WORLD ENDURANCE CHAMPIONSHIP ARABA FENICE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Certamente tutti o quasi sono a conoscenza dell’allegoria dell’araba fenice, l’uccello mitologico capace di risorgere dalle proprie ceneri dopo la propria morte; un paragone ed un’analogia che ben possono essere traslati sul WEC, il World Endurance Championship, più volte sul punto di terminare definitivamente la sua storia e sempre capace di risollevarsi e di proporsi come ultimo baluardo delle grandi competizioni automobilistiche di lunga durata.

L’ultima volta, giusto ricordarlo, fu tre anni fa circa, a seguito dell’abbandono della serie da parte della Porsche, con la Toyota unico rappresentante rimasto in classe LMP1, e con gli organizzatori, dopo un comprensibile periodo di sgomento, trovatisi ad “inventarsi” l’escamotage di una serie “spalmata” su due anni per sopravvivere in attesa di tempi migliori e, magari, dell’arrivo di qualche casa automobilistica.

Va in archivio la stagione 2019 – 2020, con la vittoria finale dell’equipaggio del Team Toyota Gazoo Racing composto da Mike Conway, Jose Maria Lopez and Kamui Kobayashi nella classe LMP1, di quello del Team United Autosports formato da Philip Hanson e Filipe Albuquerque, che bissano il successo ottenuto nella European Le Mans Series, nella classe LMP2; ultime classi, nella LMGTE PRO, dove la Aston Martin del Team TF Sport porta a casa il titolo con Nicki Thiim e Marco Sorensen, e dove l’equipaggio della AF Corse Francois Perrodo, Emanuel Collard e Nicklas Nielsen si aggiudica la vittoria nella classe LMGTE AM.

La prossima stagione, con il possibile arrivo delle Hypercars, insieme con il ritorno della serie su un’annata solare, dovrebbe quanto meno portare una ventata di novità, il che segnerebbe l’ennesima “resurrezione” del campionato; non solo, ma il tutto consentirebbe a piloti e team che gareggiano nella European Le Mans Series, una programmazione più lineare e coerente con quella delle serie di appartenenza, evitando di essere di fatto impegnati senza soluzione di continuità.

Nell’attuale programmazione della stagione 2021, che ci si augura sia meno tribolata di quella del 2020, che vede il suo svolgimento sul seguente calendario:

13-14/03/21 – test pre campionato Sebring,

19/03/21 – 1000 Miglia di Sebring,

01/05/21 – 6 Ore di SPA Francorchamps,

12-13/06/21 – 24 Ore di Le Mans,

18/07/21 – 6 Ore di Monza,

26/09/21 – 6 Ore del Fuji,

20/11/21 – 6 Ore del Bahrain.

Trova posto, e si permetta di dire, finalmente, anche l’appuntamento, dopo i test pre campionato della stagione 2017, della gara che si svolgerà a Monza, un più che gradito ritorno sul “tempio della velocità” di quei prototipi che proprio sul tracciato brianzolo hanno segnato la storia delle gare di durata dei prototipi.

Ancora una volta “l’araba fenice” è pronta a dimostrare che il suo fascino e la sua tradizione sono più forti di qualunque crisi, tecnica piuttosto che economica, e che le gare Endurance di lunga durata fanno parte di un patrimonio sportivo che nessuno vuole abbandonare e che rimane sempre a cuore di tutti gli appassionati di questo genere di sfide.

(foto di archivio)

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