WEC Ferrari 499 P un programma da 200 milioni di euro e Giovinazzi a Vallelunga dal 20

DI PAOLO CICCARONE PER AUTOMOTO.IT

Giovinazzi dopo Alcaniz sarà al volante anche a Vallelunga dal 20 dicembre per gli ultimi test 2022

Ferrari verso Le Mans, continua la strada che a giugno porterà la 499 P sugli schieramenti di partenza della classica francese. In programma nei giorni 20 e 21 dicembre, prima della pausa natalizia, l’ultimo collaudo con  Antonio Giovinazzi a Vallelunga.

A VALLELUNGA DUE GIORNI DI TEST

Due giorni di test che seguono quelli spagnoli di inizio mese in cui per 56 ore la 499 P ha girato nelle mani del campione del mondo Pier Guidi e dello stesso Giovinazzi, che dovrebbe essere annunciato entro la metà di gennaio come pilota ufficiale. Il mondo del WEC è in grande fermento e dai test Porsche a Sebring (concluse 3 volte un test di 36 ore con la 963) e BMW nonché gli sviluppi in atto con Lamborghini per il 2024, il cui motore è al banco in Austria presso AVL ed è seguito da Red Bull Power Train e il telaio presso Ligier, l’attesa è tutta per la Ferrari che dopo oltre 50 anni torna alla classica 24 ore in veste ufficiale.

MILLE CAVALLI PER SOGNARE LE MANS

Il motore V6 2994 cc a 120 gradi con un motore elettrico da 200 Kw (272 CV) ne fa una vettura da seguire con attenzione, per non parlare delle soluzioni telaistiche, curate anche dall’ingegner Aldo Costa alla Dallara con aerodinamica che fu pure sviluppata da Michelotto, che adesso segue il progetto Isotta Fraschini. Da non dimenticare che gli investimenti Ferrari su questo progetto sono altissimi.

UN PROGRAMMA DA 200 MILIONI DI EURO MA CHI PAGA?

Infatti si parla di oltre 200 milioni di euro, di cui una buona parte destinati proprio alla 24 ore di Le Mans, una gara che ai tempi in cui Audi dominava, costava circa 50 milioni di euro fra test e sviluppo della vettura. Per Ferrari i risultati finora sono buoni, non si conoscono i tempi sul giro né l’affidabilità, tutto circondato dal mistero. Ma mentre Porsche e Toyota stanno marciando a pieno regime e BMW ha dovuto superare i problemi di affidabilità del progetto (soprattutto la parte elettrica ed elettronica ha fatto impazzire i tedeschi) per Ferrari l’aiuto arriva dal reparto F.1 che con gli ibridi ha maturato una grossa esperienza.

IL WEC UN CAMPIONATO A…PERDERE

Quello che lascia perplessi sono i costi al km delle vetture ibride e hypercar per Le Mans, paragonabili a quelli di una F.1 di fascia alta (fra test, sviluppo e progettazione, siamo sui 7 mila euro al km…) decisamente folli visto anche gli introiti. Infatti, mentre in F.1 Liberty media quest’anno elargirà un montepremi di circa 1,1 miliardi di euro, da spartire per le 10 squadre, nel WEC non ci sono montepremi che valgano la pena di un investimento a squadra di circa 200-250 milioni fra progettazione, sviluppo e gare.

SERVONO SPONSOR PER IL CAMPIONATO

Se poi si guardano gli sponsor presenti sulle carrozzerie, Ferrari compresa, non è che si viaggi con le tasche piene. Un piccolo team di F.1 chiede almeno 5-8 milioni di euro per un adesivo di 25 centimetri per 5, nel WEC il supporto ufficiale delle Case diventa invece fondamentale. Ecco perché per Ferrari diventa imperativo vincere nel WEC, ma soprattutto a Le Mans per ripagare pubblicitariamente un investimento notevole che, rapportato alla F.1, appare sproporzionato fra investimento e ricavi potenziali. Visto anche il limite imposto dalla federazione, che impedisce di avere più di 2 vetture per Casa, visto l’affollamento di iscritti. Intanto, chi sarà a Vallelunga potrà vedere da vicino la Ferrari 499 P e farsi una idea di cosa sarà il WEC del 2023.

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