel corso della seconda ora la SC63 ha evidenziato delle ottime prestazioni, con le gomme che hanno garantito più aderenza e stabilità rispetto a quanto avvenuto in precedenza, ingaggiando una bella lotta con la Peugeot n. 93. Nonostante una penalità di 10″, la Lamborghini SC63 si è così ritrovata per la prima volta in assoluto a guidare una gara del WEC. Nella seconda sosta a salire in macchina è stato quindi Kvyat, che si è collocato in 13ª posizione, prima di lamentare il problema che ne ha decretato il ritiro. Una delusione per tutto il team Lamborghini Iron Lynx, che ha comunque fatto una delle sue migliori apparizioni di tutta la stagione.
Prove libere e qualifiche – LMGT3
La prima giornata di prove libere è iniziata in maniera regolare per la Lamborghini Huracán GT3 EVO2 n. 85 dell’Iron Dames, 13ª nella prima sessione e 15ª nella seconda. In quest’ultima Bovy ha completato una simulazione di gara di 15 giri, girando con un passo consistente. Nella qualifica riservata ai piloti Bronze, per la sesta volta sui sette appuntamenti fino ad ora disputati, è riuscita poi ad ottenere l’accesso alla Hyperpole grazie al terzo migliore responso ed infine il quarto posto sulla griglia, chiudendo a poco meno di quattro decimi dalla pole. Positiva anche la prestazione della Lamborghini Huracán GT3 EVO2 n. 60, con Cressoni e Perera subito molto veloci e Schiavoni che ha acquisito progressivamente un buon ritmo. Nelle due sessioni di libere è arrivato nell’ordine il quarto ed il terzo tempo. Lo stesso Schiavoni in qualifica ha poi concluso 18°, riuscendo a portare il suo divario dai primi a poco più di due secondi.
Gara – LMGT3
Nelle fasi iniziali la Lamborghini Huracán GT3 EVO2 n. 85 ha mantenuto la quarta posizione, con Bovy chiamata a sostenere un doppio stint, mantenendo un ottimo passo e rimanendo a stretto contatto con il gruppo di testa. Il contatto tra altre due vetture le ha quindi consentito di risalire in terza posizione, superando in seguito la McLaren n. 59 e portandosi seconda prima del pit-stop. Approfittando di una virtual safety car per compiere anticipatamente la sosta ai box, la belga ha lasciato il volante alla sua compagna Frey, che ha subito superato la McLaren con una manovra all’interno dell’ultima curva portandosi in testa. Ma è stata ancora una virtual safety car a condizionare il penultimo pit-stop effettuato poco prima che la gara venisse rallentata, facendo scivolare dietro la Gatting. Al termine dei due conclusivi stint per l’equipaggio dell’Iron Dames si è quindi concretizzato un quinto posto. Tredicesima al traguardo l’altra Lamborghini Huracán GT3 EVO2 n. 60, che nelle fasi centrali della gara si era portata in zona punti, per scivolare dietro dopo l’ultimo pit-stop.
Daniil Kvyat: “Penso che questo fine settimana siano arrivati molti segnali incoraggianti. Naturalmente l’apice di tutto il week-end è stata la qualifica, che ci ha dato davvero un’iniezione di fiducia; siamo riusciti a mettere la vettura nelle condizioni di esprimersi al meglio e adesso sarà importante mantenere questa consistenza. Fino al momento in cui abbiamo accusato il problema, il ritmo era quello della top-10. Poi abbiamo avuto il guaio alla trasmissione e ci siamo dovuti ritirare: un vero peccato, ma le corse sono anche questo”.
Edoardo Mortara: “Il week-end del Fuji per noi è stato un mix di alti e bassi. In qualifica Daniil ci ha regalato un bel momento, ma sfortunatamente è poi arrivato un ritiro. Cercheremo di capire bene il problema. A parte ciò, in pista abbiamo lottato con gli altri e cercato di trarre il meglio da una strategia alternativa. In realtà tutto ha funzionato bene per gran parte della gara e sarebbe stato interessante vedere come avremmo potuto concludere, dal momento che eravamo riusciti ad inserirci a metà del gruppo. Speriamo in futuro di migliorare ancora e tornare a lottare per i punti come abbiamo fatto a Le Mans. Abbiamo ancora un’opportunità in Bahrain e, se riusciremo a fare ancora uno step in avanti, torneremo più forti”.
Adesso seguirà una pausa di sette settimane, prima che il Mondiale FIA WEC ritorni in pista per l’ultimo round della stagione in programma sul circuito del Bahrain nel week-end del 31 ottobre-2 novembre per l’ottavo round del calendario. Ma tra solo una settimana il team Lamborghini Iron Lynx sarà impegnato nella Battle of the Bricks, quarto degli appuntamenti della serie Endurance dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship che si disputerà sulla pista di Indianapolis, dove al volante della Lamborghini SC63 n. 63 ci saranno Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli e Romain Grosjean.