NASCAR EUROSERIES, LE AUTO, LE REGOLE

Testo e foto MARCO FERRERO

 

La Nascar, acronimo di National Association for Stock Car Auto Racing, supercars derivate da quelle della produzione di serie, di cui mantengono la linea e le sembianze (ma solo quelle) è, come noto, la serie automobilistica più seguita oltre oceano, con centinaia di migliaia di spettatori che assistono alle gare (o perlomeno lo facevano prima della nota emergenza sanitaria) negli autodromi, ed altri milioni di appassionati che seguono le gare comodamente seduti davanti al televisore di casa propria.

Da qualche anno, e con crescente successo, la serie è stata esportata anche in Europa, dove il campionato, pur mantenendo il suo format regolamentare “all’americana”, ha riscosso sempre maggiori consensi, forse in quanto le vetture hanno (si perdoni il grossolano paragone) similitudini con le nostre Gran Turismo; sicuramente, rispetto alla serie “madre”, sussistono alcune differenze, soprattutto legate alla diversa cultura automobilistica europea rispetto a quella a “stelle e strisce”, ma la filosofia rimane la stessa.

Al netto della corrente annata, particolare e che ha stravolto tutte le regole ed i campionati, per dare un’idea, in condizioni “normali”, a coloro i quali non siano addentro ai meccanismi della serie di quali siano le regole con le quali si svolge il campionato e delle specifiche tecniche delle vetture in gara di seguito si riporta un piccolo “Bignami” utile a comprendere meglio questa serie.

Partendo dalle differenze, rispetto alla serie americana cambiano, ovviamente, i circuiti, laddove negli USA si corre quasi esclusivamente si tracciati “ovali” (solo quello di Watkins Glen non lo è), mentre in Europa l’unico tracciato ovale è, quando vi si è corso, quello di Tours in Francia, ed il campionato si svolge su tracciati a percorrenza media decisamente più lenta.

Anche le vetture, rispetto alle “sorelle” americane, si presentano leggermente diverse, in quanto le misure di sicurezza dei circuiti europei hanno caratteristiche diverse da quelli d’oltre oceano; le potenze, dagli 800 cavalli (ridotti a 600 nelle gare sui “superspeedway”) sono pari a 400, il che rende le vetture meno performanti ma non per questo meno le gare risultano meno entusiasmanti.

Stante il format regolamentare americano, al termine della stagione regolare (prime 26 gare) i migliori 16 piloti passano ai playoff per contendersi il titolo, con tutte le macchine iscritte al campionato che continuano a gareggiare. Dopo ogni taglio (serie di 3 gare) i quattro piloti con meno punti e senza vittorie vengono eliminati dalla contesa per il titolo. Dopo il primo “taglio”, in quello che è stato chiamato il “Round Challenger”, il campo viene ridotto a 12 contendenti, che hanno i punti in classifica resettati a 3000. Dopo altre tre gare vengono eliminati altri quattro piloti nel così detto “Contender Round”. Ai piloti che mancano il secondo taglio vengono riassegnati i punti che avevano alla fine del primo taglio, con l’aggiunta dei punti accumulati nelle tre gare del “Contender Round”. Coloro che continuano hanno i punti resettati a 4000. Infine, l’”Eliminator Round” prevede di escludere altri quattro piloti dopo la penultima gara, lasciando i primi quattro piloti (che hanno i punti resettati a 5000) a giocarsi il titolo nell’ultima gara. A qualsiasi pilota che vince una gara durante un turno di playoff viene automaticamente garantito un posto nel turno successivo, quindi fino a tre piloti possono avanzare al successivo round attraverso la vittoria di una gara.

Passando alle auto, le vetture che corrono nella serie europea (Chevrolet, Ford, Toyota, almeno nella forma), hanno, a livello di sicurezza, telaio tubolare ed equipaggiamenti certificati FIA, un peso minimo di 1.225 kg, dispongono di sospensioni regolabili e sistema di registrazione dei dati, e possono raggiungere una velocità massima di 245 km/h.

A livello meccanico, sono vetture a trazione posteriore e sono dotate di cambio a quattro marce, le gomme in dotazione sono, ovviamente, di tipo “slick” e “rain” ed i freni sono da 330 mm ventilati; i propulsori sono possenti motori V8 da 5,7 litri da 400 cavalli di potenza e, cosa importante, sono uguali per tutti i piloti, con i componenti principali sigillati. Una citazione sulle misure, che vede una lunghezza di 5,08 m., una larghezza di 1,95 m. ed un passo di 2,740 m., misure decisamente “importanti” per una vettura da corsa.

Queste premesse, con la speranza siano state comprensibili, affinché chi si avvicini a questa serie possa meglio apprezzare lo spettacolo che la Nascar Euroseries può fornire.

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