MASTERS F1 HISTORIC, RITORNO AL PAUL RICARD

Testo e foto MARCO FERRERO

 

Dopo l’edizione del 2019, l’ultima disputatasi sul tracciato francese (nel 2020, pandemia a parte, il calendario non prevedeva la prova sul Paul Ricard), il Masters Formula 1 Historic ritorna tra le colline della Provenza per un appuntamento impedibile, ancor più impreziosito dalla presenza della serie “MAXX FORMULA”, che riporta in pista le vetture di Formula 1 degli anni ’90 e 2000, che su questo circuito hanno corso Gran Premi memorabili.

Un ricco ed intenso programma che si svolgerà sull’arco di tre giorni, dal venerdì alla domenica, un criterium che fa parte di un vero e proprio campionato per le vetture della massima serie a ruote scoperte, e che si snoda su circuiti europei ed extraeuropei, sino agli Stati Uniti, una interessante modalità attraverso la quale gli appassionati possono ammirare ancora una volta vetture meravigliose che i loro fortunati (e ricchi) proprietari possono riportare su quelle piste che le hanno viste gareggiare.

Un weekend dove non scenderanno solo in pista vetture di Formula 1; il programma infatti prevede gare per le seguenti categorie:

– Masters Pre 66 Touring Cars (le vetture Turismo),

– Masters Historic Formula 1 (le Formula 1 dal 1966 al 1985),

– Masters Historic Sports Cars (Prototipi e Gran Turismo fino al 1974),

– “Gentlemen Drivers” (le Sportscars ante 1963),

– Masters Endurance Legenda (i Prototipi e le Gran Turismo delle gare Endurance dal 1995 al 2016),

oltre alla già citata MAXX Formula con le monoposto degli anni ’90 e 2000.

Senza timore di essere smentiti, un evento che raccoglie a 360° tutto o quasi il panorama sportivo automobilistico, un evento nel quale è veramente impossibile non trovare più di una categoria di proprio interesse, un’opportunità rara e come tale imperdibile per fare un salto indietro nel tempo e ripercorrere le competizioni degli ultimi 60 anni, un’occasione per poter realizzare l’evoluzione che l’automobilismo sportivo abbia avuto in questo lasso di tempo.

Per ogni classe si potrebbero spendere pagine per presentarne le caratteristiche; volendo limitarsi al “main event”, quello riservato alle Formula 1 (come anche la denominazione della serie cita), da annotare, un po’ come occorso per il Monaco Grand Prix Historique corsosi il 25 aprile sulle strade del Principato, come le vetture siano state, logicamente, suddivise in classi “omogenee” al fine di definirne correttamente le relative classifiche.

Nel caso di specie di questo evento, le classi delle monoposto in gara sono:

“Jackie Stewart” – vetture di Formula 1 costruite e che hanno gareggiato dal 1965 al 1972,

“Emerson Fittipaldi” – vetture di Formula 1dal 1973 compreso in poi non aventi le specifiche ad “effetto suolo”,

“Patrick Head” – vetture di Formula 1 dal 1973 compreso in poi aventi le specifiche ad “effetto suolo”,

“Niki Lauda” – vetture di Formula 1 dal 1973 compreso in poi a “fondo piatto”.

Da evidenziare che, a differenza della manifestazione monegasca, in questa serie partecipano unicamente monoposto equipaggiate da motori Ford Cosworth DFV limitati a 10.000 giri/minuto, con ciò, purtroppo, non potendosi ammirare marchi quali Ferrari, Renault ed altri che disponevano di propulsori propri.

Un ritorno “in grande stile” che non può che preludere ad un weekend sportivo di altissimo livello ed ad elevato tasso di adrenalina ed emozioni.

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